Capitolo 42

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Mi svegliai il giorno seguente, Antony mi stringeva forte ed era così dolce mentre dormiva. Mi girai su un fianco per guardarlo. Allungai il braccio per prendere il telefono senza svegliarlo. Gli scattai una foto a tradimento e la postai su Twitter.
Posai il telefono. Lui aprì leggermente gli occhi e sorrise.
-Alla buon ora, Antony, sono le undici!
Si stiracchiò.
-Ma zitta, ti sarai svegliata adesso!
Rispose ridendo. Prese il suo telefono e trattenni una risata, lui si voltò verso di me.
-Che c'è?
-Niente.
-Che hai combinato, Gré?
Sorrisi.
-Apri Twitter.
Guardò di nuovo il telefono.
-Greta...
Stava scorrendo sulla Home.
-GRETA!
Mi alzai e corsi via.
-Dai, ti ho fatto solo una foto!
Dissi ridendo. Antony riuscì a prendermi, mi cinse la vita e mi sollevò.
-Lasciami Antony, o te ne pentirai!
-Ho proprio paura!
Riuscii a liberarmi e corsi via. Correre con lui in riva al mare era la cosa più bella del mondo. Antony si fermò piegandosi in due per lo sforzo. Mi fermai anch'io e lo guardai.
-Ok, mi arrendo, preparati.
Si rimise dritto.
-È?
Presi la rincorsa e gli saltai in braccio, lui mi prese e io lo baciai.

Tornammo a casa di Michele per l'ora di pranzo. La mamma aveva cucinato piatti buonissimi.
-Dai Greta, mangia, non fare complimenti.
Mi incoraggiò Michele.
-Dopo ingrassa, poverina.
Commentò Antony beccandosi un mio calcio da sotto il tavolo. Lui trattene un urlo e mi guardò malissimo.
-Ti amo anch'io.
-Vaffanculo.

Finito il pranzo tornammo al mare tutti insieme. Dopo il bagno ci sedemmo di nuovo sulle sdraie ad asciugarci, la giornata fu come ieri, poi tornammo a casa.
-Stasera usciamo?
Chiese Albe mentre Michele apriva la porta di casa.
-Intendi con loro? Sei serio? Ci scambieranno per una coppia gay!
Mi feci scappare una risata e loro mi guardarono male.
-Inviteremo qualcuna.

Entrammo in casa, prima di cena scesi di sotto in cucina per vedere che stava cucinando la mamma di Michele, ma non c'era nessuno. Decisi di andare in un'altra stanza, ma qualcuno aprì la porta prima di me dall'altra parte. Caddi a terra, era stato Antony, non mi ero fatta niente ma volevo fargli uno scherzo.
-Cazzo!
Urlò lui entrando. Cercai di non ridere. Si avvicinò al rubinetto e riempì un bicchiere d'acqua più in fretta possibile continuando a imprecare. Si avvicinò a me e mi resse per la testa.
-Respirazione bocca a bocca!
Avvicinò le sue labbra alle mie.
-Bu!
Lo feci sobbalzare e scoppiai a ridere.
-Questa non me la dovevi fare.
Mi alzai e porsi la mano per aiutarlo. Continuavo a ridere.
-Sai cosa vorrei fare adesso?
-Beh, spero che non mi tirerai l'acqua perché...
Mi baciò.
-Sei una bambina.
Appoggiò la sua fronte sulla mia.
-Mh? Parla lui.
Lui sorrise.
-Quelli sono dettagli.
Ad Antony squillò il telefono.
-Scusa... è la Divimove.
La Divimove era il nostro Network.
-Rispondi.
Antony sbuffò e rispose.
-Pronto? Sì...
Non riuscivo a leggere l'espressione del suo volto. Era dal preoccupato a felice.
-...così lontano?!
Mi guardò continuando ad ascoltare il Network. Che voleva dire così lontano? Di che stava parlando? Mi agitai e continuai a guardare Antony che annuiva.
-...ok è una bella città ma...
Si morse il labbro.
-...senta ne parliamo domani, ok arrivederci.
Antony riattaccò.
-Che succede?
Gli chiesi.
-Hai presente Game Terapy?
-Il film di Lorenzo, sì...?
-Beh hanno preso un po' di Youtuber ragazzi minorenni come me e Albe e dovremo andare a girare delle parti a Los Angeles.
Disse sorridendo, ma sapevo che non era tutto.
-È fantastico, sto aspettando il ma.
Antony fece un respiro profondo.
-Non vogliono che tu venga con me.
Lo fissai a bocca aperta.
-Ehi ragazzi avete sentito del film? Ok forse non è il momento più adatto.
Ignorai Alberico.
-P... perché?
-Non lo so, pensano che tu sia una distrazione per me.
-Ma tu hai accettato?
-Sarà una bella esperienza e poi non è sicuro, domani ne parleremo, ti prego Gré, non ti arrabbiare.
-Non sono arrabbiata.
Uscii di fuori.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora