Capitolo 56

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ANTONY POVS

Quando tornai a casa mi chiamò Carlo per dirmi che dovevo andarlo a prendere alla stazione. Che palle ero appena tornato!

Andai alla stazione e lo aspettai, quando vidi Sofia e Muriel.
-Ragazze da quando siete a Roma?
Sofia si agitò.
-Oh Antony, stavamo tornando a Milano siccome Muriel e Matteo hanno litigato.
-Ah e perché avete litigato?
Loro si guardarono.
-Se non me lo volete dire non c'è problema.
-Sta tranquillo, tanto non c'entra Greta.
Esclamò Sofia. La guardai accigliato.
-Io non l'ho nominata Greta.
Sofia si agitò ancora più di prima.
-Ma nemmeno io.
-Matteo e Greta... che cosa è successo, Muriel, perché avete litigato?

GRETA POVS

Trovai Matteo allo skate park.
-Ciao.
-Ehi, quando sei tornata?
-Stamattina, è tanto che non parliamo, ho saputo di te e Muriel.
-Ah.
-Mi dispiace.
-Tanto é colpa mia.
-Tu ci sei sempre stato, ora tocca a me.
-Grè ci siamo solo presi una pausa.
-Vi siete lasciati.
-Ci siamo presi una pausa.
-Mh, vi siete lasciati.
Lui alzò gli occhi al cielo.
-Scusa se ultimamente ti ho ignorata quando stavo con Muriel.
-Tanto ora tornerete insieme, e comunque, fa niente, non ti libererai di me tanto facilmente .
Lui sorrise.
-Ti voglio bene.
-Anch'io.
Lo abbracciai.
Matteo si staccò da me e gli arrivò un pugno in piena faccia. Mi girai e c'era Antony.
-Io te l'avevo detto che se scoprivo una minima cosa ti uccidevo!
Matteo si resse le bocca che sanguinava.
-No, vi prego non ricominciate.
Tirai Antony per un braccio.
-Guarda che non l'ho fatto a posta!
Si difese Matteo.
-Adesso ti ammazzo!
-Antony!
Lo ammonii io. Lui mi guardò.
-Perché non me lo hai detto? Se Matteo per te è solo un amico, perché non me lo hai detto?
Chiese lui infastidito da tutto questo.
-Antony, io...
Si liberò da me.
-Ho bisogno seriamente di calmarmi.
Lanciò un'occhiataccia a Matteo di quelle "a te ci penso dopo" e se ne andò.
-Antony...
Sospirai e guardai Matteo.
-Grè vai, ci penso io qui.
-Sicuro?
Annuì.

Tornai a casa e mi buttai sul letto, cercai di chiamare Antony ma non mi rispose. Bussò Fede.
-Scusa Grè prendo le ultime cose... che succede?
-È? No, niente.
-Tanto lo so che è per Antony.
-Non voglio parlare.
-Sai ho visto il tuo Draw my life, dicevi che avresti voluto due fratelli più grandi. Eccoci, se vuoi chiamo anche Ben.
-Senti, tu non sei mio fratello, sei il mio ex ragazzo, e ora vattene.
Mi squillò il telefono, mi precipitai ma era solo Sofia. Sbuffai.
-Sofia!
-Greta! Antony ha scoperto tutto.
-Sì, me lo hai detto un po' in ritardo, sai?
-Ah già... lo sapevi.
-Sì e evita di parlarmi, perché lo so che glielo hai detto tu.
-Greta...
-Aspetta fammi indovinare, ti è scappato!
Riattaccai.
Guardai Fede che stava mangiando il marzapane che mi avevano regalato ad un evento.
-No ma fai pure eh!
-Oh, scusa.
Disse con la bocca piena.
-Lascia stare.
Fissai il telefono.
-Scusa chiamalo tu, no?
Cercai di mantenere la calma.
-Ma dai? Se non mi risponde come faccio?!
-Mi mancava il tuo caratteraccio, sai?
-A me non è mancato niente di te!
-Davvero? Nemmeno i miei occhietti azzurri?
Mi morsi il labbro.
-Nemmeno il tuo gran senso dell'umorismo.
-Comunque domani abbiamo un evento.
Mi fissò aspettandosi qualcosa.
-Sì, me lo ero scordato, questo vuoi sentire?
-Ho capito, me ne vado.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora