Cristina's pov
Dopo ore e ore di viaggio arrivammo al paesino sperduto che tutti, eccetto me, voleva tanto scoprire.
Ieri ho avuto un piccolo momento di debolezza con mia sorella. Ogni volta che ci penso mi viene il voltastomaco. Ci siamo abbracciate come due sorelle che si vogliono bene o robe del genere e solo al pensiero di avere una relazione normale con mia sorella mi fa venire la nausea.
Insomma nonostante siamo gemelle siamo totalmente diverse. Lei adora, per non dire ama, passare il pomeriggio sui libri di scuola. Preferisce studiare chissà quale legge fisica al posto di uscire con gli amici(sempre che ne abbia). Non siamo mai andate d'accordo e non sarà mai così.
Io per la mia strada e lei per la sua. Punto.
Quando arrivammo parcheggiammo la macchina di fronte casa: era una villetta a due piani.
"ecco l'unica cosa positiva di questo trasferimento" dissi guardando la casa.
Cominciai a svuotare le valigie quando mia madre aprì la porta della stanza
"Cristina andiamo a mangiare fuori, le valigie le disfi dopo" disse mia madre dall'altra stanza.
"Okay mamma arrivo" dissi mettendo le ultime magliette in un ripiano.
Quando li raggiunsi uscimmo di casa e salimmo in macchina.
"dove andiamo?" chiese Gemma.
Sicuramente non nei bei ristoranti di Milano dissi nella mia testa.
"un posto molto carino dove fanno la pizza"
"papà sai che sono a dieta. Io la pizza piena di calorie non la mangio. Spero che ci sia un insalata altrimenti digiuno" risposi acida.
Mio padre mi guardò male ma sinceramente poco mi importava.
Controllai il cellulare e vidi che c'era un messaggio da Filippo: <sei arrivata principessa? appena hai wifi avvisami che ti chiamo su Skype <3>
Il wi-fi. Avevamo wi-fi in casa? Speravo in un si altrimenti al ristorante avrei sfruttato la loro rete(sempre che ce ne fosse stata una).
Non risposi subito al messaggio di Filippo e chiesi ai miei:
"abbiamo wi-fi?" "lo installeranno domani" risposero. Tirai un respiro di sollievo. Presi il telefono e risposi a Filippo.
<amore sono arrivata. il wi-fi ce lo installano domani quindi o ci sentiamo domani oppure mi farò prestare il telefono dai miei dato che hanno internet illimitato. Ti faccio sapere<3. p.s. mi manchi da morire<3> mandai subito il messaggio e la risposta mi arrivò subito.
<principessa mi manchi moltissimo anche tu<3<3<3>
sulla mia faccia spuntò un sorriso enorme. Non potei fare a meno di pensare a come sarebbe se io fossi rimasta a Milano. Io e Filippo insieme, i miei amici, le feste, tutto normale. Ora invece cominciava un'altra vita. E tutto mi portava a credere che sarebbe stata peggiore di quella di prima.
****
Mangiammo, o meglio mangiarono. Purtroppo in questo ristorante facevano solo la pizza e io mangiai soltanto le verdure che mia madre aveva tolto dalla sua pizza vegetariana. Non era male come ristorante ma insomma non puoi fare un ristorante, che tra l'altro è uno dei due di Castro, solo pizza.
Tornammo a casa e io mi fiondai in camera. Disfai la valigia velocemente approfittando del fatto che Gemma fosse in bagno. Quando uscì dal bagno io avevo disfato la valigia e Gemma si ritrovò con poco spazio nell'armadio. Me ne andai dalla stanza prima che potesse dirmi qualcosa e andai a chiedere ai miei se potevano prestarmi i loro telefoni. Mia madre accettò e io le presi il telefono dalla mano.
STAI LEGGENDO
Castro: il paese dove il tempo si è fermato
AdventureCristina e Gemma sono due sorelle gemelle completamente diverse: una è la classica ragazza snob sempre alla moda, l'altra è la ragazza brava e diligente che pende sempre a studiare e leggere. Loro due non sono mai andate d'accordo, ma in seguito al...