CAPITOLO 2

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EVELYNE
<Evelyne! Dove diavolo credi di andare?Sei tornata al Red Dust?>.
<Si Cloe, non ho mai avuto intenzione di lasciare il locale. E non credo che succederà nemmeno per i prossimi cent'anni>.
<Certo, arriverai a ottant'anni e ci andrai ancora dentro, giusto?>. <Beh perché no?>Rido. Cloe no invece.
<Sai benissimo perché lo faccio, e poi mi piace da morire esibirmi lì dentro, ogni giorno posso essere una persona diversa e anche al tuo Andrew piacciono questo genere di cose, non essere moralista>.
Credo che la sua ira si stia placando ma sarà meglio uscire dal bagno prima che mi tiri lo spazzolino in testa.
Mi siedo sul letto a gambe incrociate mentre Cloe rimane in piedi a braccia conserte a fissarmi.
<Evelyne sono solo preoccupata per te pensavo che quel periodo fosse passato; Inoltre sai perché non voglio che frequenti più quel posto>.
<Cloe non credo che troverò qualcuno che voglia stare con una come me almeno per i prossimi dieci anni, magari allora avrò ascoltato il tuo consiglio e chiuso con il Red Dust e non ci saranno problemi giusto? >.
<Spero che tu stia sempre bene, vorrei semplicemente che trovassi qualcuno a cui dedicarti, insomma basta con il burlesque>. Mi abbraccia amorevolmente e io ricambio.
<Stai tranquilla>.
Accendiamo la televisione e cominciamo a guardare dei programmi demenziali fin quando non ci addormentiamo l'una di fianco all'altra dimenticandoci del gelato.
Sono le 11.30 è domenica e fuori piove. Cloe dorme anzi ... Emette suoni non umani e io mi sento un po' appiccicaticcia.
Balzo giù dal letto e invece di affondare il piede nella mia pantofola lo immergo nella vaschetta del gelato ormai vuota.
Mi ritrovo in un batter d'occhio sul pavimento ed ecco Cloe che si sveglia di soprassalto.
<Evelyneee! Dove sei? >Mi domando perché strilli sempre così, <Sono quaggiù!>
<Che diavolo è questa macchia incrostata sul letto? E perché i miei capelli sono tutti appiccicati tra loro? >
Ecco che compare in piedi davanti a me, lei senza trucco con i capelli fuori posto ma semplicemente perfetta e poi ci sono io, accasciata sul pavimento con un piede in una vaschetta di gelato.
<Come ci sei finita lì?> Chiede guardandosi le unghie per evitare di ridermi in faccia.
<Sono scivolata mettendo il piede nel posto sbagliato>. Mi sembra evidente ...
Ci guardiamo e non riusciamo ad ignorare la comicità di questo episodio infatti Cloe perde tutta la sua raffinatezza cominciando a ridere e a grugnire come un maialino.
Mi porge una mano ed eccomi in piedi in tutto il mio splendore. Se così si può chiamare.
<Che cosa gradirebbe per colazione la mia ballerina preferita?> Chiede in tono giocoso mentre andiamo in cucina.
<Colazione? E' quasi ora di pranzo>
<Ho parlato con Andrew, pensavo non ci sarebbero stati problemi se fossimo andati noi tre fuori a pranzo. Ti va?>
<Certo che mi va, ho solo bisogno di vestiti puliti> <Certo Eve facciamoci una doccia e andiamo da te>. Come sempre sarà meglio sbrigarsi.
12.20
Cloe sostituisce la radio.
Siamo quasi arrivate a casa e da quindici minuti, non fa altro che parlare di Andrew.
Chissà se è così meraviglioso come dice.
Parcheggio e scendiamo dalla macchina.
Cloe indossa un pantalone bianco di lino stretto sulle caviglie, sandali color cuoio e una camicia beige.
Entriamo nel mio appartamento, tutto sottosopra come ho lasciato ieri, se mi vedesse mia madre ...
Mi precipito nell'armadio per cambiarmi.
<Non avrai intenzione di venire a pranzo con quei jeans!> Indovinate chi sta
strillando? Bravissimi è esattamente Cloe.
<Cosa c'è di male? E vorrei ricordarti che è il tuo ragazzo non il mio, non devo fare colpo su nessuno> Certe volte è davvero irritante.
<Ho dimenticato di dirti che ci sarà anche William un amico di Andrew, adesso hai un motivo per non mettere i jeans>.
<Ehm.. No>.
<Dai Evelyne! Non ti sto chiedendo un balletto sexy dei tuoi.> Mi fa gli occhi dolci, come posso non accontentarla?
Cloe è riuscita a farmi indossare un tubino blu abbastanza corto con scollo a V. I tacchi sono talmente alti da non permettermi quasi di camminare.
Non ho la più pallida idea di dove stiamo andando, siamo in macchina da oltre venti minuti e sono certa che non ci troviamo né nel centro di Londra né nel nostro piccolo paesino.
Dopo oltre mezz'ora eccoci davanti ad una piccola trattoria dall'aspetto rustico ed accogliente immersa completamente nella natura.
Sulla destra ci sono un Aston Martin Vanquish e due uomini. Saranno sicuramente Andrew e William.
<Eccoli> Esclama gioiosa Cloe.
Io intanto cerco di mantenere l'equilibrio e assumere una postura degna di una ragazza di ventiquattro anni.
<Ciao splendore!> Interviene Andrew.
Penso che mi verrà una carie.
Cloe si scioglie tra le sue braccia ed ecco che cominciano a scambiarsi baci appassionati mentre, io e quello che dovrebbe essere William, siamo in evidente imbarazzo.
Rettifico le carie potrebbero essere due.
Andrew è un ragazzo molto alto e muscoloso, ha i capelli ricci castani scuri e la carnagione dorata.
Gli occhi ricordano il verde di quelli di Cloe, indossa un pantalone beige di cotone e una camicia di lino bianca.
<Dato che l'educazione non è mai stata il pezzo forte di Andrew, farò io gli onori di casa.
Sono William Ford, lei dovrebbe essere Evelyne giusto?>. Quest'uomo è indubbiamente molto bello e educato.
Ha una voce fantastica , i suoi capelli sono nero corvino quasi quanto i miei , gli occhi color ghiaccio e la carnagione olivastra.
<Piacere mio Signor. Ford>
<Per favore mi chiami William, non mi dia de lei>. Davvero affascinante.
<Non farlo neanche tu allora>. Sorrido.
<Evelyne ti presento Andrew, hai già conosciuto William?> dice Cloe sarcasticamente.
<Che piacere conoscerti. La famigerata Evelyne finalmente !> ribatte lui sorridendo.
<Piacere mio Andrew> finisco.
Davanti a noi c'è una piccola trattoria rivestita di pietre, circondata da balaustre di legno dalle quali riesco ad intravedere rampicanti spuntare con tanto di fiori arancio.
Entriamo all'interno della struttura, l'ambiente ricorda le baite in montagna : tavoli rotondi apparecchiati con tovaglie bianche a quadri rossi intonate con le tende circostanti, piatti di porcellana e bicchieri rossi.
Ci accomodiamo ad un tavolo accanto la finestra e cominciamo a dare un'occhiata al menù.
Arriva un cameriere dall'aspetto molto annoiato. <Che cosa avete scelto?> Domanda Andrew,
<Penso che opterò per una zuppa di cereali e un'insalata di mais e carote rosse>dice Cloe.
<Io gradirei un arrosto misto di carne con insalata di avocado e un filo di aceto balsamico.> segue William
Che stregoneria è questa? Mi ha tolto le parole di bocca.
<Prenderò le stesse portate del Signor. Ford>.
<Due bottiglie di acqua minerale,i signori cosa gradiscono?> Domanda il ragazzo rivolgendosi verso me e William.
<Una bottiglia di Pinot Nero andrà più che bene> replica William con voce suadente.
<Ottima scelta signore. Torno subito> dice il cameriere allontandosi.
William mi sorride maliziosamente.
A che gioco sta giocando?
<Allora Signor. Ford di cosa si occupa? > Comincia il terzo grado di Cloe.
<Ti prego Cloe non darmi del lei mi sento più vecchio della mia età, possiedo una catena di alberghi in tutta l'Inghilterra>.
<E tu Andrew di cosa ti occupi?> intervengo io.
<Io e Will lavoriamo insieme, lui costruisce o ristruttura alberghi, io mi occupo della parte d'animazione e di ristoro all'interno di ogni singola struttura.>
Il cameriere torna con le nostre ordinazioni.
<Come procede l'acquisto di quel club a Londra Andrew?> Chiede William
<Devo solo firmare alcuni documenti, dopodiché diventerò uno dei proprietari del locale e grazie ad una collaborazione con gli attuali possidenti ,potrò finalmente inserire spettacoli di burlesque all'interno del programma di intrattenimento previsto per i tuoi alberghi. Comunque è situato nei pressi del paese in cui vivono Evelyne e Cloe, magari lo conoscete ragazze>.
Non può essere... Sarebbe una catastrofe.
<Quale sarebbe il nome del club?Magari potrei farti visita un giorno> Replica William.
<Red Dust. Come ho detto pocanzi è un locale in cui si balla burlesque, è come tornare indietro nel tempo parliamo di : luccichio, perle, lustrini ,belle ragazze, piume e nessuna inibizione , non so se intendi>
OH-MIO- DIO !
Evelyne respira ...
Ho quasi un mancamento, il vino mi va di traverso. Cloe mi da delle pacche sulla schiena.
<Verresti con me in bagno per favore?> Cerco di farle capire che non può dirmi di no.
<Scusateci un secondo> sibilo.
<Come è potuto succedere? Non gli avrai detto quello che faccio spero!> <Evelyne sei impazzita? Non lo farei mai>. E' vero. Ha ragione.
<Il tuo fantastico Andrew diventerà una specie di socio del locale in cui io mi esibisco fino a restare completamente nuda, che idea potrebbe farsi di me se lo venisse a scoprire?>.
<Ti vergogni di quello che sei?> <Assolutamente no Cloe!>
<Allora cerca di calmarti. Troveremo una soluzione, adesso torniamo in sala altrimenti si insospettiranno.>
<Non deve saperlo nessuno chiaro? Sai quant'è importante per me.> <Non ne parlerò con nessuno come ho fatto finora. Stai tranquilla>. Torniamo in sala.
<Evelyne tutto bene?> La voce di William ... Troppo sexy.
Cosa gliene importa?
<Tutto bene Signor. Ford>
<Le ho detto di chiamarmi William>
<E tu non darmi del lei, mi sento più vecchia della mia età> Questo gioco è divertente.
Lui alza un sopracciglio e comincia a fissarmi.
Andrew e Cloe sorridono.
La giornata procede molto tranquillamente, finalmente è spuntato il sole.
Cloe ci delizia con i racconti delle giornate passate assieme ad Andrew alle Maldive.
Io e William continuiamo a scambiarci sguardi.
<Ragazze è stato un piacere pranzare in vostra compagnia, pensavo dato che William non ha mai assistito ad un vero e proprio spettacolo di burlesque,vi piacerebbe se prenotassi quattro biglietti per il prossimo e vederne uno tutti insieme?> Andrew sembra fin troppo entusiasta di questa proposta.
Ovviamente Cloe non accetterà mai.
Io dovrei esibirmi quindi non potrei mai andarci con loro.
<Sarebbe fantastico>Aggiunge William,
<Certo che si!> Finisce Cloe.
Che cazzo dici?
<Davvero?> Mi schiarisco la voce per non farla risuonare troppo stridula.
<C'è qualcosa che non va Evelyne?> William !Che diavolo vuole?
<No William, intendete davvero assistere ad uno spettacolo di burlesque? Non mi sembrate il tipo.>
Certo che sei un tipo da burlesque ...
<Nemmeno lei mi sembra una tipa da burlesque signorina, ma come si dice? Provare per credere giusto?> sorride. Stronzo.
<Bene allora siamo d'accordo> non sono mai stata più falsa ...
Ci salutiamo tutti, Andrew e Cloe stanno scambiandosi altre effusioni mentre io e
William ci dirigiamo ognuno verso la propria macchina.
23.30
I grandi cuscini del mio letto mi fanno compagnia, che strano quel William. Devo smetterla di farmi strane fantasie.
Merda le prove!
Perché dimentico sempre tutto?
Fortunatamente non ho preso impegni per domani a parte la cena con mamma e papà.
Spengo le luci e mi addormento pensando al nuovo costume che dovrò indossare per il prossimo spettacolo.

RED DUSTWhere stories live. Discover now