Dodici Rose

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"Che hai?".
Fedez si girò e incrociò lo sguardo di Mika. Si erano appena seduti al tavolo dei giudici per l'ultima giornata bootcamp e già aveva azionato la modalità Freud.
"Niente, sei tu quello che se la vedrà brutta oggi" rispose. Per un attimo si perse nei suoi occhi, che nascosti sotto la patina da psicologo, rivelavano un qualcosa di dolce e... frizzante? Prese i fogli davanti a sé e li alzò a bloccare il loro ormai troppo lungo sguardo. "Dovrai scegliere".
Era una frase che aveva già detto. Più di cinque mesi prima.


Fedez sapeva che qualcosa era cambiato dentro di sé da quando aveva conosciuto Mika. Ogni volta che appoggiava la sua mano sulla sua spalla, Fedez quasi trasaliva. Era un gesto così semplice, eppure in lui scatenava qualcosa. Non provava la stessa cosa quando Giulia si avvicinava a lui.
Erano state queste piccole cose a fargli capire che qualcosa era decisamente cambiato.
Mika sfiorava la sua spalla con la sua, lui sentiva un calore mai provato prima. Giulia si addormentava su di lui, tutto quel che sentiva era freddo.
Mika gli lasciava un bacio frettoloso sulla guancia, e il suo stomaco s'ingarbugliava. Giulia lo baciava sulle labbra, sentiva solo il ruvido della pelle.
Quando le emozioni morirono del tutto, lasciò la ragazza e prese il primo aereo per Londra.
La faccia di Mika quando aprì la porta fu impagabile, e a Fedez non importò neanche il fatto che Andy fosse in casa. Si avvicinò a Mika con un sorriso sicuro.
"Ho lasciato Giulia" aveva detto. "E ho fatto la mia scelta. Sono disposto ad aspettare, ma dovrai scegliere".
Gli sembra un paradosso, lui convinto innamorato che aspettava una risposta da uno che sapeva di amare gli uomini da tutta una vita. Si sarebbe aspettato la situazione inversa.
Quella notte la passò in un piccolo hotel non proprio ben messo nella grande capitale inglese, e il mattino dopo, quando Mika non si presentò al loro appuntamento, tornò in Italia con un cuore a pezzi e un'anima triste.
Appena una settimana dopo fu Mika a presentarsi davanti alla porta di Fedez, bagnato fradicio ma con un sorriso così grande da far uscire il sole da dietro le nuvole.


Mika si perse subito a parlare con gli altri giudici e Fedez cercò di distrarsi il più possibile.
"È la mia categoria, sarà tutto gentile, tutto positivo e tutto talentuoso" disse Mika guardando Elio.
"Sarà un massacro gentile" ribatté Elio con il suo solito sorriso quasi malefico. Mika cominciò a ridere, con quella sua contagiosa e solare risata, una di quelle vibrazioni che scuotevano Fedez.
Elio se la rise dal suo posto e Fedez abbassò lo sguardo sulla scaletta.
"Iniziamo con il bootcamp della mia categoria, under uomi!" esclamò Mika. Il primo ragazzo si fece avanti e così cominciò un'altra lunga giornata di scelte.

Non era facile neanche starsene lì seduto a guardare alcuni concorrenti decisamente talentuosi lasciare il palco. Qualche volta avrebbe voluto scegliere al posto di Mika, ma non era quella la sua squadra.
Ogni tanto Fedez lanciava un'occhiata al giudice all'altra estremità del tavolo. La rosa di Mika era nascosta dai vari fogli e foto ormai completamente sparsi per il tavolo davanti ad Elio. Fedez sentì qualcosa ribollirgli dentro, come una furia. Non avrebbe trattato così la rosa di Mika.
Forse per quello, forse perché era diventato un po' troppo permaloso, se la prese con Mika e il povero non-imitatore-di-Lorenzo-Fragola.
Odiava litigare, e odiava litigare davanti alle telecamera, ma per qualche motivo quello non lo fermò. Per fortuna Mika trovò il modo di calmare le acque e due minuti dopo erano già lì a ridersela. Fedez sperò tanto che non avesse capito il motivo di quella sua improvvisa scenata.

La puntata proseguì normale, ma Fedez non poté fare a meno di lanciare continuamente occhiate alla rosa, fino a quando Mika non lo pizzicò su un fianco. Si era incantato a guardare il fiore e Mika l'aveva beccato.
Oh cazzo.
"Oggi sei strano" disse Mika, questa volta più con occhi da Freud che da tenerone. Sul palco stava avvenendo il cambio categoria e fortunatamente tutti erano troppo distratti per notare la loro conversazione.
"Non sono strano, tu vedi cose che non ci sono, Freud".
"Vedo gelossia. Questa c'è!".
"Non sono geloso".
"Tu continui a guardare rosa che ho dato a Elio. Tu geloso che non la ho data a te?".
Fedez si allontanò il più possibile dal microfono e si avvicinò all'orecchio di Mika.
"Lui può avere tutte le rose che vuole, io ho te".
"Questo è vero".
Non era stato facile cominciare una relazione con un cantante di fama internazionale e per di più a distanza. E non era decisamente facile tenere codesta relazione segreta.
Mika aveva i suoi di impegni, e Fedez era bloccato a Milano. Sembrava destinata a non funzionare una relazione che cominciava così, ma per qualche strana ragione, fu una delle relazioni più sane e sincere che avessero mai avuto. Poi, i loro incontri mensili erano più che appaganti. Non come le visite a sorpresa che si facevano a vicenda. Quelle erano la cosa migliore.

