Mi siedo sulla valigia,per chiuderla. Dopo tanti tentativi si chiude. Mi alzo soddisfatta e con il dorso della mano mi asciugo la fronte sudata.
Prendo la valigia e scendo le scale. Vedo mia madre sull'orlo delle lacrime.
"Dai mamma, non piangere..." dico scendendo l'ultimo scalino.
"Come non faccio a piangere se la mia bambina se ne va via" dice tirando su con il naso. I suoi occhi blu diventano sempre più lucidi.
"Ti verrò a trovare, se vuoi puoi venire anche tu a vedermi" dico abbracciandola e sfregandole la schiena. I capelli bruni di mia madre mi pizzica la fronte.
"Ti prego resta" mormorra.
"No, vuoi che resti qui a non fare niente come le altre persone della mia età? Non vuoi che mi faccio un avvenire?"
Mia madre si zitti. Finalmente forse a capito.
Guardo l'ora dal telefono e vedo che é tardi.
La abbraccio di nuovo, prendo la valigia e esco di casa.
Mentre cammino per il vialetto mi giro. Sull' uscio della porta c'è mia madre che mi saluta con la mano. Io le mando un bacio.
Mi scende una lacrima sulla guancia. Lei pensa che lei non mi mancherà,ma mi mancherà eccome.
Salgo in macchina e parto. Accendo la radio per mettere i miei pensieri in secondo piano.
Mia madre ha fatto quasi un affare di stato, perché vado fuori di casa per andare a Los Angeles, che é a solo due ore di macchina da casa.