|ho scritto una storia su Zayn Malik,never. Passateci se vi va|
Era da tanto tempo che non mi ritrovavo qui. Ogni volta è come se fosse la prima. La stazione King Cross mi ha sempre dato questa sensazione.
Attraverso il muro e prendo il solito unico treno,ora vuoto. Scelgo la solita cabina e mi siedo,prendendo dallo zaino la mappa in cui avevo segnato i nomi di tutto l'esercito creato una volta,consapevole del fatto che non tutti avrebbero aderito una seconda volta. E rileggendo quei nomi,uno strano sonno mi invade la mente e senza accorgermene,mi addormento.
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Mi sveglio lentamente,mi guardo intorno e confusa inizio a ricordare dove mi trovo. Guardo fuori dal finestrino e noto in lontananza Hogwarts. Ripongo la mappa,pronta a scendere. Rallentiamo e aspetto che la porta si apra. Scendo lentamente e ricordi del primo anno mi invadono la mente,quando Hagrid ci ha accolto con emozione,ancora presente. Arrivo in pochi minuti all'entrata e,insicura,mi avvio. Tutti mi guardano come se fossi un alieno e non avrei mai creduto in tutta la mia vita di potermi sentire così estranea in quella che era la mia "casa".
"Signorina Granger!" Mi volto di scatto e noto la Mcgranit in preda al panico,corrermi incontro. Mi abbraccia in modo clamoroso e si stacca solo dopo qualche secondo.
"Signorina Granger,sa quanto tempo siamo stati a cercarla? Non c'è più traccia nè sua,nè del signor Potter,Malfoy o Weasley. È da quasi due mesi che siete assenti alle lezioni,sa quanto ci siamo preoccupati? Temevamo vi fossse successo qualcosa!"
"Professoressa Mcgranit,dobbiamo parlare." Dico quasi sul punto di piangere. Come le avrei potuto dire della morte di Ron.
Si guarda attorno con aria ansiosa. "Andiamo nel mio ufficio."
Mi accompagna e appena entrate dico tutto di un soffio,per non sentirne più il peso.
Le parlo della morte di Ron,di Voldemort,del cambiamento di Draco e di come io ed Harry siamo in pericolo. Rimane in silenzio.
"Il corpo del signor Ron?"
"Sepolto." Rispondo con aria disinvolta.
Prende un lungo sospiro e per un lungo tempo rimane il silenzio nella stanza. Il silenzio più assordante della mia vita.
"Non è al sicuro qui,signorina Granger. È facilmente rintracciabile. Ritorna a Londra,penserò io all'esercito di Silente e appena avrò un piano te lo comunicherò. Il signor Potter sa che sei qui?"
"No,professoressa. Non mi avrebbe mai lasciata venire qua ma ho voluto correre il rischio."
"Vada,ci terremo aggiornate attraverso gufi." Dice lasciandomi un altro caloroso abbraccio. "Sei una ragazza forte." Mi sussurra. Si stacca e con un sorriso stampato sulle labbra esco dall'ufficio,consapevole della guerra in arrivo.
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Riprendo il treno,soddisfatta del mio lavoro e di non aver ascoltato Harry. Mi risiedo e decido che appena tornata avrei fatto una bella spesa. Prendo un foglio e cerco di fare memoria di ciò che manca a casa. Passano ore,ma sembra di non arrivare mai. Apro la tenda e guardando fuori dal finestrino noto una nebbia talmente fitta da non riuscire a vedere.
Un'aria così...fredda.
Mi si raggela il sangue. Poso tutto nello zaino ed esco dalla cabina in questione di secondi. Troppo tardi. Indietreggio appena capisco che sono ormai in trappola. Il treno si ferma di botta,facendomi cadere. I mangiamorte sono già dentro.
Mi ritrovo circondata,uno si avvicina minacciosamente.
Il resto,buio.