-Fireproof-

1.Inside out

Pov's Amelia

-Mamma devo andarci per forza?-chiesi per l'ennesima volta a mia madre

-Amelia,sei brava a fare amicizia,ti farai sicuramente degli amici-disse lei

Sbuffai,girandomi verso il grande edificio che mi si presentava davanti.

-Entriamo dentro-disse mia madre.

Io semplicemente annui,con la voglia pari a zero di cominciare una nuova vita in una città e scuola nuova.

La vita che avevo in Australia mi piaceva avevo un sacco di amici che ho dovuto lasciare per il lavoro di mia madre.

Presi le mie due viligie e iniziai a seguire mia madre.

[...]

Dopo aver aspettato mezz'ora per prendere le chiavi della stanza e gli orari salutai mia madre.
Mi diressi verso la stanza 145 'quante cazzo di scale' pensai 'gli ascensori qui non esistono?!'

Arrivata finalmente davanti ad una porta bianca come tutte le altre del resto infilai la chiave nella serratura e apri.
Trovai una ragazza bionda intenta a mettere apposto le sue cose.

'Spero sia amichevole'

-Ciao- le dissi.

Lei semplicemente mi guardò e tornò a sistemare.

-Ciao- disse.

Ci fu subito un silenzio imbarazzante, decisi così di posare le mie valigie nel letto e di mettere apposto i miei vestiti sul secondo armadio.

[...]

Dopo circa mezz'ora finì di mettere apposto, la ragazza non parló per tutto il tempo e sinceramente a me il silenzio non piaceva.
Sentì il mio cellulare squillare e pregai non fosse già mia madre a rompere le palle, a appena vidi il nome della mia migliore amica sul telefono sorrisi.

-Ma ciao- risposi

-Amelia!come stai?manchi tantissimo qui,hai già fatto amicizia?i ragazzi sono carini li e oddio...- appena inizia a parlare,Lena,non la finisce più...

-Lena, sono qui dentro da poco,io sto bene,i ragazzi non lo so non li ho ancora visti,non ho fatto amicizia con nessuno e manchi tanto anche tu-

-Verrò a trovati, vedrai-

-Quando?-

-Non lo so-

-Spero arrivi presto questo 'non lo so'allora-

-Hahaha comunque ora devo andare mia madre rompe...-

-Ok,ciao ti voglio bene!-dissi.

-Pure io,ciao- rispose prima di attacare.

Posai il cellulare e cercai di iniziare una converzazione con la bionda.

-Come ti chiami?-chiesi temendo in risposta un'ma i cazzi tuoi' oppure 'lasciami in pace'.

-Charlotte Bieber, tu?-

-Amelia Thompson -gli sorrisi.

-Sei nuova,vero?-mi chiese quasi dolcemente.

-Si...tu?-

-No, questo è il terzo fottutissimo anno che passo in questa merda-

-Anh,capito-

-Beh ora devo andare... ciao!-

-Ciao-

Guardai l'orologio che segnava già l'ora di cena.
Quella ragazza mi incuriosiva, insomma, il suo sguardo perso e le sue poche parole trasmettevano in me un senso di scoprire qualcosa di più su di lei.

Decisi di andare a mangiare qualcosa all'interno del campus della scuola, cercai molte volte un piccolo bar ma nemmeno dopo svariati tentativi riuscii a trovarlo.
Mi avvicinai quindi ad una coppietta che si stava baciando su una panchina di fronte al parco.

-Ehm, scusate... sapete dirmi dove posso trovare un bar?- chiesi in imbarazzo.

Il ragazzo si alzò in piedi, mi guardò e mi disse con una voce roca:
-Certo! Ti accompagno io-

Salutò la ragazza che nel frattempo mi stava guardando malissimo e mi portò davanti ad un piccolo ristorante.

-Scusami se ti ho portata qui, ma sinceramente i prezzi del bar sono superiori a quelli di questo ristorantino e poi i camerieri sono molto simpatici- mi fece l'occhiolino.

-Oh già, quasi dimenticavo... Justin, Justin Bieber- mi disse allungando la mano.

La presi e la strinsi delicatamente.

-Amelia Devin-

Gli guardai bene gli occhi che prima non avevo ben notato.
Marroni.
Uguali a quelli di Charlotte.
Lo ringraziai per avermi aiutata a trovare un bar e che sarei tornata da sola al college.

Forse mia madre aveva ragione...avrei fatto amicizia in fretta.

Space me.
Hi everyone!
I'm back.
Si con una nuova storia che spero di finire solo che questa volta è Justin il protagonista,ovviamente però ci saranno pure gli altri ragazzi.
Spero vi piaccia a presto!