Una lieve luce entra dalla piccola finestra illuminando le piccole piante grasse sul davanzale, il raggio attraversa il pavimento toccando il muro e le foto appese con il nastro adesivo. Nella stanza si sente odore di fumo, sono le 5 del mattino e ho già consumato mezzo pacchetto di Lucky. Tiro un'ultima volta e mi fermo a guardare la cenere per poi posare gli occhi su quelle foto ormai illuminate dal sole appena nato.
Si vede benissimo. Eravamo felici. In quel momento catturato dalla macchina fotografica noi eravamo felici. Noi eravamo un vero noi.
Mi eri venuta a prendere alle 20.00 sotto casa mia senza dirmi niente, mi hai portata al luna park, e mi dicevi <sei proprio un bambina> mentre mi pulivi gli angoli della bocca dallo zucchero filato. Non lo dicevi per prendermi in giro, lo dicevi ridendo e facevi ridere pure me.
Ci siamo fatti scattare la foto davanti alla ruota panoramica, per farmi ridere hai iniziato a mordicchiarmi il collo, ho gettato la testa all'indietro per il solletico e poco prima che la foto venisse fatto mi hai dato un bacio sulla guancia. Era venuta benissimo, la feci stampare subito qualche giorno dopo, una copia per te e una per me.
Sono passati mesi e la tua probabilmente l'hai già bruciata. Anch'io ci ho provato, lo giuro, ma non ci sono riuscita. Perché per me te sei ancora un ricordo vivo nella mia mente, mentre io per te sono un ricordo sbiadito di una banale cotta estiva.
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Ricordi sbiaditi.
Random"Ricordi sbiaditi" è un racconto di un solo capitolo che ho scritto presa dall'ispirazione. Nonostante sia un racconto breve spero possa piacervi, buona lettura!