Capitolo 10 - Alice's diary

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Capitolo 10 - Alice's diary

"Within a minute I was all packed up
I've got a ticket to another world
I don't wanna go
I don't wanna go
Suddenly words are hard to speak
When your thoughts are all I see
"Don't ever leave," she said to me

When we both fall asleep, underneath the same sky
To the beats of our hearts at the same time
So close but so far away
(Can you hear me?)

She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake
Trying to find the words to say
I wish I was, I wish I was
Beside you

Another day, and I'm somewhere new
I made a promise that I'll come home soon
Bring me back, bring me back to you

When we both wake up underneath the same sun
Time stops, I wish that I could rewind
So close
but so far away"

5 Seconds of summer-Beside You

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«Ci siamo incontrati a casa sua perché questa mattina la professoressa ha deciso che dovevamo fare coppia per una ricerca. Tutto è andato bene, finché non abbiamo terminato tutto e...beh...ci siamo baciati, spingendoci quasi oltre...»mi fermai quando una lacrima mi solcò la guancia. L'espressione di Franco si tramutò in una furente, spaventandomi leggermente, ma poi si addolcì. Mi asciugò una lacrima. Purtroppo ero stata ingenua, ero cascata nel solito tranello di Lio e mi ero comportata come mi ero promessa di non fare. L'unico problema era che mi ero sentita così bene quando lo avevo baciato. Quando un'azione risultava giusta, ma era sbagliata. «Capisco...»provò a dire, ma il campanello suonò interrompendo la sua frase. Mi avvisò che sarebbe sceso a prendere le pizze velocemente e che avremmo ripreso subito il discorso. Annuii. Uscì dalla stanza a passo veloce e lo sentii scendere le scale. In quello stesso momento, mi tornò in mente la camera che avevo intravisto in corridoio e fui spinta dalla curiosità. Ero consapevole del fatto che fosse sbagliato, ma morivo dalla voglia di entrare. Mi accertai che non ci fosse nessuno e, con la curiosità alle stelle, lentamente aprii la porta. Rimasi sconvolta dallo spettacolo che avevo davanti. La stanza era interamente rosa, qualsiasi cosa era di quel colore. A lato della porta si trova una cassettiera bianca con al di sopra un mini-tappetino, se si poteva definire così, fucsia e peloso, una televisione appesa e diversi porta oggetti. Dall'altro lato vi era una seconda porta, bianca per fortuna, probabilmente per il bagno. Il copriletto era un miscuglio di colori e trame: rosa, nero e zebrato. Vicino al letto vi era un comodino con due libri e dall'altra parte una finestra con le tende anch'esse zebrate. Una scrivania completamente ordinata e una sedia vicino con lo zaino sopra. Ciò che mi colpì di più fu la libreria. Vi erano foto, tantissimi libri e peluches. Guardando tra i libri ne trovai uno diverso dagli altri: la copertina era interamente nera, con disegnata una 'A' fucsia glitterata. Lo tirai fuori dalla libreria e, aprendo la prima pagina, lessi la scritta "Alice's Diary". Avevo trovato il diario segreto di Alice. Tombola! Tra le mani avevo un'arma potentissima di distruzione, potevo finalmente vendicarmi di quella ragazza che per anni se l'era presa con me. Non appena avevo scoperto del diario, avevo completamente dimenticato il dispiacere che provavo verso di lei. Uscii di corsa dalla stanza della ragazza, con in mano il diario, ed entrai in camera di Franco nella speranza di non aver perso troppo tempo. Per fortuna lui non era ancora arrivato e riuscii a nascondere il diario nello zaino. Attesi qualche minuto il ragazzo, ma mi resi conto che sembrava essere scomparso nel nulla. Dove si era cacciato? «Franco?»lo chiamai «Vieni Elena!» rispose prontamente alle mie urla. Con il telefono in mano scesi le scale, ma mi fermai a metà non appena ebbi davanti a me una scena in particolare: Jeamy, Franco e Mattia seduti sul divano con quattro pizze calde pronte da mangiare. Non ci potevo credere, Franco li aveva chiamati. Sorrisi felice per il suo gesto. «Eccomi!» annunciai. I tre ragazzi si voltarono verso di me e mi salutarono uno ad uno. Mattia era coricato sul divano, mentre Franco e Jeam erano seduti per terra. Mi sedetti tra i due e subito venni invasa dal buon profumo della pizza parigina, la mia preferita. Mi voltai verso la televisione e notai una puntata di Teen Wolf pronta per essere guardata. Stupita osservai i tre ragazzi, che esclamarono «Sorpresa!» «Ma come si fa a non volervi bene?» dissi ridendo. Ero felice del bellissimo gesto che avevano fatto per me, per distrarmi da tutta questa situazione assurda e dolorosa che stavo vivendo. Ci unimmo in un caloroso abbraccio, ma mi staccai subito perché la tentazione della pizza era troppo forte. Ero pronta per mangiare la prima fetta, quando il mio telefono vibrò, attirando la mia attenzione. Potevo fare finta di nulla, ma il nome sul display era quello di Lio ed...ero curiosa di sapere che cosa volesse, nonostante fossi appena stata male per colpa sua. Chissà che cosa mi aveva scritto. *Scusa per oggi, sono un idiota. Lo so che mi odi. Ti lascerò in pace, ma prima voglio che tu sappia la verità su quella sera, per favore. Domani all'intervallo...*. Dentro di me fui indecisa per qualche seconda se accettare o meno la proposta che mi aveva fatto. Da un lato sapevo che avrei sofferto e non volevo vederlo, ma allo stesso tempo poteva essere un nuovo inizio per me. Una nuova vita senza Lio e senza il suo amore. «Ele, facciamo partire la puntata?» domandò Franco distraendomi per qualche secondo. Annuii e mi voltai verso Mattia, che mi stava guardando attentamente come per captare un qualcosa. Franco pigiò il tasto e la puntata iniziò.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora