1| Back when I was a child;

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Back when I was a child, before life

removed all the innocence

My father would lift me high

and dance with my mother and me and then

Spin me around 'til I fell asleep

Then up the stairs he would carry me

And I knew for sure I was loved.

Dance with my father. LutherVandross

I pochi mobili sparsi della cucina sparirono per un attimo, quando due mani ruvide e callose si posarono sugli occhi del bambino.

Gale cancellò un po' della serietà sul suo volto e smise di giocare con i suoi sassolini.

"Sei papà!" esclamò con un sorriso, appoggiando le dita su quelle del signor Hawthorne. L'odore intenso dell'uomo – un miscuglio di legna, sudore e carbone – gli solleticava le narici e finì per farlo starnutire.

"'Sera, mascalzone!" lo apostrofò Joel, appoggiando il mento sui suoi capelli. "Indovina che ho portato a te e a tua madre?"

"Un cervo grossissimo?" azzardò il piccolo, voltandosi verso la madre. Hazelle indirizzò un'occhiata sospettosa al marito, un lieve sorriso a mitigare il dubbio nel suo sguardo.

L'uomo lasciò andare il bambino e cinse la vita della moglie, prima di baciarla.

"Nah, è qualcosa di più divertente" rivelò poi.

Frugò nella tracolla che aveva appoggiato sul tavolo e Gale si arrampicò su una sedia per poterci sbirciare dentro.

"Spero per te che sia qualcosa che si mangia" intervenne Hazelle, dandogli un colpetto scherzoso sulla testa.

"Siete proprio due noiosoni..." li prese in giro Joel, tirando fuori dalla borsa un'insolita scatolina di legno. Aveva un'antenna e alcune manopole sulla parte frontale, ricoperte da un generoso strato di polvere e sporcizia.

"È una radio?" chiese Hazelle, sorpresa e contrariata al tempo stesso. "Con la fatica che facciamo a mettere qualcosa in tavola la sera ci hai comprato una radio?"

Gale sollevò a fatica l'oggetto e se lo rigirò fra le mani, un sorriso luminoso dipinto in viso.

"Dove l'hai presa?" domandò, tirando su e giù l'antenna.

Joel gli fece l'occhiolino.

"Sulla luna; ho corso come un dannato fino allo spazio per procurarne una a te e alla mamma" scherzò, dando una pacca compiaciuta all'aggeggio.

Gale gli rivolse un'occhiata divertita.

"Ma guarda che io corro veloce come te!" ribatté, gonfiando il petto.

"Ah, sì? E sapresti correre fino alla luna?"

"Fino alla luna e pure indietro!" confermò il piccolo, continuando a giocherellare con le manopole del nuovo regalo.

Hazelle sospirò.

"Joel, non ci serve una radio" cercò di far ragionare il marito.

"A tutti serve una radio" replicò l'uomo, prendendo in braccio Gale. "E poi, guarda, funziona a batterie! Così possiamo usarla quando ci pare, anche se manca la corrente" aggiunse, picchiettando con un dito sul legno dell'aggeggio.

"E chi ce li ha i soldi per le batterie?" lo interrogò spazientita Hazelle.

"E dai, Haze, non vuoi nemmeno sentire come funziona?" replicò Joel, sfregandosi i capelli. "La prima batteria la offre la casa, me l'hanno regalata direttamente in bottega."

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