Il mare.

59 2 0
                                    

È il tramonto.
Passeggiavo in riva al mare,che si era dipinto di giallo.
Intorno a me il deserto.
Nessun anima viva,eravamo io e la spiaggia,ma soprattutto io e il tramonto.
Quel meraviglioso tramonto che sembrava quasi avere un alone di mistero, un tramonto maledetto.
Mi sedetti e l'osservai.
Quei numerosi raggi sembravano quasi andare a fondo, non sfioravano l'acqua l'attraversavano.
Cominciai a chiedermi cosa ci fosse sotto quel velo azzurro oltre la sabbia che si tocca a malapena a riva.
Pensai a quelle immense navi di pirati ancora non scoperte, oppure a quei tesori stregati.
Le mie erano solo fantasie .
Mi lasciai trasportare dall'atmosfera mistica e mi sdraiai su tutti quei milioni di miliardi di piccoli granelli di sabbia.
Il tempo passò in fretta e al mio risveglio era già buio.
Avevo un po' paura non potevo non averne, ero tutta sola e circondata dal nulla.
Mi alzai per ritornare a casa.
Appena fui in piedi dall'abisso vidi piano piano salire qualcosa che premeva per venire fuori.
Avevo paura corsi corsi più che potevo, poi un boato , mi girai.
Un enorme immensa nave era appena fuoriuscita dall'acqua.
Mi prese il panico.
Era come se il tramonto mi avesse ascoltata e mi avesse anche dato una risposta.
La nave era intatto quasi come se avesse resistito per chissà quanti anni.
Avevo voglia di scappare ma qualcuno da dietro mi spingeva ad avvicinarmi.
Ero lì ormai a due passi.
Entrai, trovai una torcia ma non era una coincidenza.
Qualcuno mi voleva lì quella notte, qualcuno o qualcosa.
Se solo avessi ascoltato mia figlia..quel pomeriggio non mi sarei ritrovata lì.
Con un po' di paura mi addentrai in quella nave..
Una strana luce , una palla color ghiaccio mi indicava la strada.
La sua luce era abbastanza forte che spensi la torcia.
Ero davanti ad una sorta di stiva dove c'erano scorte andate a male ormai da millenni, c'era anche del tabacco.
La palla di luce cominciò ad agitarsi impazzita come se avesse paura.
Mi girai di scatto, sentì un dolce ma allo stesso tempo inquietante suono di carillon .
Cominciai ad avere paura, la luce mi portò in un'altra stanza .
Ecco un baule, uno di quelli tipici dei racconti di pirati.
Lo guardai ero curiosa,ma come aprirlo?
Non feci in tempo a chiedermelo che qualcuno o qualcosa l'aveva già aperto al posto mio.
La stanza si illuminò di immenso.
In quel baule c'era oro,oro,tanto oro.
Ne presi quanto riuscivo a metterne in tasca.
Subito dopo scappai.
Raggiunsi casa mia di fretta e furia.
Entrai,chiusi la porta, nascosi l'oro e mi misi a letto.
La mattina dopo trovai la mia stanza cosparsa di diamanti, perle, di tutto e di più.
Ero perplessa chiusi gli occhi e li riaprì subito, ma era tutto lì, chi l'aveva portato dentro casa mia?
Uscì dalla mia villa e percorsi la stradina che mi portava al mare.
La nave era scomparsa come se non ci fosse mai stata .
Da quella notte incubi sopra incubi, quella nave sempre nella mia testa.
Quel tramonto, mi ha cambiato la vita..perché
Da quella notte io non fui più sola.

Da quella notte io non fui più sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora