Cara Jennifer,
è strano, sai? Prima del 2012, non avevo sentito parlare molto di te, ed inizialmente non ci facevo nemmeno caso. Poi, in TV, ho visto il trailer di un nuovo film, "Hunger Games". Mi sembrò abbastanza interessante, ma lo snobbai. Incredibile a dirsi, due anni dopo quella magnifica trilogia è diventata la mia droga. Non riesco a fare a meno di pensarci giorno e notte. Ho riletto i libri qualche decina di volte, ho rivisto il primo film più di ottanta, il secondo più di cinquanta ed il terzo più di venti, se non ricordo male. Se te lo stai chiedendo, sì, sono una pazza fanatica che dev'essere internata in manicomio. La saga dell'egregia Suzanne Collins è divenuta la mia linfa vitale, non posso farne a meno. E sai qual è la cosa, anzi, la persona che mi ha colpito di più? Tu. Tu, coi tuoi modi di fare così spontanei, tu col tuo essere te stessa ovunque, fregandotene dell'opinione degli altri, tu che sei riuscita ad interpretare un personaggio complesso come quello di Katniss in maniera talmente eccezionale da renderlo praticamente "vivo", tu col tuo buonumore contagioso, tu con la tua disastrata vita sentimentale che mi ha fatto capire che sei come noi, hai gioie, dolori, sofferenze, felicità. Ho avuto l'occasione di vedere altri tre film con te come interprete, "Mr. Beaver", "The Burning Plain - Il confine della solitudine" e "Silver Linings Playbook - Il lato positivo". Ho pianto davanti allo schermo per le tue sublimi interpretazioni. Ho riso quando, cercando video su YouTube, mi sono imbattuta in un "dietro le quinte" del primo film di Hunger Games, vedendo te e gli altri attori del cast che facevate pazzie sul set. Tu e quei matti scatenati siete diventati tutta la mia vita da un giorno all'altro. Non riesco a fare a meno di voi. Siete il primo pensiero la mattina, appena sveglia, e l'ultimo la sera, prima di dormire. Non riuscirei a sopravvivere alla scuola ed a tutte quelle altre piccole incombenze che a noi quattordicenni sembrano ostacoli insormontabili senza di voi, e soprattutto senza di te. Ogni volta che leggo il tuo nome su un giornale, che vedo una tua foto, il mio viso si illumina, lo sguardo mi si accende e leggo tutto l'articolo fino in fondo, affamata di curiosità riguardanti te, ansiosa di sapere se si tratta di belle o brutte notizie, attendendo di scoprire cosa ti è successo. Le persone possono anche considerarmi pazza o malata, ma ti assicuro che non sono così, o almeno non del tutto. Il fatto è che... non so, mi metti allegria. Non posso descrivere la felicità che provo nel vederti parlare o anche solo sorridere, è qualcosa che va oltre ogni spiegazione logica e qualsiasi ragionamento umano e non. Semplicemente, quando mi accorgo che la gente parla di te, smetto di fare qualsiasi altra cosa e mi metto ad ascoltare, a volte anche intromettendomi per esprimere la mia opinione. Se qualcuno parla male di te, io inizio a non vederci più dalla rabbia, mentre mi sento appagata nel vedere che altri ti difendono, contenta di trovare altre affezionate fan come me. Non vedo l'ora di rivederti sul grande schermo, prima per "Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2" e poi per "Joy". È grazie a te se mi sono appassionata alla fantascienza, che prima non calcolavo minimamente. Il mio mondo ruota attorno a ciò che mi hanno insegnato i libri della Collins e tu, col tuo modo di fare sempre sciolto e spigliato, come se non avessi una preoccupazione al mondo. Tu sei speciale, e di questo se n'è accorto solo il nostro mondo. Prima o poi anche le altre forme di vita dell'universo, se ci sono, sapranno chi sei, ne sono più che convinta. Nessun'altro ha il tuo talento e la tua voglia di fare. Sei stata capace di portare la felicità in una vita come la mia, che è sempre stata piuttosto anonima. Prima ero talmente timida che avevo paura di essere presa in giro qualsiasi cosa facessi, e per questo motivo a ricreazione me ne restavo in classe, a volte in compagnia di qualche mia amica, altre da sola. Adesso, sono sincera, ho ancora paura che capiti, ma non m'importa più di tanto. Seguo il tuo esempio: sono sempre me stessa. E grazie a questo ora sono più aperta e socievole con gli altri. Ho appena iniziato le superiori, e vado d'accordo con tutti in classe, al contrario delle medie, quando le persone che mi stavano simpatiche si potevano contare sulle dita di mezza mano. Lo so, adesso penserai che sono strana, oppure che faccio finta di essere così per non so quali motivi, o ancora non pensera niente, perché non leggerai mai questo mio piccolo sclero. Se devo essere sincera, mi dispiace dedicarti questa lettera sapendo che non ti arriverà mai, nemmeno per sbaglio. Per adesso, però, mi basta scrivere. È una delle due cose cose che mi fa sentire bene. L'altra è recitare. Sì, hai capito bene, proprio quello che fai tu. È il lavoro che vorrebbero fare miliardi di persone, ma non ci riesce neanche un terzo di queste. Be', io voglio essere quel "neanche un terzo". Tutti vogliamo esserlo, in fondo. Probabilmente tutti i tuoi fans ti avranno detto una cosa del genere. Avrai smesso di farci farci caso da tempo. Però ti voglio dire che è uno dei miei sogni, ed intendo seguirlo fino in fondo. L'altro mio sogno è, neanche a dirlo, incontrarti. Non so cosa farei, probabilmente scoppierei a piangere di gioia se un giorno ti trovassi di fronte a me. Be', spero che almeno questo sogno si realizzerà, perché a dire il vero, ci tengo infinitamente di più. Ho già accennato al fatto che tu non leggerai mai questo sclero, perché è impossibile definirlo lettera, ma forse qualcuno avrà la pazienza di arrivare fino in fondo a tutto ciò e, se non sarà impazzito del tutto, desidererà disilludermi oppure assecondarmi per pietà. Non lo so. So solo che tutto quello che ti ho scritto è vero, ed è ciò che provo. Magari un giorno saprai anche tu che c'è una ragazzina di quattordici anni in Italia che non capisce più niente quando si tratta di te, e questo fatto di strapperà un sorriso, fatto sta che ho bisogno di dirtelo: Jennifer Lawrence, sei il mio idolo.
Baci, tua
Jaqueline/Jacki.