23. Arrivederci amore, ciao

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Apro faticosamente gli occhi, sentendomi incredibilmente stanca e affaticata. Sento voci in lontananza, ma non riesco a riconoscerle. Ho solo bisogno di.. ma dove mi trovo? Perché è tutto così bianco?
Macchinette... pareti bianche.. I miei genitori.. sono in ospedale! Sono viva!
No... non può essere.

《Angelica! Ti sei svegliata! Oh, grazie a Dio!》esclama mia madre.

A proposito di Dio...perché sono qui? Dov'è Giosuè?

《Giosuè》riesco a sussurrare, flebilmente.

《Come? Cosa vuoi dirci?》mi chiede mia madre, con le lacrime agli occhi.

《Giosuè.. Giosuè!》esclamo, ma nessuno sembra capirmi.

Perché gli angeli non hanno rispettato la mia decisione? Perché sono viva? Perché Michele ha scelto al posto mio?
Cosa sta succedendo?

I dottori entrano correndo nella mia stanza, ma sembrano non notare le lacrime amare che mi bagnano gli occhi.
Fanno mille controlli, pichiettanno le mie gambe, ma nessuno si occupa del mio umore. Del mio inconscio.
È il cuore che dovete curare, non la testa, penso.

《Giosuè...》sussurro, e finalmente una dottoressa sembra darmi ascolto.

《Angelica. .chi è Giosuè? Un tuo amico? Il tuo fidanzato?》

Scuoto la testa freneticamente, preoccupandola.

《Il mio angelo..》

La donna scuote la testa e mi snobba, continuando a pensare ai valori che risultano sulle macchine.

Qualche ora dopo, i miei genitori sono nella mia stanza. Mia madre mi accarezza la guancia, mentre mio padre mi guarda commosso.

《Ho visto il Paradiso》mormoro, con lo sguardo nel vuoto.

《Certo, tu sei il nostro angelo, non potevi non vederlo》risponde mia madre.

《Ho visto anche l'inferno... ho visto le sofferenze del mondo, la fame, la guerra.. e l'amore》

《Hai sognato Enrico?!》esclama mio padre, sconvolto.

《So bene che mi ha tradita》sorrido.

I miei genitori si guardano esterrefatti.

《Come.. come fai a saperlo?》mi domandano cauti.

Sollevo lentamente le spalle.

《Lo so e basta. Ho conosciuto il mio vero amore. Si chiama Giosuè》

Mio padre scuote la testa, mentre mia madre mi guarda preoccupata.

《Non l'ho immaginato. È tutto vero! Io ho un angelo custode e..》

《Hai bisogno di riposarti》mi interrompe mio padre.

《Ma è la verità!》

《Tuo padre ha ragione, è passato un anno da quando sei entrata in coma e. .sei sconvolta》

《Perché non mi credete?》chiedo con gli occhi lucidi.

《Perché questa persona non esiste!》risponde mio padre.

《Savio, calmati! Angelica è emotivamente scossa》lo rimprovera mia madre.

Io non rispondo più e mi volto, facendogli intendere che voglio solo dormire e essere lasciata da sola.

I miei comprendono ed escono dalla stanza.
Comincio a piangere disperata, furiosa, piena di dolore.
Che senso avrà la mia vita?
Perché gli angeli mi hanno fatto questo?

Improvvisamente, una fioca luce proviene dall'angolo della stanza.
Cerco di aguzzare la vista, ma non riesco ad identificarne la figura.
La luce mi si avvicina, mostrandomi il volto del mio amato Giosuè.

《Giosuè!》esclamo, ma la sua espressione non muta.

《Amore mio.. rispondimi》lo supplico.

Giosuè non mi risponde e mi si avvicina sempre più.

《Perché non sono con te al Paradiso? Perché sono qui? Puoi parlarmi?》

L'angelo scuote lentamente la testa.

《Posso toccarti?》chiedo titubante.

Lui avvicina la propria aurea ed io avvicino un dito, scottandomi.

《Non posso nemmeno toccarti》dico tristemente.

Giosuè china lo sguardo.

Io sospiro e lo guardo, ammirando la sua perfetta figura.

《Ti amo》gli sussurro, con il cuore a mille.

Lui mi sorride e si avvicina al mio viso.
Non temo alcuna bruciatura, niente. Ho bisogno di lui.

Giosuè si sporge e mi dà un delicatissimo bacio sulle labbra.

《Anch'io ti amo》mormora.

Sorrido e, tristemente, svengo.

Angel- Destinazione paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora