DATA: 08.10.2014
-Ellie, muoviti-
Roberto era in fondo al sentiero e mi chiamava. Era felice di poter tornare a cercare funghi. Anche io lo ero un po'. Erano passati ormai due mesi da quando ci è arrivata la conferma che tutti gli zombie sono stati sterminati.
Noi eravamo già dentro una città fortificata, ma mi ricordo ancora quando, circa un anno fa, io ed il mio gruppo giravamo in cerca di un riparo.
La cosa che ricordo di più era Jack. Mi ricordo tutte le volte che ci ha salvato e come si è sacrificato per me. Dopo quella volta al castello, siamo riusciti a trovare un'altra città dove riuscirono a creare una cura con il mio sangue. Tutti erano diventati immuni in poco tempo e riuscirono a risollevarsi e combattere contro gli zombie.
Ormai era diventato un mondo tranquillo questo, anche se c'era chi sosteneva che gli zombie si fossero solo nascosti.
-Ellie vieni a vedere quanto è grande questo fungo-
Roberto era cambiato. Ha dovuto diventare adulto quando il mondo è andato a puttane, ma adesso ha deciso di riprendersi l'infanzia che ha perso.
-Roberto, posso farti una domanda?-
Lui si girò guardandomi con aria seria. Un aria che non amava mostrare da molto tempo.
-Secondo te ce ne sono altri?-
Lui mi guardò un istante, cercando di capire il motivo di quella domanda.
-Non so dirtelo al dire il vero. Ho sentito che alcuni di loro hanno imparato a mangiare solo gli animali e quindi stanno lontani dagli esseri umani-
-Da chi lo hai sentito?-
Continuammo a camminare sul sentiero. Dovevamo entrare nella vegetazione, ma prima bisognava trovare un passaggio abbastanza libero.
-Dagli altri ragazzi. Li chiamano I sopravvisuti alla cura. Dicono che possono riprodursi e che poi verranno a conquistarci in massa-
Questa esagerazione mi ha tranquillizzata. È solo una leggenda che si raccontano i ragazzini tra loro.
Trovammo il passaggio. L'erba era schiacciata da tutte le altre volta che siamo passati da qui.
Ci avvicinammo ad una radura dove sapevo che crescevano funghi porcini. Decidemmo di separarci. Io scesi giù dalla collina mentre Roberto salì.
Trovai subito alcune bacche selvatiche residue dall'estate. Le presi ed incominciai a mangiarle. La foresta mi copriva dai raggi del sole, per cui era abbastanza fresco, ma neanche troppo. Vidi dei porcini a terra e mi piegai a raccoglierli, quando sentii qualcosa frusciare tra gli alberi. Guardai in quella direzione e vidi un corpo muoversi.
-C'è qualcuno?- il ragazzo che era lì dietro uscì lentamente. I vestiti erano ricoperti di sporcizia e strappati in più punti. Aveva la pelle ustionata in più punti e una ferita sulla spalla ricoperta dai vermi. E se questo non bastava, aveva la faccia intatta, permettendomi di riconoscerlo.
-Jack!- lui si avvicinò di qualche passo. Io indiettreggia un po'. Se mi avesse attaccata sarei dovuta essere abbastanza lontana per sparargli.
Stavo tirando fuori la pistola quando lo sento parlare.
-Ellie- -Jack? Stai bene?- lui mi fisso per alcuni secondi senza dire niente.
Anche se non rispondeva, si vedeva che non voleva farmi del male.
-Jack, questo vuol dire che anche tu sei immune?-
Scosse la testa. Si avvicinò ancora finché non arrivò a un paio di passi da me. Parlò con voce tremante e lenta, quasi come se si sforzasse.
-Ellie. Sono uno zombie-
-Cosa stai dicendo Jack?- Non era uno zombie. Stava parlando con me, per cui non era uno zombie. Aveva una ferita aperta che ha fatto infezione ed è ustionato in più punti. Forse lo shock gli ha fatto credere di essere uno zombie.
-Jack, tu non sei uno zombie. Guarda, mi puoi parlare-
Lui scosse la testa, per niente convinto di quello che diceveo.
-Se tu fossi uno zombie mi avresti già attaccato- ormai avevo le lacrime agli occhi cercando di farglielo capire. Ma lui niente, era convinto di essere uno zombie e non mi dava retta.
-Jack, cerca di capire. Non puoi essere uno zombie. Torna in te-
La sua unica risposta fu prendermi la mano e appogiarmela sul suo petto, all'altezza del cuore. Già dalla stretta sentii che era freddo, ma solo quando non sentii il battito capii quello che diceva.
-Tu sei morto- Ormai sgorgavo lacrime senza controllo. Lo avevo già capito che mi diceva la verità, ma non volevo comunque crederci. -Tu sei morto. Ma come è possibile?-
Lui si accosta a me, in modo da non dover alzare troppo la voce.
-È come...controllare...la mia rabbia. Ho imparato...a controllarmi-
Non riuscivo a crederci. Era riuscito a fronteggiare la sua natura di zombie. Ma se ci era riuscito lui allora...
-Ce ne sono altri come te?-
Lui scosse la testa.
-Si erano riuniti...in dei gruppi. Sono...riuscito ad ucciderli...tutti-
Mi abbraccia e riesco a sentire la freschezza del suo corpo.
-Devo chiederti...una cosa- mi sussurra all'orecchio -Uccidimi-
Io lo respingo di slancio, sorprendendo anche me stessa. Come poteva chiedermi una cosa del genere.
-Come puoi dire così? Ora riesci a controllarti, per cui non c'è nessun problema- -Mi sto...sforzando molto...per farlo-
Mi metto la testa tra le mani cercando di ricordare qualcosa con cui convincerlo.
-Ti ricordi, una volta mi avevi detto che avevi fatto una promessa. Avevi promesso di sopravvivere- Lui scuote la testa poco convinto -Mi sbagliavo. Lei...intendeva...che devo vivere. Quale...vita potrò mai...fare così. Questo...non è vivere-
Ha ragione, non deve essere affatto bello essere uno zombie. Ma non voglio ucciderlo. -Jack, perfavore-
Ormai piangevo a dirotto
-Ellie- fece lui -Ti prego. Non...farmi restare...così-
Senza pensare a quello che faccio prendo la pistola e gliela punto contro. La mia mano si muove da sola, come se, nel profondo, io capissi che è giusto così.
Prendo la mira, non voglio doverlo fare due volte.
-Ti amo- gli dico.
Poi si sente un colpo rimbombare in tutta la montagna. Ho fatto fuoco. Non gli ho dato tempo di rispondermi, perchè sapevo che se lo avesse detto non ne avrei più avuto il coraggio.
Mi siedo su un sasso, riflettendo su quello che è appena successo.
Dopo alcuni minuti arriva Roberto che, non appena nota il corpo di Jack, fa un passo in dietro.
-Ma quello...quello è...- -Sì-
Lui mi si avvicina e mi aiuta a rimettermi in piedi.
-Dobbiamo muoverci- dice lui -potrebberò essercene altri scampati ai soldati-
-Tranquillo- gli dico io -Lui è l'ultimo-
Roberto mi guarda incredulo, ma io glielo ribadisco con sicurrezza, perchè sono certa che Jack non mi mentirebbe.
-Lui è l'ultimo. L'ultimo dei sopravvissuti-Fine
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L'ultimo dei sopravvissuti
AbenteuerJack è un ragazzo con seri problemi di controllo della rabbia , vive in una casa vicino a l'Italia in un mondo dilagnato da una infezione zombie .Quando il suo amico Mattia scompare Jack si ritrova a gestire tutti gli incarichi da solo , ma non sa...