La scuola li inghiottiva, tutto intorno a loro c'era il caos.
Il suono dell'allarme non era finto, ma, soprattutto, non era un'esercitazione: i colpi di pistola li avevano sentiti tutti, ed ora il panico invadeva le aule del liceo.
Ognuno dei ragazzi cercava un angolo in cui nascondersi, ma non lui, non Liam; il suo cuore sembrava voler uscire dal petto, talmente il terrore era forte, però lui voleva trovare qualcuno e non qualcosa.
Chiuse gli occhi, giocherellando con l'orlo della felpa e concentrandosi per ricostruire gli avvenimenti di quella mattina.
Zayn era arrivato a scuola e lo aveva salutato per poi indirizzarsi verso l'aula di..... Vuoto, non ricordava assolutamente che materia avesse.
Le persone gli correvano intorno, strattonandolo per far sì che si muovesse, ma lui voleva solo trovarlo.
Zay era terrorizzato, non appena quel botto era stato udibile alle sue orecchie, subito di era accucciato sul pavimento del bagno, sicuramente c'erano altri ragazzi lì, ma lui non riusciva a pensare a niente, se non a dove potesse essere Lee. Erano amici da così tanto tempo che solo questo incidente gli fece capire come i suoi sentimenti per lui si fossero evoluti in qualcosa di più che semplice affetto.
Come aveva fatto a non accorgersene prima? Lui lo amava, ed ora la sola cosa che gli stesse a cuore era che lui fosse sano e salvo.
Liam si strinse la testa fra le mani, odiava non ricordare, si sedette a terra contro il muro, stava per impazzire, doveva pensare a qualcosa di bello o non sarebbe arrivato al giorno di dopo.
Chiuse gli occhi e lasciò che i ricordi navigassero per la sua mente.
Era un pomeriggio estivo, ancora quando le giornate imbrunivano prima di sera, infatti, il cielo, stava andando scurendosi piano piano alle loro spalle.
Zee si era messo a correre in un prato e lui l'aveva inseguito, cadendogli poi addosso.
"Sei pesante, togliti." disse il moro ridendo.
Lui si era tolto e gli aveva sfiorato la mano.
Ripensando a quel lieve tocco Liam arrossí, adesso capiva perché tenesse tanto a Zayn. Era così limpido, lui lo amava. Lo amava tanto da anteporre la sua salvezza alla propria.
La sirena suonò e Zee corse fuori, lo cercava tra la folla, ma non era da nessuna parte.
Chiese a tutti se lo avessero visto, ma nessuno gli rispose in maniera soddisfacente, ognuno di loro dava indicazioni contraddittorie, e alla fine si arrese, magari era uscito subito, probabilmente non gli era importato di trovarlo e portarlo fuori.
In fondo perché avrebbe dovuto curarsene? Erano solo amici, lui non era il suo ragazzo, la sera gli avrebbe mandato un messaggio per accertarsi che stesse bene e avvenne messo da parte i suoi sentimenti. Lui non lo ricambiava, pensava Malik.
Intanto Payne spostava le persone alla ricerca di una testolina mora, e quando la vide il suo cuore scoppiò di gioia.
"ZAYN!"
Il ragazzo si voltò piano, guardandolo fisso
"Ti ho cercato ovunque, ero preoccupato." disse Liam.
"Tranquillo sono qui, Leeyum."
"Oh Zaynie, sapevo ne saresti uscito, solo avevo paura. Ehi, nessuno ti conosce come ti conosco io."
Lui sospirò e parlò:
"Nessuno ti ama come ti amo io."
Sorrisero timidamente entrambi, Liam gli baciò il naso.
"Per amarmi devi essere decisamente a prova di fuoco." disse accarezzandolo.
"Il fatto é che nessuno mi salva come mi salvi tu." ammise Zayn.
Si presero per mano avviandosi verso casa.
La verità era semplicemente che i due si salvavano a vicenda, in un modo in cui nessun altro sarebbe riuscito a fare mai.
E se si appartenevano allora il mondo poteva cessare di esistere, quella giornata aveva dimostrato che il loro amore era a prova di fuoco.
Loro non necessitavano d'altro.