xxx

Finito il bootcamp, Fedez si buttò sul divano del suo camerino con un grande sospiro. Non aveva dovuto fare granché quel giorno se non osservare e ridersela ogni volta che Mika e Skin facevano degli strafalcioni in italiano, ma era comunque faticoso.
Sentì bussare alla porta e non dovette neanche rispondere che quella si aprì. Il felice volto di Mika emerse lentamente da dietro la porta. Fedez gli sorrise e il suo ragazzo chiuse la porta - a chiave - dietro di sé.
"Stanco?" chiese Mika. Fedez si spostò un po' più contro il divano e Mika si sedette accanto a lui, prendendogli la mano.
"Un po'".
"Tu non ha fatto niente oggi, dovrei essere io così stanco!".
"Allora vieni qui e riposati".
Mika si distese accanto a Fedez e quest'ultimo quasi rise quando Mika appoggiò la testa al suo petto. Lui ci stava quasi perfettamente su quel divano, mentre le gambe di Mika penzolavano oltre i braccioli, quindi ritrovarlo più basso di lui gli fece uno strano effetto.
Per un po' rimasero a godersi il silenzio immersi nel loro abbraccio, Mika con gli occhi chiusi e Fedez che gli accarezzava i capelli.
"Tuo cuore batte veloce" disse Mika ad un certo punto.
"Mi fai quest'effetto, Freud".
Il cantante libanese alzò lo sguardo e i loro occhi s'incrociarono in un sorriso all'unisono. Fedez si abbassò e le loro labbra s'incontrarono a metà strada in un bacio che entrambi aspettavano dal loro saluto avvenuto quella mattina. Spostò le sue mani dai capelli al viso, e dolcemente gli accarezzò le guance. Mika, invece, affondò le sue nella schiena del rapper e quasi ci lasciò il segno.
Fedez non se ne rese neanche conto, ma un momento prima le loro labbra erano occupate a conoscersi più di quanto non si conoscessero già, e il momento dopo Mika era in piedi e stava andando verso la porta.
"Ehi! Dove scappi?" chiese Fedez sconsolato.
"Sono ancora arrabiato con te per prima".
"Ma ci siamo chiariti!".
"Tu sei troppo permalosso. Ti serve piccola lezione".
"Andiamo, non fare lo stronzo". Fedez sbuffò quando vide lo sguardo compiaciuto di Mika. Alzò gli occhi al cielo e si arrese. "Ero geloso e ho sbottato, okay?".
"Aha!". Mika lo indicò con un sorriso trionfante e Fedez non poté fare a meno di ricambiare il sorriso. "Allora tu ammette che era geloso!".
"Lo ammetto, ma come ho già detto, io ho te".
"True. Comunque devo andare per davero. Work, work, work!" rispose Mika. "Non abbiamo finito oggi".
"Speravo in una pausa più lunga".
"Riprendiamo staserra".
Con un sorrisetto, Mika corse al divano e diede un ultimo bacio al ragazzo prima di aprire la porta e sparirci nuovamente dietro. Fedez sbuffò e a malavoglia si alzò dal divano, seguendo le parole del suo ragazzo.
Lavoro, lavoro, lavoro.
Poi per un attimo pensò che ancora gli faceva uno strano effetto chiamarlo "il suo ragazzo".

xxx

Quella sera tornò in hotel più tardi del previsto. Il pomeriggio aveva mandato un messaggio a Mika dicendogli che i suoi impegni sarebbero durati più del previsto e che sarebbe tornato molto tardi.

Ci vediamo domani allora! Buona serata :) love you

Lesse il messaggio con un sorriso stanco sul volto e quasi non si accorse del grande mazzo di rose appoggiato sul tavolo accanto al letto.
Per un attimo fu preso dalla confusione, ma ci mise meno di due secondi a capire perché quelle rose rosse si trovassero lì.
Si avvicinò a prendere il biglietto appeso al mazzo.

Dodici rose, just for you!
Ti amerò fino a quando non moriranno tutte le rose.
Tuo Michael

Fedez rimase un attimo allibito da quella dedica. Non era di certo la cosa più romantica da scrivere al proprio ragazzo. Le rose non avevano vita lunga, e per quanto Fedez potesse curarle, prima o poi sarebbero morte.
I suoi occhi si posarono sui petali delle rose e qualcosa catturò la sua attenzione.
Tra le dodici rose rosse, ne spuntava una con petali più lucidi.
Fedez la prese e il suo cuore scoppiò in una risata.
Undici rose vere, una di plastica.
Forse, sotto sotto, quella dedica poteva davvero essere la cosa più romantica da scrivere al proprio ragazzo.




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Salve a tutti!
Questa è la prima volta che mi cimento in una storia su personaggi veri, e scrivere su Mika e Fedez non è così facile come mi aspettavo, anche perché li seguo principalmente ad X-Factor. Spero non siano troppo ooc, soprattutto Fedez, perché lui ho appena cominciato a conoscerlo!
(e scrivere in italiano alla Mika è davvero difficile...)

Comunque! Guardando l'ultima puntata dei bootcamp ho subito notato la rosa che Mika a regalato ad Elio e così è nata questa storia :)) Non so, volevo dare un piccolo contributo a questa magnifica fandom :)
Quindi, se siete arrivati fin qua, grazie!
- heartcremisi


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