Blond girls are models

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Blond girl are models

Elissa va a sedersi vicino al fratello senza guardare nessuno. L'unica cosa che fa appena seduta è fare un cenno ad Hermione che la guarda e ricambia.
Tutti gli studenti si avventano sul cibo, ma vengono fermati dalla Direttrice della scuola.

-Prima di iniziare con la vostra cena volevo riporre la vostra attenzione al quinto tavolo posto al centro. Molti di voi lo hanno notato ma non vedo che nessuno ha osato sedersi. Ebbene quel tavolo è per quelli del settimo anno. Per il poco numero di iscritti il corpo insegnanti ha deciso di unire le quattro Case per farne una sola. Avrete una vostra tavolata, un vostro dormitorio e una vostra squadra di Quidditch. Confido nella maturità di ogni uno di voi è adesso potete andare nel vostro nuovo tavolo e iniziare a mangiare.-

Draco non sapeva come si era ritrovato lì, seduto tra sua sorella e Blaise, suo amico di sempre, a parlare con dei Grifondoro e una Corvonero. Elissa lo aveva portato da Hermione che si era seduta con accanto Paciock e la Lovegood e altri due di cui non ricordava il nome.

-Draco non ci presenti colei che ti ha letteralmente trascinato qui?- chiede Zabini,  molto probabilmente esaudendo la domanda degli altri.

-Lei è mia sorella. Te ne avevo parlato, studiava in Francia.-

-Ora che ci penso hai ragione. Come hai detto di chiamarti?-
La bionda si gira e dopo averlo squadrato risponde con un passivo "Elissa" poi riprende a parlare con la riccia che le sta di fronte. Draco non ha idea di cosa stanno confabulando quelle due e spera di non saperlo mai.
Inizia a tagliare una mela verde, le ha sempre mangiate insieme a Elissa. Lei tagliava la pesca noce e lui la mela, ne facevamo metà ciascuno.
Infatti quasi soprappensiero lei prende il frutto dal cestino posto in mezzo alla tavola e la taglia con precisione. Infine a una delle due fette toglie la buccia rosata e gliela passa.

Il ragazzo vede arrivare Pansy Parkinson con la sua solita camminata da oca, la gonna così corta da coprire solo lo stretto necessario e l'atteggiamento di chi si crede sopra a tutti e tutto, proprio come un'oca. La ragazza lo chiama con la sua voce da oca e facendo qualche frettoloso passo su quei trampoli che ha ai piedi gli si avvicina traballando e cercando di sculettare...come un'oca. La mora per sedersi accanto a lui spinge in malo modo Elissa che interrompe il discorso che stava facendo.

-Draco, tesoro! Come mai non hai risposto alle lettere che ti ho mandato quest'estate? E come mai non sei venuto quando ti ho invitato alla cena che ho organizzato solo per noi due? E come mai...-

-E come mai non stai zitta? In più come mai tu hai osato spingermi?- interviene Elissa senza degnare Pansy di una sola occhiata. La ragazza, offesa balza subito in piedi e urla istericamente:

-Ma come ti permetti! Tu non sai chi sono io? Tu, lurida mezzosangue!-  ma si ferma immediatamente quando vede la persona che le sta di fronte.

La bionda con calma studiata si alza, sposta i lunghi capelli di seta biondi sulle spalle e sbatte le ciglia. Trasuda eleganza e grazia in ogni singolo respiro. Esattamente il contrario di Pansy.
Si avvicina lentamente al viso della mora, camminando sicura sui tacchi neri che le calzano alla perfezione e lì si ferma. Quest'ultima respira affannata, nervosa a causa di quella piccola ragazza molto più Purosangue di chiunque altro a quel tavolo.

-Tu...Tu sei! O porco Godric! Tu sei!-

-Tu sei una senza educazione a quanto sento, anche se credo che tu la figlia dei Parkinson. Capelli neri, lisci, faccia da carlino, naso leggermente storto verso destra. Si, tu devi essere Pansy Parkinson. Che vergogna per i tuoi genitori avere una figlia che parla come una scaricatrice di feci di Drago. Un vero peccato.-

Draco ridacchia a sentire le parole della sorella. Un vero talento, nel distruggere emotivamente le persone a lei antipatiche. Si ricorda ancora di quando aveva fatto piangere Gilderoy Allock, in un incontro d'estate. La bambina aveva solo sei anni, ma era riuscita ad annientare un egocentrico narcisista come lo scrittore biondo.

-Tu sei la modella della prima pagina di Vanity Witch da cinque settimane a questa parte! Tu... Tu sei la ragazza che posa per i più famosi Magi-stilisti! Ti prego scusami non ti avevo riconosciuto! Sai ho sempre desiderato incontrati, fin da quando sei apparsa sulla rivista Strega Moda.-

-Incredibile come può essere imprevedibile la gente. Hai visto Draco, com'è cambiata questa oca giuliva?- 

-Hermione, Draco scusatemi, mi avvio nel dormitorio. Ti aspetto là.- detto questo con passo sicuro si allontana dalla Sala seguita dalla riccia che nel frattempo aveva finito la sua cena.

-Draco! Chi tu sai chi è quella?! Com'è che ti conosce? E com'è che tu conosci lei?-

-Dio, Parkinson! Non hai mai letto il suo cognome oltre al trafiletto sui vestiti che indossa nelle foto delle tue riviste cretine?! È mia sorella!- esclama in risposta Draco senza nemmeno guardare la mora in faccia.

-Blaise ci vediamo in camera o vieni direttamente con me? Questa oca mi ha rovinato la cena.-

~Bonjour a Tours le Monde!~
Eccoci al secondo capitolo!!!! Yep, felicità..
Spero vi piaccia e se avete dei suggerimenti da dirmi/ idee su come vorreste
che continuasse la storia basta una piccola recensione qui sotto.
Grazie a tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente!
Vabbè ci sentiremo la prossima volta che avrò pronto qualcosa!

La terza (in)comoda SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora