Sì, lo sento,
e come non riconoscerlo,
è il mondo che cade a pezzi,
è l'anonimo odore della cenere.Gocce di pioggia acida battono la finestra,
incattivite da troppo smog,
in un angolo del letto mi stringo le ginocchia
e con me dorme supino quel che una volta era il diavolo.Attendiamo invano la fine della tempesta,
troppo fiduciosi nelle nuvole,
così mutevoli e insicure,
schiave di un vento dalle molteplici voci.Quale terrore è più grande
di un inferno materiale e muto?
A denti stretti guardiamo fuori,
mano nella mano brancoliamo per la casa di notte.Lo vedo, passare le giornate a rigirarsi nel letto,
come un sogno rattrappito dal tempo,
un pensiero profondo di cui è rimasto l'eco,
un giovane uccello con le ali tarpate dalla noia.Che darei per un raggio di sole,
per l'odore dell'erba bagnata,
per il profumo delle foglie di lauro,
per quello che ricordo del mondo che abitavo.Passeggio tra colonne di cemento,
cimiteri di gusto industriale e minimale,
le mie scarpe si ricoprono di fango
e i miei capelli si colorano di ruggine bruciata.Non so dire come accadde,
bastò una notte perché tutto cambiasse:
era solo questione di tempo,
stava arrivando, era alle porte, trasportato dalla folla.Quanti saranno rimasti?
Li vedo camminare assenti, senza meta,
con gli occhi e la testa vuota,
tutti uguali, che non ricordano il loro nome.No, non diventeremo così,
questo mondo li ha paralizzati,
ma noi lo sapevamo, l'aspettavamo:
era già sotto i nostri occhi stanchi.Nell'angolo tra il letto e le mura,
come un malato di febbre o pazzo,
ad ogni tuono mi stringe la mano,
come un bambino che piange "ho sbagliato".Amico, non temere, è solo la fine,
ricominciamo adesso, ora che tutto crolla,
come abbiamo sempre fatto,
è nostro destino risollevare il mondo.Se loro seguiranno la corrente noi andremo a monte,
se loro cercheranno ciò che è perso, noi troveremo il nuovo,
se loro chiederanno il passato, noi chiameremo il futuro,
se loro moriranno, noi sopravviveremo.Non lasciamo che siano padroni del nostro destino,
è la strada del cuore che dobbiamo seguire,
è il fuoco che è in noi a scaldarci in questo gelo epocale,
noi siamo figli di una generazione che deve ancora nascere.
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Nothing but Ink
Poetry"Solo inchiostro" È quello di cui uno scrittore ha bisogno, per realizzarsi, per essere, per creare, e in un era dove non v'è spazio per la poesia, l'inchiostro diventa la droga più pregiata. Non importa che la poesia non venda, non è il denaro il...