Probabilmente funziona che il destino ha già tutto pronto: la tua vita è un libro già scritto, già preparato e rilegato, che manca solo di essere vissuto e vivere significa solo subire i continui giochi ed episodi scritti con l'inchiostro del fato.
La vita è in pratica un agenda piena di programmi e a noi tocca soltanto portarli a termine senza sapere cosa ci tocca fare appena portati a termine.
O sennò funziona tutto al contrario: di programmato non c'è niente, tutto dipende da noi e dalle nostre scelte e il destino siamo noi a modellarlo, come un pezzo di pongo.
Noi teniamo ben salda tra le mani la penna del futuro e ad ogni gesto ne scriviamo una parola.
Sarebbe interessante però se ci fornissero anche di uno sbianchetto, almeno per gli errori più grandi.
Comunque, io sono per la prima teoria. L'artefice di tutto ciò è il destino.
Il fatto è che, a prescindere da come funzionano realmente le nostre fragili vite, le cose non dovevano andare come sono andate.
C'è gente che insegue i propri sogni, quelli che ha coltivato da quando era alto un metro e un tappo, c'è gente che ancora spera di diventare un grande calciatore, un cantante di fama internazionale, il più grande ballerino di sempre o perché no? Un attore.
Poi ci sono novantenni che perseverano nella ricerca della felicità, ci sono padri che dopo anni di assenza cercano di recuperare i rapporti con i figli, ci sono povere persone che ancora credono che lavorando onestamente si possa diventare qualcuno e altre che credono che l'amore sia una magia.
Poi, ci sono io, io che ancora non ho un sogno, io che non sono vecchia abbastanza per aver capito cos'è la felicità, io che non ho ancora figli e non sono ancora madre, io che adesso studio e non lavoro, io che nell'amore non ci sono ancora mai caduta.
Ecco, al contrario di tutti, dato che se c'è qualcosa che mi viene bene è distinguermi dagli altri, io rincorro un'anima perduta.
E ogni tanto mi chiedo se non sarebbe meglio esserla, l'anima perduta.
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non tutto è come sembra
General Fiction《Christine, non tutto è come sembra.》 Sì mamma, lo so, l'ho scoperto da quando ero piccola ormai. Un giorno, al mare; quando giocando con l'acqua ho notato che era trasparente e non blu. Non tutto è come sembra.