Veronica stava già pensando al momento in cui sarebbero andati via: certamente sarebbe stata contenta di ritornare da suo marito e dai suoi figli, ma sarebbe andata ogni giorno a trovarla. Sarebbe bastato per non farla sentire sola?
Si prepararono per un'altra giornata di lavoro. La mattina passò abbastanza velocemente; durante la pausa per il pranzo, una collega avvicinò Emily.
- Scusami, posso farti una domanda?
- Certo, dimmi pure.
- C'è qualche problema in casa tua? Scusa se te lo chiedo, ma ho notato che tuo marito non viene più a prenderti, e che non sei allegra come una volta. So che non sono affari miei, ma mi dispiace vederti così.
La donna abbassò lo sguardo, cercando inutilmente di nascondere le sue lacrime. La collega rimase senza parole, non pensando che quella domanda la turbasse così tanto.
- Scusa, non credevo che ti facesse così male questa domanda.
- Non ti preoccupare, tu non ne hai colpa. In ogni caso, se non ti dispiace, preferirei non parlarne.
- Non c'è problema. Comunque, se hai bisogno di qualcuno, sappi che ci sono.
Queste parole le strapparono un debole sorriso. Alla fine della giornata andò in ospedale per il corso. Iniziò a stringere amicizia con Sabrina e, la loro intesa, cresceva con il passare del tempo. Sentiva che aveva qualcosa di importante da dirle e si rammaricava di averle detto che non si sarebbero potute incontrare per parlare prima del venerdì. Alla fine del corso andò a salutare James e si diresse verso il parcheggio.
Appena arrivarono a casa, trovarono il capitano ad attenderli. Aveva un'espressione soddisfatta, e le due donne compresero immediatamente il motivo, senza che lui parlasse. In quel momento Emily capì che sarebbe stata finalmente libera: non avrebbe più dovuto preoccuparsi di essere aggredita o seguita. Si chiese però se qualcuno sarebbe rimasto al suo fianco. Quasi certamente i due carabinieri sarebbero stati rimandati a casa; in fondo, si rendeva conto che non c'era più nessuna emergenza, e non sarebbe stato giusto trattenerli oltre. Però si era abituata alla loro presenza, e la casa sembrava meno vuota. Come sarebbe stata senza nessuno? Cosa avrebbe fatto? Sicuramente sarebbero andati a trovarla ma, il momento peggiore, sarebbe stato quello della notte. Sperava di sognare il marito, ma la prospettiva non gli era di grande consolazione: era spaventata dal fatto che avrebbe potuto sentirsi male. Cosa sarebbe successo in quel caso?
Decise comunque di non esprimere il suo pensiero anche se non era difficile intuire quello che pensava. Veronica, che in un primo momento era entusiasta di tornare a casa, si incupì quando pensò che Emily sarebbe rimasta da sola. Neanche lei sapeva cosa fare, e stava pensando di chiedere al capitano la possibilità di rimanere lì almeno per quella notte. Per quanto riguardava le successive, avrebbe cercato di venire almeno una volta alla settimana. Certo, non sarebbe stata di grande aiuto, ma non voleva lasciarla sola. Cercò di pensare a qualche altra soluzione, ma non le venne niente in mente.
Il capitano permise ai due colleghi di rimanere lì per la notte, e richiamò Antonio (il carabiniere di guardia alla macchina), Luca e Michele. Il giorno seguente, però, sarebbero dovuti tornare in caserma.
STAI LEGGENDO
Ritorno alla vita
Fiksi UmumSi può rischiare di perdere la propria vita vacendo seriamente il propio lavoro? Emily non lo avrebbe mai immaginato, eppure il suo caro marito, e futuro padre della loro prima figlia, rischia la vita per essere stato troppo preciso... Ce la farà a...