Capitolo 13

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#ANASTASIA#
Finalmente ho potuto riabbracciare la mia piccola Ania..
La mia bambina mi è mancata davvero tanto..ma nonostante questa lontananza,sono stata davvero felice di trascorrere questi giorni con Christian.
È stata una sorpresa magnifica; anche il voler allargare la famiglia.
Spero che questo desiderio si avveri presto!

È già passato qualche giorno,da quando siamo tornati a casa; io sono a casa con Gail e la bambina, e Christian è ritornato al suo lavoro.
La bambina mi lascia molto tempo per me stessa: riesco a leggere qualche libro, fare dei riassunti..riesco a fare quello che mi piace di più.
Riesco addirittura a preparare,di tanto in tanto,qualche dolce per Christian.
Sono felice e soddisfatta della mia vita!
In questi giorni dovrei proprio capire se sono riuscita a rimanere incinta o meno; sono parecchio ansiosa.

Ma niente, non è bastata la vacanza ad Aspen,e neanche il mese successivo,cosa però molto strana; ne parlo con Christian.

Così il giorno dopo,decido di recarmi dalla dottoressa Greene..Christian però non è con me.
Mi dispiace perché avrei voluto che fosse al mio fianco.
"Salve Mrs Grey..bene procediamo subito con la visita!".
L ansia si impossessa del nuovo corpo per tutta la durata della visita.la dottoressa controlla anche i miei esami: "purtroppo Mrs Grey, con l incidente che ha avuto nel suo ufficio,è stata compromessa la possibilità di uma nuova gravidanza,mi dispiace!".

Le lacrime scendono senza fine..perché Christian ora non sei qui con me?
"Non potrò più avere dei figli dottoressa!".
"Sarà molto difficile Anastasia..mi dispiace..".

Vado via con il cuore a pezzi, sembra trafitto da mille lance,ma non torno subito a casa,ho bisogno di stare da sola.
Avrei voluto tanto dare un fratellino o sorellina ad Ania; è tutta colpa di quello che mi ha fatto John..mi ha rovinato la vita.
Mi chiudo,insieme ai miei pensieri in un bar piuttosto tranquillo..non voglio tornare ora da mio marito.

#CHRISTIAN#
È qualche ora che.non riesco a mettermi in contatto con Anastasia.
Sono a casa nostra,per fortuna Gail si sta occupando di Ania, e io cerco di rintracciare Anastasia.
Dio mio ma dove sarà finita?
Le sarà successo qualcosa?
Mille domande,senza una risposta cominciano a viaggiare nella mia mente.
Chiamo anche i miei genitori,ma li non ce..

Ma ad un tratto sento aprire le porte dell ascensore: ha gli occhi rossi e gonfi..capisco che ce qualcosa che non va,e corro ad abbracciarla.
Lei si lascia cullare,e io cerco di consolarla in qualche modo.
Me lo dice: non ci potrà essere nessun fratellino o sorellina per la nostra piccola Ania..
E se penso a chi è stato,il sangue mi ribolle senza fine nelle vene.

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