Suonò la sveglia.Mi voltai dall'altro lato del letto aprendo svogliatamente gli occhi e in quell'instante mi resi conto che non ero nella mia camera.Cosa ci facevo lì? Avevo un gran mal di testa e i ricordi della sera precedente erano completamente andati.Ricordavo soltanto che ero con Ashley alla festa di Steve, un nostro vecchio amico del liceo.Mi alzai dal letto e cominciai a curiosare in giro, la camera era abbastanza spaziosa, c'era soltanto una finestra ma era tanto grande da occupare un intera parete. Affacciava sulla parte anteriore di quella che doveva essere senza dubbio una villa.
La sveglia riprese a suonare così mi avvicinai per spegnerla; accanto notai una foto che ritraeva una bambina dai lunghi capelli neri seduta su di un altalena e un bambino, poco più grande di lei che la spingeva.Distolsi lo sguardo dalla foto e indossai i miei vestiti.Frugai all'interno della borsa per prendere il cellulare e quando finalmente lo trovai notai un messaggio di Ashley.Lo lessi.
*Amy dove sei? Ieri un ragazzo ti ha portata via dalla festa, sembravate molto amici. Fammi sapere qualcosa.Baci!*
Decisi di rispondere più tardi così misi il telefono in tasca sospirando.Perchè mi ha lasciata andare con lui? Dovevamo sembrare davvero amici se non mi ha fermata. Ashley era la mia coinquilina, siamo sempre state migliori amiche dai tempi del liceo.Quando i miei genitori morirono due anni prima, andammo a vivere insieme.La casa si trovava al centro di Londra ed era una delle tante che la sua famiglia possedeva.Lei lavorava in una delle case di moda più famose, l'Impero che aveva costruito sua madre e che un giorno sarebbe diventato suo.."Nina Young's Fashion". Per quanto riguardava me invece avevo appena finito la specializzazione in chirurgia, adesso ero a tutti gli effetti un Cardiochirurgo.
Mi feci coraggio e uscii dalla stanza.Un odore di caffè e pancakes arrivava dal piano di sotto, dove evidentemente si trovava la cucina. Proseguii scendendo le scale e oltrepassando la sala da pranzo. Una ragazza che non avevo mai visto prima era intenta a preparare qualcosa. Aveva i capelli legati in una morbida treccia su un lato, il grembiule con le fragole che indossava la faceva sembrare una perfetta donna di casa. Quando si accorse di me mi sorrise amichevolmente.
"Hey tu devi essere Amy, io sono Kimberly piacere di conoscerti"
Ricambiai il sorriso impacciata. "Ehm si..s-sono Amy" balbettai. Non sapevo cos'altro aggiungere, volevo solo delle spiegazioni onestamente. Si avvicinò e mi porse una tazza di caffè fumante, la ringraziai. Ne avevo decisamente bisogno dopo ieri.
"Amy so che sei spaventata, tra un pò prometto che capirai tutto.Mio fratello Nathan ti ha portata qui ieri sera, ecco è lì sul divano che dorme".
Fratello? Perchè mai mi ha portata qui? Oh..e se fosse successo qualcosa?
Mi voltai prendendo un respiro profondo. Era lì a torso nudo, i capelli neri gli cadevano sulla fronte. Mentre lo osservavo, in tutto il suo splendore, i miei pensieri vagavano liberi su quel ragazzo sconosciuto.
"Amy stai bene?" la voce di Kimberly mi riportò alla realtà.."sono due minuti che fissi mio fratello" ammiccò sorridendo.
Beccata! Sentii il mio viso avvampare all'instante.
"S-scusa ero so-sovrappensiero" balbettai di nuovo imbarazzata.
"Non preoccuparti, non pensare di aver fatto qualcosa con lui. Non è così" ridacchiò prendendo un sorso del suo caffè, "eri talmente ubriaca che dopo aver vomitato ti sei addormentata in bagno"
Cosa? Feci una smorfia disgustata e lei prese a ridere di gusto.
"Ma allora cosa ci facevo nel suo letto?" domandai.
Kimberly mi guardò con aria interrogativa.."Pensi che ti portava qui e poi ti lasciava in bagno?" scosse la testa sorridendo " ti ha portata in camera sua e poi mi ha raggiunta sul divano.Credimi non ha mai fatto una cosa del genere..per nessuna, devi avere qualcosa di speciale" Non feci in tempo a rispondere che avvertì la presenza di qualcuno alle mie spalle. Mi voltai ed era lì, i suoi occhi blu puntati nei miei.
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Il Ricordo di Te
RomanceAmy, 25 anni. Vive in una delle più belle zone di Londra. Non crede nell'amore, nè tanto meno nell'anima gemella. Ha sempre pensato che la sua vita fosse monotona, che il puzzle della sua esistenza non fosse completo..c'è sempre quel pezzettino manc...