Return and run

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«Guarda chi abbiamo qui. Non ti avevano espulso?» sorride in modo bastardo, sperando, aspettando.
Tu sorridi di rimando, come se nulla fosse, e rispondi.
«Non sei stato abbastanza fortunato.»
Hai imparato a non dare più certi tipi di soddisfazione, agli altri.
Prendi le tue cose, aspetti che il portone si apra ed entri, lasciandoti alle spalle la sua espressione infastidita, i suoi occhi gelidi puntati sulla tua schiena, quasi pronti a trafiggerti, strappandoti via il cuore.

Perché farlo, se è palese che t'appartiene?

Scuoti la testa a quel pensiero ridicolo.
Percorri le scale due scalini alla volta. Ora tre. Ora due.
Quasi corri.

Scappo. Sembra che sto scappando.

Entri nella stanza, vuota, e aspetti.

Tic. Toc. Tic. Toc. Ti-

«Harry..»
I capelli rossi e spettinati, il fiatone e la faccia paonazza.
Sorridi incontrollato, senza più la voglia di scappare a informicolarti le gambe, e t'alzi.

Way Out of My LeagueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora