We're not just friends

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Louis e Harry erano migliori amici dall'età rispettivamente di nove e sette anni. Andavano alle elementari insieme e un pomeriggio, in detenzione per delle stupide palline di carta, avevano cominciato a parlare.
Con il tempo erano diventati migliori amici, facevano di tutto insieme, dalle partite a Fifa , tanto odiate da Harry, alle ore di passeggiate vicino al lago, decisamente odiate da Louis.
Si sostenevano comunque andassero le cose, i litigi c'erano stati ma la maggior parte delle volte, se non tutte, tornavano strisciando l'uno dall'altro:
non erano capaci di starsi lontani per più di qualche ora.
I loro genitori erano abituati a vederli girovagare per casa l'uno dell'altro e per merito loro le famiglie erano diventate ottime amiche. I loro padri si divertivano a chiamarli 'piccioncini' o 'vecchia coppia sposata', loro semplicemente ci ridevano su, non gli sembrava una cosa troppo strana.

Ed era continuata così la loro amicizia per anni, era ancora così forte e profonda. Nessuno l'aveva mai spezzata, anche se qualche ragazza ci aveva provato più volte gelosa delle occhiate che solo loro si riservavano.

La storia la comincio a raccontare da quando Harry era solamente alle medie e Louis era già il più popolare alle superiori, perché tutto iniziò davvero in quel periodo.

Era risaputo da tutti che Louis fosse il ragazzo più popolare alle superiori, e ovviamente il più voluto da ogni ragazza. Era divertente , simpatico, intelligente , dolce e bello, con due occhi azzurri in cui la gente si perdeva:il sogno di ogni adolescente in pratica .
Harry invece era solo in terza media quando Louis era al secondo anno di liceo, il più piccolo non sapeva nulla sull'amore, sui baci, sulle relazioni e tutto ciò che riguardasse quegli argomenti, non gli era mai importato davvero. Certo, aveva sentito qualcosa sulle ragazze e su come diventassero pazze in un certo periodo del mese, e su come fossero belle senza niente addosso , ma questo genere di notizie non l'aveva mai incuriosito particolarmente. Lui in mente aveva solo Louis, e gli bastava per andare avanti ogni giorno.

Harry era un ragazzo abbastanza bello, lo sapevano tutti. Un ragazzo alto, riccio con gli occhi color smeraldo e la pelle chiara e delicata. Un ragazzo simpatico e dolce , dal cuore d'oro, come lo descrivevano alcuni professori, ma anche  un po' introverso con alcune persone se voleva. Non prestava troppa cura al suo fisico o a ciò che indossava , se gli piaceva qualcosa lo indossava e se aveva fame , mangiava.

Louis invece, famoso in tutto l'istituto a soli quattordici anni, sapeva tutto sul quel genere di cose, aveva avuto diverse  esperienze che però non gli avevano provocato quelle fantomatiche farfalle nello stomaco. Al contrario di Harry , era molto attento sull'aspetto esteriore, aveva un fisico curato e faceva sport tre volte a settimana. Curava particolarmente anche l'abbigliamento e non nascondeva che gli piacesse fare shopping.

"Lou?" In quel momento erano stesi sul letto di Harry, la notte di capodanno , Louis aveva appena compiuto quattordici anni, e lui ed harry insieme ad alcuni amici del maggiore, avevano passato la serata al bowling. Harry era rimasto da parte per tutta la sera, ogni tanto chiamato da Louis sorrideva e rispondeva alle domande, ma la maggior parte delle volte lui stava lì, nel suo angolino a guardare il ragazzo che rideva con i suoi amici ed a ascoltare i loro discorsi da "adulti" che lo facevano solo imbarazzare.

Ora lui chiamava il maggiore quasi con un sussurro.
"Louis?"Ripeté ancora
"Dimmi riccio" rispose Louis quando finalmente riuscì a liberarsi dei suoi pensieri che da un paio di giorni lo tormentavano. Ovviamente riguardavano il piccolo ragazzo accanto a lui.

Ma non posso dire di cosa trattavano i suoi pensieri, o rovinerei la storia.

"Dormi con me sta notte? Vero?" Era una cosa normale per loro dormire insieme, ma da quel che aveva sentito harry quella sera al bowling, i ragazzi non dormivano con altri ragazzi, ma con le ragazze, e beh, non si dormiva poi così tanto.
"Certo, non devi neanche chiedermelo, lo sai" rilasciò un sospiro, sollevato dal fatto che Louis non la pensasse come i suoi amici. Sarebbe stata dura dormire da solo in un letto così grande, spesso quando non dormiva con lui si sentiva abbandonato, nonostante avesse la sorella nella stanza accanto e i genitori nella stanza difronte.
Circondato insomma.

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