-Capitolo Uno- 'Non sono felice.'

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Oggi la grande nave,che partiva dal porto della città in cui abitavo,partiva.
C'erano molte persone che iniziavano a salire su quella nave e devo dire che era davvero bellissima. Aveva moltissimi piani,sembrava come una città talmente dalla sua grandezza e bellezza. Ne rimasi incantata,ma poi realizzai che sarei dovuta salire anche io lì tra pochi minuti. Ero in fila,più o meno la quarta o quinta persona.
I miei genitori hanno speso una fortuna per mandarmici al giorno del mio compleanno che sarebbe oggi,e sì,sono abbastanza ricchi da permetterselo. Beh,togliete quel'abbastanza. Loro potevano. Potevano eccome.

-"Biglietto prego."disse il comandante a me. Gli diedi la valigia in modo che potessi salire senza cadere o fare figuracce e gli diedi anche il biglietto quando entrai. Dopo di me entro il mio fidanzato e i miei genitori.
Iniziai a salire sopra delle lunghe scale,senza aspettare i miei. Non avrei aspettato loro questa volta. Dovevo vedere assolutamente quando la nave partiva,volevo vedere tutta quella gente che salutava magari ai parenti o persone conosciute.
A me avrebbero salutato molte persone,la mia famiglia è conosciuta molto per il proprio cognome,e questa è una cosa che odio talmente tanto che non è paragonabile a nulla.

Arrivai dinnanzi a quello che doveva essere il fuori della barca e vedevo tutte le persone che si affacciavano dai ferri e salutavano,piangevano,urlavano. Erano felici. C'era felicità in loro,anche se venivano salutate da due o massimo tre persone.
La chiamavano 'la nave dei sogni'e credetemi se vi dico che non riesco a percepire il motivo di questo nome. Forse perché è una bella nave,ma ce ne sono altre di belle navi,non è l'unica. Eppure lo sembrava,sì,sembrava che non ce ne fosse un modello così.
Mi affacciai anche io,tutti mi salutavano ed io sorridevo.
Sorridevo. Ma non ero felice,non c'era in me quella felicità che c'erano nelle altre persone,non ero felice.

Andai di sotto e trovai mia madre che mi cercava.
-"Eccomi. Ero andata a vedere quando partiva la nave."le dissi.
-"E ti sembra questo il modo di comportarti?"mi chiese in modo cattivo.
-"È il mio compleanno. Il mio diciottesimo compleanno e scusami. Scusami se voglio viverlo al meglio. Non si vive due volte."dissi.
-"Mi hai fatta spaventare."disse solamente.
-"Scusa. Non accadrà più."
È qui che capii perché non ero felice. Non ero felice perché qui non c'erano le persone che desideravo io. C'era la solita famiglia perfetta con me.
-"In ogni modo..qual'è la mia camera?"chiesi.
-"La vostra camera. Non dirmi,che vuoi una camera per conto tuo. Cameron anche ha pagato una fortuna lui e la sua famiglia,per stare con te."disse.
-"Già,ma sono ricchi sfondati,mamma. Possono permetterselo,no?"chiesi in segno di sfida.
-"Ma comunque hanno pagato,e mi sembra ingiusto far dormire quel povero ragazzo tutto solo,non credi? Siete fidanzati da cinque anni. Che vergogna c'è?"
Decisi di non rispondere,ma farmi dare le indicazioni che portavano alla mia stanza. Che dico.
Nostra stanza.
Lo vidi lì,era così bello,ma mi sembrava che stessimo insieme solo per la fama. Solo perché entrambe le nostre famiglie erano ricche. Non era amore,quello.
-"Tesoro,ho già sistemato i miei vestiti. Vieni,ti do una mano con i tuoi." Gli sorrisi e gli diedi un bacio a stampo.

Mi aiutò a sistemare tutto,ridendo e scherzando per le piccole cose,come ad esempio avevo una maglia a fiori. E lui mi disse che era come quella di mia nonna,in realtà era vero. Era assolutamente come quella di mia nonna. Mia madre me la comprò quando feci 17 anni. Lei è così perfetta. Fa cose perfette.
A misura. Non sbaglia mai.
Finito.
Chiusi l'armadio e vidi il mio ragazzo steso sul letto intento a vedere una serie tv.
Mi misi accanto a lui e mi abbracciò.
-"Cameron,tu mi ami?"chiesi.
-"Sì,ti amo,Marie."mi disse.
-"Perché questa domanda?"mi chiese ancora.
-"Perché penso che il nostro fidanzamento sia stato fatto per la fama. Se stiamo insieme non è per opera nostra. Non è amore. I nostri genitori hanno fatto in modo che potessimo stare insieme."dissi.
-"Non mi ami?"chiese.
-"N-non ne voglio più parlare."dissi alzandomi e uscendo fuori dalla stanza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 28, 2015 ⏰

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