Finalmente dopo aver passato una lunga e stancante settimana scolastica era giunto il venerdì pomeriggio. Cloe come tutti i venerdì era pronta per andare al corso di recitazione, erano ormai quattro anni che studiava teatro, il suo sogno è quello di diventare una star del cinema ed io le auguro con tutto il cuore di realizzarlo. Solitamente la accompagnavo insieme a mia madre ma oggi non mi andava, per la verità mi sentivo stanca e non avevo voglia di fare nulla. Ero distesa sul letto a fissare il soffitto che circondava le pareti bianche della mia stanza quando ad un tratto sentii il telefono vibrare, era un messaggio da Tris che mi chiedeva se volevo uscire con lei, Natalie e Giusy. Potevo rimandare la mia stanchezza ad un altro momento, era tanto che non uscivamo da sole noi quattro come facevamo all'inizio dell'anno ed avevo nostalgia delle nostre risate al di fuori della scuola. Natalie e Giusy venivano nella nostra stessa classe, Sia io che Tris avevamo conosciuto Giusy alle medie, mentre Natalie era entrata da poco nel nostro gruppetto ma avevamo legato subito. Sono entrambe sue ragazze fantastiche e simpatiche, con il sorriso sempre stampato sulle labbra. Giusy è alta ha i capelli castani color nocciola e due occhi profondi, un fisico perfetto e una personalità unica mentre Natalie, di origine filippina, è una ragazza dolcissima, ha dei lunghi capelli neri e due simpaticissimi occhietti a mandorla anche lei molto magra.
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Risposi entusiasta che sarei arrivata a casa sua tra 10 minuti, il tempo di prendere l'autobus. Una volta raggiunto anche Natalie e Giusy ci recammo al solito parchetto, sulla solita panchina a spettegolare un po' sui nostri compagni di classe e sui ragazzi che ci circondavano. Quando sono con loro riesco a staccare la spina dai miei soliti pensieri e il tempo vola così velocemente che non ci accorgiamo che erano già arrivate le 17:30. Dovevo tornare a casa prima di mia madre, non le avevo detto che ero uscita. In verità le dicevo sempre tutto però questa volta volevo decidere da me, senza chiedere o dire niente a nessuno. Arrivai a casa per le 18:00, gli autobus quando si fa buio tendo a passare meno frequentemente così arrivai più tardi del previsto, ma prima di mia madre, e questo era l'importante. Passai il resto della serata ad ascoltare un po' di musica mentre pensavo che sabato era ormai alle porte e che domani avrei rivisto Harvey...il solo pensiero di rincrociare nuovamente i suoi occhi mi fece rabbrividire, ero talmente nervosa che già stavo pensando a cosa indossare domani, senza però arrivare ad una conclusione. Si era fatto tardi e senza accorgermene mi addormentai con il sottofondo di -Little Things- della mia boy band preferita, ancora con le cuffiette nelle orecchie.
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