AngelsDevils: Big Time Rush.

Capitolo 12- Compensation.

SAVANNAH'S P.O.V.

Il telefono squillò.

Non diedi peso a quello stupido suono, anzi, lo lasciai suonare, e continuai a baciare James.

Quando ci staccammo, la suoneria smise di invadere la stanza.

"James..."

"Savannah, scusami. Scusami sul serio."

"No, non devi scusarti."

"Beh, ma io pensavo..."

"Stai tranquillo, non è successo niente..."

Invece è successo tanto. Ma tanto.

"Se lo dici tu..."

Fece per rialzarsi, ma io lo bloccai.

"Sav, devo lavorare..."

"Resta con me."

"Perché dovrei restare?"

"Come quella sera. Resta e basta."

Si risedette, io sospirai.

Presi il cellulare e vidi il messaggio che era arrivato.

Da: Leanne.
Dobbiamo parlare.

A: Leanne.
Qual è il problema?

Da: Leanne.
Ti chiamo tra un'oretta, non voglio un no come risposta.

Non mi presi neanche la briga di risponderle.

"Chi era?"

"Leanne."

"Cosa voleva?"

"Parlarmi."

"Dovevi risponderle."

"Preferivo baciarti."

Mi guardò con gli occhi sgranati, poi parlò: "Perché devo rimanere?"

"Perché... non voglio stare sola. Non voglio dirlo a nessuno, ma in questo periodo... non mi sento la Savannah di una volta."

"Ma... Sav..."

"Quando mi chiami così mi piace."

"Lo so Sav. Lo so."

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Parecchi anni prima.

"È sempre come se non fosse successo niente. Capito mamma?"

"Lo so benissimo Sav."

"Mamma... quel soprannome..."

"Lui ti ha baciata. Il problema è capire se hai sentito qualcosa quando lo ha fatto."

"Te l'ho già detto, è una sensazione indescrivibile... mi sono sentita riempita, completa. Non so se intendi."

"Come mi sono sentita io con tuo padre... tanti anni fa..."

"Mamma... ho pensato, perché un giorno di questi non andiamo al cimitero?"

"Perché?"

"Mamma."

"Non so Sav. Non so davvero."

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Al cimitero.

E ora sono di nuovo qui. Da sola.

Mi sedetti su una panchina, che dava di fronte alla tomba di mio padre.

"Mi manchi. E manchi anche alla mamma. Ci manchi tanto..."

Passi.

Sentivo dei passi.