1. Voglio vivere.

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Presi l'ultima Malboro dal pacchetto, avevo il cuore spento e la sigaretta accesa, pensavo a me stesso, pensavo al Louis Tomlinson, pensavo a tutta la mia vita a distanza di diciottanni.
Il problema è che non sono il luogo preferito di nessuno, non sono il sogno di nessuno, non sono l'amore di nessuno. Nessuna persona mi pensa quando apre gli occhi al mattino, nessuna persona sta attaccata al cellulare per vedere se ha ricevuto un mio messaggio, nessuna persona mi pensa subito quando gli succede una cosa bellissima, o anche brutta.
Nessuna persona impazzisce per i miei occhi, anche se non hanno niente di speciale, nessuna persona non passa il tempo a pensarmi e a guardare le mie foto, nessuno lo fa e mai lo farà, perché io non sono la persona di nessuno e questo fa sì che mi trasformi nel Louis Tomlinson di oggi.
"LOUIS TOMLINSON, QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI FUMARE IN CAMERETTA?! SPEGNI SUBITO LA SIGARETTA!" disse mia mamma dalla soglia della porta.
"Allora!? ancora non spegni quella fottuta sigaretta?" disse.
Spensi la sigaretta nel posacenere sopra al comodino e restai a guardare mia mamma.
Sentii arrivare dal piano sottostante mia sorella Lottie.
"Hey Loulou ti andrebbe di accompagnarmi in palestra?" disse Lottie con quell'aria spiritosa di sempre.
"Signorino Tomlinson perchè non passi del tempo con tua sorella?" aggiunse mia mamma.
"Certo sorellina!" dissi ironicamente.
Erano le 18:30, scesi, presi la mia felpa nera dell'Adidas e mi incamminai verso la palestra con mia sorella.
"Oh Loulou, non mi parli mai della tua vita..come va al college?"
Guardai a terra e tirai un falso 'bene.' perchè sì, infondo non andava per niente bene e di fatto non volevo stare a contatto con la gente.
Mi squillò l'iphone, era Zayn.
"Hey Lou."
"Hey Zay."
"Ma se tipo vieni a casa mia e ci mangiamo una bella pizza stasera?"
"Mh, vediamo..certo brò."
Lasciai mia sorella in palestra e andai da Zay.
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"Oh porcaputtana, quanto tempo ci hai messo per rispondermi al telefono Harry Edward Styles?" disse Liam incazzato.
"Io ehm..ehm, stavo facendo una cosa importante." dissi balbettando.
"Mh, eh cosa c'è di tanto importante per la quale non rispondi al tuo migliore amico?" rispose.
"Sapessi Payne." dissi.
"Allora!? cosa fai sabato? vieni a casa mia oppure? ." disse Liam.
"Mh vediamo, esco con una ragazza." risposi.
"Ahahahahahah, stai scherzando vero!?" disse.
"Si, sono un ragazzo infelice Liam, le ragazze non mi vogliono." singhiozzai ironicamente e aggiunsi:
"Dai, vengo a casa tua." dissi
"Vabbene piccolino." fece una risatina e mi attaccò il telefono.
Ripresi a leggere il mio libro, non feci neanche mezza pagina che mi ritrovai a pensare guardando il bianco soffitto.
Erano passati 15 minuti, il silenzio fu interrotto da un mio sospiro.
Scesi, presi lo starbucks che mi portò Gemma e riandai di sopra.
Mi misi il pigiama e andai a letto, era venerdì sera, ma avevo un sonno tremendo.
Pensai alla giornata di domani, avevo cambiato idea, non voglio più starmene a casa, voglio uscire, voglio vivere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 05, 2015 ⏰

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Aereo 13. || Larry Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora