Ero lì come tutti i giorni, in disparte, lontano da tutto e tutti. Le mie giornate si svolgevano tutte allo stesso modo; tornavo da scuola toglievo lo zaino buttandolo sul pavimento, come se mi stessi togliendo un peso ma non del tutto fisico, per certi versi anche morale visto la pesantezza che mi creava l'ambiente scolastico. Avevo 17 anni e facevo il quarto, ero stato bocciato in secondo tre anni prima, perciò mi svegliavo tutti i giorni con una grossa responsabilità..non lo facevo per me ma per le persone che credevano in me e forse lo sbaglio fu proprio quello.
Cominciò tutto dall'inizio dell'estate, problemi d'amore, così li chiamano, ma io non credo fosse realmente quello perchè era da tanto che avevo un blocco dentro un qualcosa di grande che non avrei potuto neanche immaginare quanto . Una delusione, fu quella a far iniziare il 'calvario'..per una ragazza che a differenza delle altre mi aveva colpito per la sua sbadatagine e la sua goffezza. Avete presente quando un vostro genitore se la prende con voi senza motivo credendo che fosse stati voi a fare un qualcosa che voi non sapevate neanche fosse accaduta ?? Ecco, io mi sono sentito allo stesso modo quando una mattina mi disse che era finito tutto, ma senza darmi spiegazioni facendomi rimanere di soppiatto. Avevo una rabbia dentro che mi avrebbe permesso di spaccare qualsiasi cosa ma fortunatamente sono riuscito a calmarmi in fretta, del resto il mio carattere consiste proprio in questo, farsi scivolare tutto addosso e trattenere tutto dentro. Ma questo fa male, fa male a lungo andare con il passar dei giorni, mesi, anni. Nonostante tutto quell'estate fu una delle più belle che io abbia mai trascorso. Il problema me lo cominciai a porre a settembre..
