L'ho fatto.
Non so descrivere a parole l'amore, non lo so fare perché io non ci sono mai arrivata ad avere le farfalle nello stomaco, mi sono sempre fermata all'amicizia, nulla di più.
Sembra davvero strano sapere che qualcuno per te ci sarà sempre, nonostante tutto, non c'ho mai creduto nell'amore, solo delusioni ,o forse no, o forse sì.
Non riesco a dare delle risposte a tutte le domande che mi affollano la mente,non riesco a giustificare il mio comportamento e quello di Bryan, non riesco a non pensarci, non riesco a rimanere indifferente.«Sei un incanto oggi» mi sussurra Bryan all'orecchio mentre stringe ancora la presa.
Sento le guancie andare a fuoco, non so se è normale, ma penso di sì, mi sento un peperone ora.
«Sei ancora più bella quando arrossisci sai» continua lui.
Oh cazzo, che figura di merda.
Guance dai, ritornate bianche cadaveriche come al solito, su!«Non farci caso» balbetto io sfiorando le mie guancie,come per difenderle.
Nel frattempo gli altri sono un po' più avanti di noi, siamo rimasti indietro per distaccarci un po' da loro e restare più in intimità.
Ci guardiamo ancora negli occhi , proprio come abbiamo fatto la prima volta che ci siamo visti.
È di una bellezza incredibile; il suo volto è completamente ricoperto di raggi del sole i quali ormai ci perseguitano: ovunque siamo noi, ci sono loro.È bellissimo sentire il suo volto così vicino al mio, sentire il suo respiro sulla mia pelle, sentire i nostri nasi che si scontrano e le fronti appiccicate.
Non si trattiene e lo stesso faccio io, si sporge verso di me e le nostre labbra si dischiudono e d'improvviso sento una cosa viscida entrare nella mia bocca, non so cosa fare, ma mi faccio trasportare da lui e così le nostre lingue si intrecciano, intente in una danza focosa.
Non so descrivere me in quel momento, mi sento all'apice dell'emozione se così si può definire, io lo amo quel ragazzo, ma sono convinta che l'amore non è corrisposto, perché è il tipico che ti bacia per poi portarti a letto ed io non ci sto a questo gioco.
Anche se sono consapevole di ciò non riesco a respingerlo, siamo ancora appiccicati, io con le mani allacciate dietro il suo collo e lui con le mani sui miei fianchi.
Stiamo andando troppo veloce secondo me, ci siamo conosciuti appena due giorni fa e già è scoccata la scintilla?
Si stacca da me e decidiamo di ritornare dagli altri poiché si sono allontanati di molto.
«Oh oh, bentornati, vi si sono incollati i piedi a terra?» dice Andrew spiritoso appena ci affianchiamo a loro.
«O forse la bocca?» continua ancora mentre Bryan lo fulmina con lo sguardo.
Geloso?«Credo più la seconda» sputa la mia amica dinnanzi, non resisto e le mollo un calcio nel sedere.
«Ahia!» esclama lei massaggiandosi il fondoschiena.
«Si è fatto tardi, sono le 8,30pm e forse è ora di ritornare poiché devo anche ripassare fisica per il compito di domani» affermo io mentre saluto ognuno di loro con loro con un bacio sulla guancia, si anche Bryan.«Aspetta Michelle ti riaccompagno io» mi dice Cam.
Annuisco e insieme ci avviamo verso casa.
Il tragitto è stato piuttosto silenzioso e quel silenzio è stato davvero una tortura.Busso al campanello e mi ritrovo papà in pigiama davanti con una barretta di cioccolata davanti.
«Cam?» esclama lui con tono sospeso e con la bocca sporca di cioccolato.
«Si,sono io» dice con tono smorzato il ragazzo di fianco a me puntando il suo sguardo a terra.
«Le posso parlare Signor Benson?» continua ancora.
«Certo» entrambi si dirigono in cucina mentre io salgo sopra nella mia camera.Parlare?Non mi doveva solo accompagnare?Che strana questa gente.
Non ho la minima idea di quello che si possano dire, ma un po' mi spaventa.
Sento bussare alla mia porta, essendoci vicino la apro e mi trovo Cam davanti.
«Ho una bella notizia per te» mi dice con entusiasmo.
«Cioè?» continuo io.
«Sono ritornato»
«Ehm?Ritornato?In che senso?» gli chiedo in po' attonita.«La vedi questa stanza?» mi dice indicandomi la stanza di fianco alla mia e aprendo la porta, cioè quella vuota.
«Certo che la vedo, per fortuna Dio mi ha donato gli occhi! » esclamo io.
«Ecco, allora la dipingeremo tutta di verde, però quella parete la faremo di un verde più scuro e ci posizioneremo un letto grande e comodo, un armadio altrettanto grande e ai muri fisseremo delle mensole con sopra tutti i miei trofei e ovviamente anche una scrivania» sembra una trottola, non capisco in quel momento cosa stesse succedendo.
«Stai dicendo che ritorni a vivere con noi?» gli chiedo io avanzando verso di lui.
«Si, Michelle, ritorno»Non parlo, mi fiondo solo nelle sue braccia e affondo la testa nel suo petto. Quanto mi è mancato, lui e la sua ossessione per i trofei e per le Maldive.
«Bentornato fratellone» esclamo io ancora tra le sue braccia.
Mi lascia un bacio umido tra i capelli dopodiché si stacca.«Devo andare a prendere le valigie a casa di mia zia. Mezz'ora e torno» mi informa lui.
Rientro nella mia camera e mi sdraio sul letto; oggi è stata davvero una bella giornata anche se ho le idee confuse.
//spazio autrice.
Eccomi tornata.
Scusate tanto l'attesa, ma ieri ero troppo stanca per aggiornare, allora ho aggiornato oggi.
Che ne dite? Nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo personaggio, inoltre ho deciso anche di mettere alcune foto ai capitoli quindi devo fare qualche ricerca per rispecchiare quello scritto.
Anyway spero che vi piaccia, un bacio, a martedì.
-m.❤
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Bésame ahora.
Romance«Sei il mio domani» afferma mentre mi cinge i fianchi con le sue mani. Sento il suo fiato sul collo, un brivido che corre lungo la mia schiena, come la prima folata di vento agli inizi di settembre, come quando ti raccontavano del mostro della stan...