Due Nuovi Schiavetti

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Dannato Jack, questa me la paghi.
Vado a fare una doccia, puzzo da morire. Probabilmente se andassi ad uccidere ora, non mi servirebbe neanche il coltello. Ucciderei solo con il mio odore.
Lascio quel pervertito a dormire sul suo letto e mi chiudo in bagno. Apro l'acqua fredda e mi tolgo la puzza di dosso.
Quando esco mi rendo conto di non aver preso niente per cambiarmi.

- Cazzo. - Apro di poco la porta, lui sta ancora dormendo quindi senza fare rumore, esco dal bagno prendendo i miei vestiti e il mio coltello e esco dalla stanza senza farmi sentire, per andare nella mia.
Appena arrivo chiudo la porta a chiave e tiro un sospiro di sollievo.
Mi metto i soliti jeans neri, una maglietta nera, la solita felpa bianca e le mie solite e vecchie scarpe nere. Il fatto è che a me piace vestirmi così e poi, vedere un killer che puntualmente si cambia, come un normale adolescente... bé è strano.
Esco e vado in cucina a mangiare qualcosa, però non c'è ancora nessuno. Ne Slender, ne Ben, ne Hoody, Masky, Toby, Jane... nessuno. Ma si può sapere dove sono finiti tutti? Non sarebbero già dovuti tornare? Non è che li hanno presi gli sbirri?! No, impossibile. E poi anche se fosse, almeno uno di loro sarebbe riuscito a scappare.
Meglio non pensarci. Mi faccio un panino, che finisco in meno di cinque minuti e mi bevo una lattina di birra.
È quasi mezzogiorno e sento dei passi scendere le scale. Finalmente Jack si è svegliato.

- Fino a quanto avevi intenzione di dormire? -

- L'abbiamo fatto ieri notte e sta mattina. Sono stanco. -

- E allora non farlo, Clawn depravato! - Mi viene dietro e mi incrocia le braccia intorno al collo per abbracciarmi.

- Mollami! - Tolgo le sue mani da me e vado in cucina a vedere se c'è qualcosa da mangiare. Sospiro. Tutta roba da preparare. Ma dove cazzo è Slander?! È LUI il cuoco non IO.

- Non c'è niente, Jeff? -

- No. Non c'è un fottuto cazzo! -

- Ah, ma se hai fame di quello ci sono io. -

- Sta zitto! - Mi metto il cappuccio in testa, in modo che mi copra bene gli occhi e una scarpa che mi copra le cicatrici.

- Dove stai andando a quest'ora? Se ti dovessero riconoscere... -

- Vado al McDonald's. Ho fame. Rilassati non mi riconosceranno. -

- Allora vengo con te. Aspetta mi cambio! -

- Uff... datti una mossa! -

- Si, si! - Dopo sette minuti, scende con il suo travestimento. Si è tolto il naso da clown e i suoi soliti vestiti. Adesso indossa una normale maglia bianca e un giubbotto di pelle nero, jeans neri e scarpe bianche. Se non sapessi che è un killer spietato, me lo immaginerei circondato da orde di ragazze da quanto è bello. A CHE CAZZO STO PENSANDO?! Non è mica così bello. Il bello del gruppo poi, sono IO. - Sono pronto. Possiamo andare. -

- Perfetto. - Dopo circa un'ora e mezza arriviamo al MC. Ordiniamo 2 menù, con le patatine e 2 Cole. Andiamo a sederci in un posto appartato, così che io possa mangiare in pace e non debba preoccuparmi delle cicatrici, e mangiamo in tutta tranquillità.
Quando abbiamo finito, lasciamo tutto lì e c'è ne andiamo.
Non torniamo a casa subito, tanto c'è Smiley, anche se è da ieri che non si fa vedere. Facciamo due passi per la città e io inquadro una casa, dove sta notte so che mi divertirò.
Torniamo a casa verso le 16.00. Non facciamo niente di speciale. Guardiamo la TV, giochiamo ai videogame, che senza Ben che vince ogni partita, è molto più divertente. A cena mangiamo altri 2 menù di MD che avevamo ordinato da portare via e a mezzanotte in punto usciamo.
Io vado in quella casa, ci sono le luci accese... cerco un modo per entrare e vedo una finestra aperta. C'è, chi è il fottuto "genio" che lascia le finestre aperte, sapendo che ci sono in giro dei killer spietati? Entro, senza fare alcun rumore. Salgo le scale, andando al primo piano, alla ricerca delle mie vittime.
La prima porta che apro è una stanza da letto, con una coppia che dorme beatamente.
Perfetto.
Entro e aspetto che si accorgano di me. La donna è la prima a svegliarsi e quando mi vede sta per urlare, ma io mi fondo su di lei, tappandogli la bocca, con la mano.

- Ssshh. Go to sleep. - Dico affondando il mio coltello nella sua gola. - GO TO SLEEP. - Ripeto pugnalandola al cuore. Alla fine le incido uno splendido sorriso. E passo all'uomo facendo la stessa cosa.
Mi alzo dal letto e lecco leggermente il coltello insanguinato. Quanto mi piace il sapore del sangue.
Cerco nelle altre stanze. Trovo: un bagno, un ripostiglio, una camera da letto fottutamente vuota e... la camera con la luce accesa. Apro piano la porta e sbircio all'interno. Sono una ragazzina e un ragazzino che giocano a carte.
Entro e quando la ragazzina mi vede, urla. Il ragazzo, probabilmente il fratello, si volta di scatto. Però... Sono carini.

- Che cosa vuoi? -

- Secondo te, moccioso? -

- Hai la felpa sporca di sangue, non avrai... -

- Già. Il sangue dei vostri genitori era squisito. -

- Brutto stronzo! - Estrae una pistola dalla tasca e mi spara. Io evito con facilità tutti i proiettili e mi butto addosso a lui, puntandogli il coltello alla gola. La mocciosa sta ferma senza fare niente. Impaurita.

- Cosa cazzo credevi di fare, eh moccioso? Sono un killer professionista, non lo sapevi? -

- NON MI CHIAMO MOCCIOSO! MI CHIAMO DYLAN! DYLAN BLAKE! -

- E secondo te dovrebbe importarmi il nome della persona che sto per uccidere? - Non risponde e mi guarda con rabbia.

- Sai, mi piaci... Dylan. Quasi quasi, prima ammazzo lei e POI ammazzo te. -

- NO! Non fare del male a mia sorella, ti prego! -

- E perché dovrei ascoltarti? -

- Farò tutto quello che vuoi. Ma ti prego, non ucciderla. - Ci penso su qualche secondo. Avere uno schiavetto tutto per me? Perché no? Mi piace l'idea.

- E va bene mocciosetto. Ciò pensato. Se tu esaudirai ogni mio desiderio, lascerò tua sorella vivere. -

- Ogni tuo desiderio? In pratica sarò il suo schiavo? -

- Esatto. Il mio piccolo schiavetto personale. -

- Va bene. - Dice dopo un attimo di esitazione.

- Perfetto. - Mi alzo da lui. - Prendete le vostre cose. Venite con me. -

- Cosa? Cosa c'entra mia sorella? -

- Quanti anni avete? -

- Io 16 e lei 12. -

- Sicuro di non volerla portare con noi e lasciare che finisca in un orfanotrofio tutta sola? -

- Io... -

- No! Voglio venire con te, fratellone! -

- Ecco visto. Allora è deciso. Prendete solo lo stretto necessario. Vi do dieci minuti. Vi avverto. Se oserete chiamare la polizia, vi ucciderò entrambi senza pensarci due volte. - Vado in cucina a vedere cosa c'è da mangiare. Trovo del prosciutto, formaggio e una bottiglia di Cola. Prendo una busta che ho trovato e c'è li infilo dentro. Tanto a loro non servono. Io e Jack non possiamo mangiare al MC finché non torna Slender.

- Siamo pronti. -

- Perfetto mocciosetti. A proposito. Tu. Mocciosa. Come ti chiami? -

- S-S-Stephanie. -

- Bene. Dylan. Stephanie. Andiamo. - Li conduco a casa nostra, dove trovo Jack in procinto a guardare un film.

- Ah, finalmente. Quanto ci hai messo? E quei due? -

- Nuovi schiavetti. -

- Interessante. -

- La mocciosa è tua. Il ragazzino, è MIO.-

- Aspetta! Non le farà del male vero? - Sospiro.

- Jack, non farle troppo male. -

- Come vuoi, Jeff. -

- Bene Ragazzino... sai cucinare? -

- Si, faccio l'alberghiero. -

- Ti correggo, facevi. Comunque perfetto. Fammi una torna al cioccolato. Ma non ti azzardare ad usare cioccolato fondente. Lo detesto. -

- Va bene. -

Jeff e Jack (TKB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora