Lacrime

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Sono confusa. Si confusa della situazione "mamma, papà...tutto bene?" La ragazza si mette davanti ai genitori e mi guarda confusa "o mio dio...tesoro" la donna con le lacrime agli occhi mi stringe in un abbraccio "mi sei mancata, scusaci" non sapevo che fare. Niall mi sorrideva ma non capivo chi erano "chi siete?" Mi stacco dall'abbraccio. La donna mi accarezza la guancia e abbraccia il marito piangendo ancora "andiamo in cucina" l'uomo mi fa cenno di seguirli "vai" Niall mi spinge verso di loro ma scuoto la testa. Io senza di lui non mi muovo "vieni anche tu. Ti prego, non mi lasciare" mi guarda indeciso. Gli prendo la mano e lo porto con me dove probabilmente sta la cucina "non ti lascerò mai sola" mi sussurra all'orecchio. Entriamo in cucina e Niall chiude la porta "quindi tu sei Angelica, la mia bambina. Non-non ti ricordi di me? Ci siamo incontrate sul Tower Bridge. Ricordi?" Intanto si siede "voi siete la signora che...che mi ha detto che assomigliavo a suo marito?" La donna sorride e annuisce "si...è vero tu assomigli molto a tuo padre" il mio sguardo cade sull'uomo accanto alla donna, e da lì arriva un ricordo che io probabilmente avevo dimenticato

INIZIO FLASHBACK
Papà mi teneva la mano con una valigia nell'altra e la chitarra in spalla mentre mamma aveva due valigie e mi guardava triste. Ci fermiamo alla stazione vicino ad un muro papà si abbassa, mi abbraccia e mi accarezza la guancia "piccola, noi non possiamo portarti con te" lo guardo interrogativo "perché? Dove andate?" Prima ero sola una bambina di 7 anni non capivo molto "noi non abbiamo soldi per mangiare e tu staresti meglio qui. Facciamo una cosa. Io ti do la mia chitarra, tu impara a suonarla" ha le lacrime negli occhi ma io non so perché sta piangendo "ma poi...mi verrai a prendere?" Abbasso lo sguardo "certo che ti verrò a prendere. Non ti lascerò mai piccola mia" e mi abbraccia. La mamma piange come una fontana e non si staccava da me "mamma non piangere. Io farò la brava e non mi muoverò. Te lo prometto"
FINE FLASHBACK

"Papà" la mia vista diventa sfocata. Ero arrabbiata con loro perché erano passati 11 anni e non mi avevano più cercato "perché-perché non mi avete più cercato?" Una lacrima sfugge dal mio controllo "noi ti abbiamo cercato. Ma non ti abbiamo trovato. Abbiamo chiamato la polizia, fatto mesi di ricerche però non ti hanno trovato" abbassa lo sguardo "ma io ero sempre lì, in quell'angolino dove mi lasciaste 11 anni fa" altre lacrime bagnano la mia guancia e stringo la mano di Niall "mi hanno sempre parlato di te" alzo lo sguardo e la ragazza che prima aveva la faccia confusa adesso la sua espressione è felice "non sai quante volte ho chiesto di te, loro non mi hanno mai nascosto nulla. All'età di 7 anni volevo una sorella e da lì mi raccontarono tutta la verità. Anche se ero piccola capivo. Adesso ho 10 anni e so che persona sei diventata, anche essendo una senza tetto. Ti ho incontrata e non potevo ricevere regalo migliore. Ero arrabbiata con loro per averti fatto questo, ma quando mi hanno detto che l'avevano fatto per un motivo preciso, ho contribuito a cercarti e...è vero non mi conosci ma... Io già ti voglio bene, come una sorella e... Mi sei mancata" una lacrima gli cade sul viso ma lei subito la tolse. Odiavo quando qualcuno piangeva. Mi avvicino a lei e l'abbraccio lasciando la mano di Niall per la prima volta "mi dispiace di non esserci stata in questi anni e anche se non ti conosco anche io ti voglio bene" le mi strinse più forte e io ricambiai "non è colpa tua" l'abbraccio di sciolse "e non è neanche colpa loro" guardo i due signori che abituerò a chiamare papà e mamma "io-io sono un pò confusa e se volete mi potete spiegare un pò come è andata? Cosa avete fatto in questi anni?" Paul guarda Niall che gli sorride stava per andarsene, ma la mia mano si ricongiunge ancora alla sua e i nostri sguardi s'incontrano di nuovo "lui rimane qui" mi riferisco ai miei... Ai miei genitori "come vuoi" i miei genitori. Ho ritrovato i miei genitori. Ero così felice. E avevo anche una sorellina. Volevo saltare dalla gioia ma le domande che si insinuano nella mia testa non me lo permettono di fare. Tutti sono seduti su una sedia mentre per noi ce ne sta solo una. Guardo Niall e gli indico la sedia per sedersi, mentre io rimango accanto a lui. A quanto pare lui non è dalla mia opinione infatti mi sento prendere per i fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe. All'inizio sono imbarazzata e rigida, infatti arrossisco, ma poi mi rilasso e li guardò attendendo la loro risposta "dopo che ti abbiamo lasciata, noi ci siamo separati, Paul è andato a Londra mentre io in Italia, ognuno dalla sua famiglia. Dopo mesi Paul ha trovato il lavoro da manager e io il lavoro come parrucchiera ci sentivamo per telefono e quando lui mi diede la notizia che aveva trovato un lavoro perfetto per poco non tagliavo tutti i capelli ad una signora" ride e io a sua volta "mi è venuto a prendere e siamo andati subito dalla polizia per portarti con noi, erano passati 4 anni ed eravamo sicuri che tu fossi ancora in quell'angolino. Quando arrivammo all'aeroporto non ti trovammo ed è da lì che erano incominciate le ricerche. Ovviamente il tuo viso cambiava e non sapevamo com'era. Piangevo per avevo perso la mia bambina. Mia figlia e tutto perché non avevamo i soldi" la sua voce era rotta così continuò mio padre "dopo mesi di ricerche a trovarti ci trasferimmo qui. Io incominciai il mio lavoro, tua madre si trovò un lavoro sempre come parrucchiera fino a quando non diventai manager dei One Direction. Niall mi racconta che avevano fatto amicizia con una senzatetto e da lì subito pensai a te. Pensandoci non potevi essere tu. Stavi a Milano. Quando Niall mi disse il tuo nome uno spiraglio di luce si è aperto in me. Sono andato in giro per tutta Londra a trovarti ma tu non ti facevi mai viva" una lacrima scende sulla sua guancia "stavo sul Tower Bridge" abbassò lo sguardo "io ci sono andato sul Tower Bridge ma non c'era nessuno" fa una faccia confusa "beh... Forse perché stavo da Niall" lo indico con l'indice "già... Mi ha rubato la figlia senza permesso" mette il broncio e io arrossisco "Hei, non l'ho fatto apposta" Niall alza le mani come una persona innocente e io rido "e menomale. Comunque sono felice che hai incontrato lui sul tuo cammino" il mio viso sta andando in fiamme e sento ridere Niall dietro di me "smettila di ridere" piagnucolo guardandolo "sei troppo carina quando arrossisci" dice continuando a ridere e io vorrei solo sprofondare intanto anche Alice incomincia a ridere "è vero" quei due si stavano prendendo gioco di me e si tenevano la pancia dalle risate quando si sono ripresi, i miei genitori incominciarono a parlare "vuoi dormire qui?" Mia madre stringe la mia mano che si trova sul banco e io ricambio la stretta. Non voglio dormire qua. Ormai sono abituata a dormire a casa di Niall sul pavimento o meglio mi addormento sul pavimento e mi sveglio sul letto. Ma se dovrei cambiare di nuovo no, non ce la faccio, non stasera "io preferirei dormire da Niall" abbasso lo sguardo "non ti preoccupare" mette due dita sotto il mio mento "ti capiamo. Quando te la senti noi siamo sempre disponibili per te" annuisco "grazie" dopo un pò di silenzio "sono le 01:00. Che ne dite di andare a dormire?" Annuiamo tutti. Dopo tutte queste emozioni e scoperte mi sento un pò stanca. Come se avessi corso una maratona. Usciamo dalla cucina e sempre con la mia mano nella mano di Niall raggiungiamo i ragazzi e ce ne andiamo. Salutiamo i miei genitori e la mia sorellina, dopo averle promesso che passeremo un giorno insieme, ci infiliamo nelle macchine e torniamo a casa. Dopo un po' di silenzi Niall incomincia a parlare "sei stanca?" Mi guarda per un secondo per poi ritornare con lo sguardo sulla strada "si" annuisco. Arrivati a casa scendiamo e la prima cosa che faccio è togliere i tacchi. Sto per percorrere il giardino della casa quando vedo una ragazza che fa fatica a tenersi alzata e subito le corro incontro "Angelica ma dove vai?" La voce di Niall mi chiama ma non mi giro, devo aiutare quella ragazza. Intanto i ragazzi mi stanno raggiungendo e mi avvicino a lei "stai bene?" Le sposto i capelli davanti al viso e vedo un occhio nero. Oddio. "Niall aiutami" grido al ragazzo e subito viene in mio soccorso. Portiamo la ragazza dentro casa e la facciamo sdraiare sul divano "ma è Danielle!" Eleonor la scuote un poco e la ragazza tossisce facendo uscire un pò di sangue dalla bocca. Ci sono tutti Niall, io, Eleonor, Louis, Harry e la ragazza nuova di cui non mi sono presentata "vado a preparare l'occorrente" la nuova ragazza si mette subito a disposizione e Eleonor la va ad aiutare mentre io vado in bagno a prendere il disinfettante è un pò di cotone. Perché la gente è così crudele? Questo episodio mi fa riaffiorare brutti ricordi e prima che possa ricordare tutto la voce di Niall mi chiama "Angie tutto bene?" Mi gira verso di lui e fa in modo che io lo guardo negli occhi "S-si" "non ti credo. Quando sarai pronta me ne parlerai" mi accarezza la guancia e mi abbraccia. Lo stringo forte a me per paura che mi lascia, ma so che lui non lo farà mai. Gli sorrido, stavolta è un sorriso sincero, ricambia e scendiamo giù. Appena appoggio tutto sul tavolino di fronte al divano la porta d'ingresso si apre rivelando Liam, Zayn e Perrie. Dove Sophia? "Dove sta Sophia?" Niall mi legge nel pensiero e risponde Perrie "è andata a casa, per fortuna" Liam alza lo sguardo stanco e sbianca appena guarda il divano "Danielle!" Si avvicina a lei e vedendo le sue condizioni le lacrime scendono sul suo viso "Danielle... Amore mio ... Cosa ti hanno fatto?" Si avvicina al suo viso e gli dà un bacio dolce sulle labbra. Ma cosa sta succedendo?
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Buonaseraaaaa. Scusate ancora per il ritardo ma in questo capitolo succedono molte cose interessanti e mi sono impegnata a scriverlo. Mi raccomando commentate. Accetto sia i commenti brutti, belli e anche consigli. E soprattutto votateeeeeee. Okay... Ehm... Ciao ciao buona lettura.
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Ricchezza e povertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora