Capitolo 27

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-A tavola!- Urlò Hope mentre prendeva posto di fronte a Holt, gia piantato co gli occhi sulla pizza. -La cena! Che sogno!- Disse Kole sedendosi seguito dagli altri due. Kyle allungò una mano sul cartone che conteneva i pezzi stracolmi di prelibatezze ma Gage lo fermò. -Aspetta!- Disse urlando. Kyle scattò sul posto immobilizandosi. -È tradizione- Fece come un ansiano che racconta una storia, -Che si faccia un discorso al primo pasto nella casupola di montagna- Holt sbuffó annoiato -Pensavo che avessimo eliminato quella cosa da anni Gage- Rispose alzando gli occhi al cielo. -Ebbene credevi male fratello- Disse lui sicuro -E il discorso tocca a...- Fece scorrere il dito indicando ognuno di loro poi si fermò su l'unica ragazza presente a tavola. -Hope May-. Lei sorrise nascondendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Beh, allora...- Pensò con la mente al suo ultimo discorso e cercò di adattare le parole alla situazione ma fu praticamente impossibile poiché il suo ultimo colloquio in pubblico risaleva alle elementari e riguardava l'importanza dei vermi per l'ecosistema. -Sono contenta di essere qui con voi- Iniziò guardando uno per uno gli altri compagni seduti a tavola, -e spero che le nostre vacanze possano essere stupende. Essere qui è gia magnifico quindi, per ora, procede bene- Seguì un attimo di silenzio in cui tutti la fissarono finché Holt prese a battere le mani interrompendo quel silenzio inquietante. -Hai detto bene- Fece sorridendole. Holt la guardò negli occhi e fremette nel tentare di toccarle la mano, ormai vicinissima alla sua, sul tavolo. -Si mangia!- Urlò Kole buttandosi sulle fette fumanti che avrebbero fatto venir fame a chiunque. Tutti presero a mangiare allegramente mentre la serata si faceva divertente e il sole scompariva dal cielo per lasciare il posto ad una stellata sera. -Non ci credo che Melanie stia con te Kole. Guarda come mangi- Disse Gage ridendo. -Tecnicamente non stiamo ancora insieme- Kyle prese a ridere e quasi si strozzó col cibo. -Andiamo Kole, non l'hai ancora nemmeno baciata? Se tieni a lei dimostraglielo!- Gage lo indicò a dire che aveva ragione. -Infatti amico! Potrebbe arrivare un tipo piu bello e fregartela in cinque secondi- Holt fece un leggero salto sulla sedia attirando l'attenzione degli altri. -Tutto bene?- Chiese Gage guardandolo. Fece un cenno con la mano e riprese a mangiare. Non voleva pensarci. Non voleva nemmeno mettere piede su quell argomento. Lui ed Hope ne avevano passate molte in così poco tempo e il pensiero che qualcuno potesse portargliela via lo faceva agitare e non poco. Guardò la ragazza seduta di fronte a lui. Hope stava ridendo ad una battuta di Kyle mentre teneva in mano il bicchiere con l' acqua. Era stupenda, come sempre. - Holt tu che ne pensi?- Chiese Gage facendolo tornare alla realtà. -Riguardo a cosa?- Domandò cercando di non sembrare strano. -Andiamo Holt! Smettila di avere la testa altrove. Stavamo parlando della gara per cui tu ed Hope vi allenate come matti. Dici che riusciremo a piazzarci bene quest' anno?- Holt degluti e cerco di rispondere nel minor tempo possibile. -Sicuramente siamo messi meglio degli altri anni. Insomma...- Guardò la ragazza -Hope ha aggiunto parecchio potenziale alla squadra femminile, potremo ottenere i primi posti in quella categoria-, -Stai scherzando Holt? Anche tu vai forte, in tutti i sensi- Esordi Kole mentre si sdraiava esausto sulla sedia. -Infatti, ti sminuisci- Disse Hope sorridendogli. -Si beh, Holt ha spesso alcuni problemi in gara- Concluse Gage. -Emozione-. Hope guardò il ragazzo che cercava di fissare inutilmente il piatto. -Il grande Courter? Parliamo della stessa persona?- Chiese Kyle allegramente. -Si- Fece Holt alzandosi causando un grande rumore dato dallo striscio della sedia. Senza dare alcuna spiegazione si diresse verso le scale e andò al piano di sopra facendo gli scalini a due a due. Gli altri a tavola si guardarono sconcertati. -Sono stato io?- Chiese Kyle sentendosi in colpa. -No, tranquillo. Questa cosa gli causa molta tensione-. Hope guardò le scale indecisa sul da farsi. Forse aveva bisogno dei suoi spazi ma la turbava molto il fatto che si sentisse solo. -Pensi che se vado sopra si offende?- Chiese a Gage, in fondo al tavolo. Il ragazzo si sorprese della sua domanda. -No, va pure. Credo gli farà molto piacere-. La ragazza si alzò piano e salì al piano di sopra con gli occhi di tutti addosso. Era sicura che Kyle gliene avrebbe dette quattro dopo ma non le importava, era preoccupata per Holt. -Holt?- Chiese una volta arrivata in corridoio. Nessuna risposta. Le porte erano tutte chiuse e nessuna luce filtrata dallo spiffero sottostante. Doveva tirare a caso. La prima camera era la sua quindi la escluse subito e entrò in quella di fronte. La luce era spenta ma dal vetro si riusciva perfettamente ad intravedere i due borsoni di Kyle e Kole. Tornò indietro e chiuse la porta piano. Restavano solo due camere. Era improbabile infatti che Holt si trovasse nelle ultime due. Una era il bagno e l'altra era dei genitori. Si avvicinò alla stanza accanto alla sua e bussò piano sul legno. -Holt?- Seguì un attimo di silenzio in cui il cuore della ragazza prese a battere all impazzata poi si udì un fievole -Non voglio vedere nessuno-. Per lei fu come ricevere uno schiaffo in faccia. -Holt stai bene?- Chiese preoccupata. Il ragazzo non rispose. -Io sono nella stanza accanto se ti serve qualcosa o semplicemente qualcuno-. Non vi fu nessuna risposta e Hope si allontanò piano dalla porta. Lo infastidiva cosi tanto pensare alla gara? Lei era sempre in agitazione quando si trattava di competizioni sportive ma questo non le impediva di dare il meglio di se. Si diresse piano alla sua stanza quasi stesse aspettando che lui aprisse la porta magicamente ma poi si convinse che non sarebbe successo. Entrò nella stanza ormai esausta. Il viaggio era stato di sole due ore ma erano bastate a consumarle tutte le energie. -Che sonno- Fece lasciandosi cadere sul letto con un tonfo. Spense il cellulare e si alzò per cambiarsi. La valigia era accanto al letto cosi non dovette far altro che aprirla e infilarsi il suo caldo pigiama. L'abbigliamento consisteva in una felpa grigia che lo zio Albert le aveva portato da Madrid e un paio di shorts neri, il tutto completato da calzini di lana. Spense la luce e si infilò sotto le coperte. Erano soffici e calde, tanto che in pochi minuti Hope si addormentó.

-Tonf!-
-Mmm- Disse la ragazza girandosi sotto le coperte.
-Tonf!- Sentì ancora.
-Ma che diavolo?- Hope si tirò a sedere del tutto svogliata, devastata dal fatto di essersi dovuta destare dallo stupendo pisolino prima del dovuto.
-Tonf-. Proveniva dal muro. Lei mise una mano sulla parete. -Holt?- Si udì un attimo di silenzio. -Vieni Mims-

Quasi Diversi ● Quasi Uguali (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora