Un cantante dopo l'altro, una band dopo l'altra, minuti ed ore che sembravano infinite, ed invece non lo erano; in un attimo tutto si era concluso, ed ora arrivava la parte difficile, quella che ti faceva sentire un infame: scegliere chi portare ai live; non era mai facile, anzi, faceva sempre abbastanza schifo: se superi i bootcamp sei ad un passo dai live, ma quel passo devi farlo sospeso su un filo sottilissimo, un filo teso nel vuoto tra due palazzi, e se sbagliavi a muoverti cadevi giù, mentre se rimanevi in equilibrio arrivavi al tanto desiderato obiettivo dei live; dipendeva tutto da quel filo, un filo teso come quello su cui scorreva la funivia che stava portando giù i giudici, con a bordo un Fedez alquanto corrucciato ed intento a scrutare tra le gocce di pioggia, come alla ricerca di un aiuto: era felice di aver eliminato i Traccia 24, o sarebbe stato tutto ancora più difficile... Voleva far uscire gli Iron mais, si era reso conto che non era il genere che voleva portare avanti, ma gli altri? Il ragazzo sobbalzò quando sentì qualcosa scontrarsi contro le proprie labbra, per poi calmarsi quando si accorse che altro non erano che le labbra di Mika il quale, dopo il minuscolo bacio, si rimise composto sul sedile della funivia e sorrise: "Tu pensa troppo, Fede, tua testa fuma tra un poco" disse ridacchiando e facendo sbuffare l'altro, che ritornò a fissare fuori dal vetro senza rispondere.
Le prime volte erano un po' strane, ma ormai si era abituato; era iniziato tutto l'anno scorso quando, durante le audizioni, il rapper italiano si era accorto che nella sua testa si stava formando qualcosa di decisamente strano nei confronti di Mika; poi una sera, un po' per caso un po' per l'alcool, l'aveva rivelato all'amico, il quale aveva reagito scoppiando a ridere e baciandolo, con il risultato di confonderlo ancora di più. Quando ne aveva parlato con la sua ragazza - per essere, come aveva detto Mika, politically correct - avevano semplicemente affrontato insieme la cosa: il risultato finale? Erano in un momento di crisi ed era una cosa passeggera; così, il ragazzo non ci aveva pensato su più di tanto, aveva chiarito le cose con l'amico e tutto era tornato alla normalità. Questa volta, però, era tutto diverso: fin dal primo giorno di audizioni si era ritrovato a flirtare involontariamente con Mika, fin dall'inizio si era reso conto che gli si chiudeva lo stomaco quando gli sorrideva, che avrebbe passato le giornate a scherzare con lui, e che quando gli stringeva la mano per dire "si" insieme avrebbe voluto tenerla per sempre... Ma era stato zitto, non voleva sbagliare ancora; poi, una sera (chissà perché era la sera che lo fregava ogni volta, forse perché con il buio vengono fuori le parti più intime della gente, ciò che una persona cerca di nascondere con tutta se stessa) era rimasto chiuso fuori dalla stanza dell'hotel a Roma, ed era successo: aveva chiesto a Mika ti ospitarlo nella sua, una suite con un solo letto matrimoniale; si erano addormentati di spalle e risvegliati abbracciati, e di nuovo il maggiore non ci aveva pensato due volte prima di baciare il ragazzo che, appena sveglio, aveva ricambiato senza nemmeno pensarci. Da li, a poco a poco e dando tempo al tempo, i baci divennero carezze, le carezze sospiri, i sospiri gemiti; i baci di Mika si spostarono dalle labbra al collo, al petto, giù fino all'addome, quasi tracciando ogni singolo tatuaggio del ragazzo; giorno dopo giorno, da amici divennero amanti, e quel 25enne tutto tatuato con l'aria da duro aveva iniziato a prendere in mano la sua vita più di prima, perché sentiva che era più facile stringerla se ad aiutarlo c'era Mika. Fedez diventava Federico, e Federico trovava il coraggio di lasciare Giulia e di innamorarsi lentamente di quel ragazzone con il sorriso smagliante e l'aria da eterno bambino. Le prime volte erano davvero imbarazzanti, con le luci spente e gli occhi chiusi, ma ora non aveva più vergogna, ora guardava Mika negli occhi senza paura, perché se erano solo loro due tutto andava bene: quello che davvero lo spaventava, era il mondo esterno.
Per questo i due giudici viaggiavano soli in quella funivia, in mezzo alla pioggia, diretti verso una stanza d'albergo che solo loro sapevano di condividere; erano un piccolo segreto in un mondo bugiardo.Mika allungò il piede e colpì leggermente il polpaccio del ragazzo seduto vicino a lui, che sbuffò infastidito e si voltò verso di lui: "Si può sapere che cazzo vuoi? Sto pensando!" "Mi ignori, no mi piace... E poi tu fa così con fronte - disse alzando le sopracciglia e formando una serie di minuscole pieghe - e ti viene rughe poi"; Fedez sbuffò, cercando di non ridere:"Si dice "Corrucciare la fronte", Mik" disse guardando - suo malgrado - dolcemente il maggiore, che ridacchiò soddisfatto, allungando una mano verso il suo ragazzo, che si arrese definitivamente e la strinse, smettendo per un attimo di pensare.
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"Secondo te, dovrei far passare gli Street chords, o i Moseek?" Il ragazzo stava sdraiato a pancia in su sul letto, il pollice e l'indice della mano destra intenti a stringere gli estremi del bridge, la fronte nuovamente corrucciata:"Secondo me, tu deve sentire in colpa perché ha lasciato me a prendere doccia da solo" ribatté il maggiore, ignorando il:"Si dice "Fare la doccia"" borbottato da Fedez, che però fu l'unica risposta che gli giunse; Mika alzò gli occhi al cielo e non riuscì a trattenere un sorriso: il rapper era apparso così a suo agio quell'anno, era andato alla grande almeno fino ad ora... Adesso si trovava bloccato, agitato come uno scolaretto il giorno del compito in classe più importante, e lui lo trovava adorabile ed irritante allo stesso tempo. Il cantante si sedette sul bordo del letto, accanto al suo ragazzo, e passò una mano tra i suoi capelli:"Forse se smette di pensare, viene più facile..." Sussurrò sorridendo, per poi abbassarsi e baciargli la fronte, accavallando le gambe; Fedez sospirò e si passò una mano sul volto, posando l'altra sulla coscia del ragazzo, lasciata scoperta dall'accappatoio:"Pensa a coprirti, che fa fottutamente freddo in questa stanza" "Basta alzare riscaldatore..." Fedez scoppiò a ridere, tirandosi seduto e scuotendo la testa:"Riscaldamento, Mik, dove cazzo l'hai sentito riscaldatore?" Disse tra una risata e l'altra, facendo arrossire violentemente il maggiore, che gli tirò una pacca sulla testa e si alzò:"Stronzo di merda, tu sa che non parlo bene italiano!", cosa che fece ridere ancora di più il ragazzo. Le risate furono interrotte dal rumore di qualcuno che bussava alla porta e, prima di rifletterci, Mika si lanciò ad aprire, trovandosi di fronte un alquanto perplesso Elio:"Mika? Non é la camera di Federico, questa?" "Oh, si... Io passato a chiedere un aiuto..." "In accappatoio?" Ribatté l'uomo, rimanendo accigliato; in quel momento, Fedez scattò giù dal letto e si parò davanti alla porta, facendo spostare Mika:"Dalla sua doccia usciva poca acqua, mi ha chiesto se poteva farla qui e ho detto che era ok..." Disse riprendendo a giocare con il bridge, mentre Elio abbandonò l'aria accigliata per assumerne una di scherno nei confronti dell'apparente malcapitato:"Beh, spero tu non ti sia fatto il corridoio in accappatoio, altrimenti domani ti trovi 39 di febbre minimo - disse ridendo, per poi rivolgere nuovamente l'attenzione verso Fedez - sono venuto a riprendermi il maglione, penso che ira non ti serva più..." Fedez aprì la bocca per rispondere, ma Mika lo precedette:"Hai suo maglione? Perché hai suo maglione?" Disse con un livello di voce di almeno un tono sopra la media; Il ragazzo si voltò e lo incenerì con lo sguardo, per poi entrare nella stanza e recuperare il maglione nero appoggiato ai piedi del letto, per poi tornare alla porta e passarlo al proprietario, che lo afferrò soddisfatto e:"Ci vediamo domattina" disse, prima di girarsi e chiudere la porta.
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I choose you. ||Midez
Fanfiction«"Io ho tante volte avuto paura, e anche adesso tante cosa mi fa paura, ma se tu fa vedere che ha paura, allora altri prendono tua paura e usano per fare te male - iniziò a sussurrare, tenendo le labbra premute contro la nuca del ragazzo - ma se tu...