Tu Sei Solo MIO

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- Jeff. -

- Mmh? -

- Mi spieghi una cosa? -

- Cosa? -

- Come fai ad essere così bello, ogni giorno di più. -

- Mpf, perché io sono io. Io sono bellissimo. -

- Jeff... - Jack si avvicina pericolosamente a me e mette una mano sulla mia coscia.

- Jack... che diavolo fai? - Non mi risponde e mi fa sdraiare sul divano.
Lui sopra di me, con due mani ai lati della mia testa e una gamba in mezzo alle mie che si avvicina pericolosamente al mio viso. Io sotto di lui, con le mani sulle sue spalle per cercare di trattenerlo, ma sono purtroppo, in gran svantaggio.
Si avvicina ancora di più alla mia bocca, sento il suo respiro su di me. Poi qualcosa di caldo preme sulle mie labbra... o quel che ne rimane.
Mi sta baciando! Porco Dio mi sta baciando! Impreco mentalmente, mentre cerco di dimenarmi e spingerlo via.
Poi mi viene un'idea... gli mordo il labbro e lui si sposta con un sussulto.
Si tocca il labbro con le mani, sta sanguinando. Io respiro affannosamente.

- Tsk, tsk, Jeff. Non avresti dovuto farlo. I bambini cattivi vanno puniti sai? -

- C-che vuoi fare? - Ok, adesso ho paura. Mi mette un fazzoletto sulla bocca e sul naso per impedirmi di respirare, io mi agito e mi dimeno cercando di liberarmi.

- Tranquillo Jeffrey, tranquillo. Non c'è niente di cui aver paura. - Non lo ascolto e continuo a dimenarmi. - Lasciati andare Jeff, lasciati andare. - Mi manca l'aria... devo respirare... vedo tutto sfocato, fin quando le palpebre non mi si chiudono e vedo solo il buio.
Quando mi sveglio, noto di essere sdraiato. Mi guardo in torno, e scopro di essere nella camera di Jack.
Jack, adesso ricordo!
Cerco di alzarmi, ma a malincuore, scopro di avere mani e piedi legati con delle catene che stringono i miei polsi e le mie caviglie. Cerco di liberarmi ma niente. Poi sento la porta aprirsi.
- Ti sei svegliato finalmente, Jeffino. -

- Jack, esigo una spiegazione! Perché tutto ciò?! -

- Sta calmo Jeff, ti farai soltanto del male, così.-

- Brutto bastardo, ti conviene liberarmi ORA se non vuoi che ti uccida! -

- Ahahaha e come pensi di uccidermi? Tu sei legato e non hai il tuo coltello. Quindi... come farai ad uccidermi, Jeffino? -

- Non chiamarmi in quel modo! -

- Preferisci Jeffrey? -

- No! Io sono Jeff! Sono Jeff The Killer! Non sono più Jeffrey Woods! È chiaro?! -

- Chiarissimo, Raggio di Sole. - Ringhio.

- La smetti?! Razza di clown sbiancato... - Il suo sguardo si fa serio e truce e punta me.

- Questo non avresti dovuto dirlo, oh il mio caro Jeff. - Si avvicina e sale sul letto mettendosi a quattro zampe, fino a quando non raggiunge la mia altezza e mi guarda negli occhi.
Deglutisco a fatica.

- C-che cosa dirà Slender? Ci hai pensato? -

- Slender in questo momento non è qui. Ci siamo solo noi, gli altri sono chissà dove insieme a lui e a lasciato noi di guardia. Abbiamo tutto il tempo. -

- Ti avverto che gli dirò tutto! -

- Non ti conviene, Jeff. Perché se lo dirai a qualcuno... io stesso, diventerò il tuo peggiore incubo. E poi... Jeff The Killer che fa la spia come un bambino? Davvero? - Stingo i denti e lui ridacchia. - Su, adesso fai il bravo bambino e sta buono. - Mi alza la felpa e me la sfila fino ai polsi, dato che non può togliermela del tutto.

- No, fermati! Che stai facendo?! Lasciami! Sono un uomo! - Ridacchia.

- E allora? - Mi bacia, poi scende fino al collo e mi fa un succhiotto, dandomi dei morsetti qua e là. Scende fino ai capezzoli e li succhia. Io non riesco a trattenere i gemiti. Dannazione sembro una ragazzina alla sua prima volta!

- Ba-basta... Fe-ferma... ti. - Ridacchia.

- Non ci penso nemmeno, Jeffuccio, abbiamo appena iniziato. - Continua con il suo lavoro, mentre con le mani scende fino ai miei pantaloni e me li slaccia.

- Ngh... No, fermati. - Mi toglie la catena sinistra e mi sfila i pantaloni, fa la stessa cosa con i boxer poi me la rimette.
Io continuo a gemere ed ansimare, mentre lui invece continua a ridacchiare.
Mi bacia, porta una mano verso il mio membro e inizia a palpare.

- Ngh! Ah... ahh... aaahhhh. -

- I tuoi gemiti sono melodia pura, Jeff. - Poi sento la sua bocca sul mio membro e inizia a leccarlo, a succhiarlo, vorrei reagire, ma l'unica cosa che sono in grado di fare è solo gemere e provare piacere. Devo ammettere che è bravo.

- Aahhh, ngh, mmh, aahh. J-Jack... sto... sto per... - Smette e mette un dito sul mio buco per impedirmi di venire. Oddio, fa malissimo, è una sensazione bruttissima. Mi escono delle lacrime e lui le lecca.

- Sei così carino quando sei indifeso, Jeff. -

- F-fa-fammi venire... - La mia voce è appena udibile.

- No, non né ho intenzione. -

- Ti... ti prego... Jack... -

- Se io ti faccio venire... che cosa ci guadagno? -

- Q-quello... tutto quello che vuoi... ma ti prego, fammi venire. -

- Come vuoi, Jeffino. - Toglie il dito e finalmente posso venire. Mi accorgo che il mio sperma è finito quasi tutto su Jack. Lui lo lecca. - Mmh, che buono. Sei molto dolce lo sai? - Io lo guardo e ansimo. - Bene, bene. Tutto quello che voglio... l'unica cosa che voglio... sei TU. Da adesso in poi... TU, sei solo MIO! -

- I-io non sono di nessuno. -

- Vedremo, Jeff, vedremo. - Mi infila tre dita in bocca e mi alza le gambe.

- Gnmmm. -

- Adesso, c'è la parte migliore. - Mi toglie le dita dalla bocca, e infila un dito nella mia apertura. Gemo. Dopo un po' infila il secondo e anche il terzo e gemo per il dolore.

- Fa... fa ma... le... -

- Tranquillo, tra poco passerà. - Continuo a gemere fino a quando non toglie le dita e mette dentro il suo membro. Io non riesco a trattenere un urlo di dolore. Esce ed entra a intervalli regolari, ma ogni spinta è sempre più forte.

- Basta, ti prego... fa... male. - Gemo e ansimo in continuazione.

- Sai... con un occhio chiuso e uno aperto... ansimante e gemente sotto di me... sei molto più sexy del normale. -

- Ah! Aah! Ngh! Aah! - Continuiamo così, finché non vengo sul mio stomaco, e lui dentro di me.
Ho il fiato corto, non c'è la faccio più. Lui esce da me, e io sussulto. Mi abbassa le gambe e inizia a leccare lo sperma che ho sullo stomaco. Quando finisce mi guarda.

- Delizioso. - Mi bacia. È un bacio strano, perché sa di me.
Mi slega e mi massaggio i polsi. Lui si sdraia di fianco a me e con un braccio mi abbraccia. Ho la testa sul suo petto e lui con l'altro braccio mi accarezza i capelli
Vorrei tirargli un pugno o scappare, ma sono troppo stanco e non riesco a fare niente. Non scosto neanche il suo braccio dalla mia schiena e la sua mano dai miei capelli.

- Ti Amo. - Mi dice. - Ti Amo tanto. - Non gli rispondo, non ho la forza di fare neanche quello. L'unica cosa che faccio è attaccarmi di più ai suoi pettorali e cadere lentamente tra le braccia di Morfeo.

Jeff e Jack (TKB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora