Capitolo 2

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Finita la lezione di letteratura mi dirigo al mio armadietto, per prendere ciò che mi serve. La ragazza dell'armadietto accanto al mio inizia a guardarmi di nuovo male e a dirmi "non guardarmi!" ero terrorizzata da quella ragazza, forse era la solita bulletta che si diverte a prendere di mira la gente, fatto sta che va ignorata! ecco. Dopo aver sistemato il mio armadietto e aver preso la roba che mi serve per la prossima lezione, mi dirigo nell'aula. Dopo esserci accomodati tutti, arriva una ragazza. Era la tipa dell'armadietto. Va a testa bassa mentre il professore le grida: "Vanessa Grimmer, sei in ritardo!" lei in silenzio si dirige verso il banco, lancia un'occhiata qua e là per vedere chi saranno i suoi nuovi compagni, si accorge che tra questi ci sono anche io. Inizia a guardarmi strano e dopo accenna un sorriso maligno e gira la testa verso il professore. Chissà perché ce l'avrà con me, non intendo scoprirlo. Dopo la lezione dovevo andare a mensa, mi ero accorta di essere sola e di non essermi fatta alcun amica\o, mi siedo sull'unico tavolo libero, da sola. Mi chiedo quanto potranno essere tristi questi anni. Ad un certo punto vicino a me si siede una ragazza e mi dice: "spero di non disturbare, ma non ho trovato nessun tavolo libero e sono anche sola" io le dico: "Ma no, anzi! io speravo vivamente che qualcuno si sedesse accanto a me. Così avrei avuto l'occasione di fare amicizia." iniziamo a parlare, il suo nome era Diana e veniva dall' Ohio. Si era appena trasferita. Avevamo alcuni corsi in comune e volevamo frequentare insieme anche alcuni corsi facoltativi dato che volevamo stare più tempo insieme. Era una ragazza come me, gentile, socievole e simpatica, saremmo andate sicuramente d'accordo. Ad un certo punto, si siede accanto a noi la tipa dell'armadietto ed inizia a guardarci male, allora io e Diana ce ne andammo, lasciandola sola.

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