Un nuovo inizio.

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Il mio nome è Ahira Hale, Figlia di Cora Hale e un altro uomo di cui non so il nome. Sono una studentessa, frequento l'ultimo anno di liceo a New York e vivevo con i miei genitori fino a qualche minuto fa.


Si, più o meno fino a quando non ho trovato mia madre per terra in una pozza di sangue e con un buco nel petto e mio padre scomparso chissà dove...forse ho fatto bene ad uscire stasera perché probabilmente avrei fatto compagnia a loro.
Sono in bilico sul tetto del nostro palazzo, cercando di mantenere la calma il più possibile tra poco ci sarà la luna piena e non so nemmeno come affrontare la situazione, ho scoperto quello che sono solamente qualche giorno fa per il mio diciottesimo compleanno.  E c'è da dire che non sembro nemmeno avere diciotto anni, come posso affrontare tutto da sola?
Non conosco niente riguardo a questo mondo, o modo di essere un... mostro? La sola cosa di cui sono veramente certa è la rabbia che mi cresce dentro per mia madre, non provo dolore, no. Solo una rabbia impetuosa che aumenta il mio desiderio ardente di uccidere chiunque mi intralci la strada, non riesco a controllare i miei impulsi naturali, le mie orecchie bruciano a causa dei forti rumori, mi sono spuntate delle unghie lunghe e dei denti affilati.

Guardo nervosamente il cielo leggermente nuvoloso, la luna sta per comparire ed io non so quello che potrò combinare non appena perderò il controllo, me lo ha detto mia madre devo stare il più lontano possibile dalla gente perché noi non uccidiamo nessuno. Mi fermo a respirare lentamente mentre il vento gelido mi sfiora i capelli e poi mi accorgo di sentire delle voci, lontane ma abbastanza chiare da capire ciò che dicono:

Dobbiamo portarla via...è priva di vita. Non so se è un medico o un poliziotto, ma stanno parlando di mia madre. Attendo ancora un po', si sentono rumori, sirene, e riesco a percepire gli stati d'animo delle persone all'interno della stanza...solo ansia, paura...poi qualcun altro cattura la mia attenzione.

Ha...un buco nel petto. Gli hanno praticamente strappato via il cuore, non credo sia possibile.. Continuo ad ascoltare la conversazione e nello stesso istante in cui sento quella frase percepisco che il mio cuore continua a battere sempre più forte, il ritmo accelera e rimbomba nella mia testa, il respiro è pesante, la rabbia cresce, gli occhi si illuminano e la luna spunta dalle nuvole.
Chiunque sia stato, io lo ucciderò.

L'unica cosa che riesco a pensare in questo momento è di trovare il colpevole, un desiderio così potente che mi annebbia la vista, distruggerei volentieri qualunque cosa ma a mia grandissima sorpresa riesco ad allontanarmi dalla città pur essendo completamente fuori di me.

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