Capitolo 8- Sentimenti repressi.

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LEANNE'S P.O.V.

Le giornate passavano, e io non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo.

Nell'ultimo periodo, infatti, ero molto stanca ed affaticata.

"Mil- Leanne cos'hai?"

Avevo le occhiaie intorno agli occhi, gli occhi socchiusi.

Mi appoggiai alla scrivania con la testa e chiusi totalmente gli occhi.

"Leanne, ti accompagno a casa. Alzati."

"Logan no..."

Sentii Logan sollevarmi e mettermi in piedi, poi mi fece camminare verso l'ascensore, e mi sostenne.

Entrammo nella sua macchina, io mi sdraiai dietro, mentre lui iniziava a guidare.

"È un po' che ti vedo male. Che hai Leanne?"

"Ho sonno. Lasciami dormire..."

Mi girai sul sedile, poi sentii la macchina fermarsi.

Logan spostò una mia gamba e si sedette accanto a me, poi toccò la mia fronte.

"Cazzo scotti!"

"Mmfgh."

"Devi salire a casa. Dai Leanne."

"Lasciami in pace..."

Tenni gli occhi chiusi, poi sentii Logan alzarsi, e prendermi a mo' di sposa, per poi prendere le chiavi di casa dalla tasca e farmi stendere sul letto.

"Leanne, riposati e non muoverti, ci sentiamo presto, okay?"

Lo sentii girarsi e iniziare a camminare verso le scale.

"Non andare."

Lo sentii bloccarsi e aprii lentamente gli occhi.

Mi stava fissando interrogativamente sul bordo delle scale.

"Non ho capito..."

"Hai capito benissimo..."

Fece qualche passo verso di me.

"Leanne..."

"Ti prego."

Venne verso di me e mi si sdraiò accanto, togliendosi le scarpe.

"Grazie."

Mi accoccolai contro il suo petto e lo strinsi forte, mentre lui si irrigidiva al mio tocco.

"Non ringraziarmi Leanne. Sono io che devo ringraziare te mille volte." Sentii solo questo prima di addormentarmi.

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Aprii gli occhi lentamente, poi avvertii la presenza di un corpo accanto al mio.

Logan aveva il braccio destro che mi avvolgeva i fianchi.

Cercai di alzarmi, ma subito mi venne l'istinto di vomitare, e corsi verso il bagno.

Iniziai a rimettere, poi sentii dei passi dietro di me e mi inginocchiai davanti al water.

"Stai bene?"

"Come credi che potr-."

Un'altra scarica mi scosse e ricominciai a vomitare.

Logan mi tenne i capelli, e quasi sorrisi a quel gesto.

Di solito, era un cliché da telefilm, eppure, quella volta, mi sembrava quasi un gesto spontaneo.

Quando finalmente finii di rimettere, mi coricai di nuovo.

"Leanne, resto?"

"Da quand'è che sei gentile con me, Logan?"

"Stai malissimo, per favore, non ricominciamo a litigare."

"Se vuoi resta... non ho prob-."

Corsi verso il bagno, e di nuovo iniziai a vomitare.

"Rimango."

Quando finii mi rimisi a letto, e poi sentii Logan accarezzarmi la spalla.

"Dormi Leanne."

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Parecchi anni prima.

"Cosa vorresti dire con questo?"

"Nulla, ma ti sto solo comunicando che per me questo è strano."

"Logan."

"So che non sei d'accordo."

"E meno male..."

Ci guardammo per un minuto neglio occhi, poi mi buttai sul letto.

"Dormi Leanne."

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GEORGIA'S P.O.V.

"Georgia, dove stai andando?"

"Ti prego James, non sei mio padre."

"Non me ne frega niente, sei più piccola e devi rispondermi."

"Sono maggiorenne."

Lui sbuffò e io uscii di casa.

Da: Sconosciuto.
-Buona fortuna con l'appuntamento.

Mi immobilizzai, poi iniziai a correre verso il mio ex liceo.

"Ti aspettavo."

"Sai com'è James."

"Me lo ricordo."

"Mi è arrivato un messaggio."

"Anche a me. Non preoccupartene. Non potrà sapere quello che ci diremo."

"Perché mi volevi vedere?"

"Volevo chiederti delle cose. Come ad esempio, se ricordi quelle cose."

"Quali cose?"

"Sai benissimo di cosa sto parlando."

"E chi mi dice che tu non sei X? E che lui non sa nulla e ti starei per rivelare qualcosa di segreto?"

"Lo sapresti benissimo."

"No, dimmi qualcosa che può sapere solo il vero Kendall."

"Ad esempio... beh, quel vicolo profumava di menta."

Mi immobilizzai.

"Kendall."

"Georgia, sai benissimo che X sta cercando di scoprire il resto. Tu l'hai detto a qualcuno?"

"Beh, no. Ho accennato qualcosa a Les... ma... nulla di più. Tu?"

"Magari... ecco... forse... a Logan. Qualcosa."

"Beh... almeno... nessuno ha detto troppo."

Stemmo in silenzio per qualche istante, poi lui prese parola.

"Sai cosa avrei voglia di fare adesso?"

"Non ne ho la più pallida idea."

"Di baciarti."

Restai interdetta, poi continuai: "Fallo e basta."

Poi si voltò verso di me e appoggiò le sue labbra sulle mie, provocandomi infiniti brividi su per la schiena, e uno stomaco completamente sottosopra.

~Ci siamo illusi di poter cambiare il passato, e di passare sopra al presente. Quello che non sappiamo però, è che questo sarà il nostro futuro.~

AngelsDevils: Big Time Rush.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora