Charapter seven;

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- Harry, merda, non ci sono! - bisbigliai a bassa voce incredula. Mi ero distratta dal mio compito e dal vero motivo. Ed era una cosa che bruciava dentro.

Mi staccai immediatamente da lui, guardandomi intorno. Non erano da nessuna parte.

Lui sembrava scosso e confuso. Ci dirigemmo al tavolo e presi la borsetta. Avevo sbagliato a lasciarla così incostudita. - Dove possono essere andati? - imprecò lui. Lo guardai con uno sguardo di fuoco, dopotutto era lui che mi aveva fatto distrarre.

- NON LO SO! - sussurrai isterica, attirando l'attenzione di una donna vicina. Mi scusai con gli occhi. Nel fondo della sala c'era una porta, avvolta da una tenda rossa che si muoveva leggiadra. Di vento non c'era l'ombra, dunque qualcuno ci doveva esser passato per forza. - Seguimi.

Avanzammo con passo felpato verso quella porta. Harry fu bloccato da un ragazzo sulla quindicina d'anni, coreano ed abbastanza in carne. - Dovete andare a fare sesso? Forse la stanza è occupata - ridacchiò quello. Harry, incazzato com'era, lo tirò in disparte verso il muro.

- Senti ragazzino, se devo scopare con lei non sono affari tuoi, chiaro? - gli disse minaccioso. Non avevo mai visto Harry così. Aveva costantemente la fronte corrugata, ed un'espressione seria sul volto. Lo presi per un braccio e lo allontanai dal ragazzo.

Quello parve spaventato a morte. Entrammo quindi indisturbati attraverso quella porta. Controllammo che non ci fosse nessuno, e così era. Osservai Harry prendere dalla sua giarrettiera la pistola e il ricevitore woaki toki. - Dobbiamo dividerci.

- Cosa? - domandai incredula. - Non abbiamo esperienza!

- Se non fossimo in gamba non ci avrebbero mandato qui - replicò in tono duro lui.

- Oh, veramente hai proposto tu la cosa.

- Beh, invece tu mi hai distratto dal nostro compito.

- Io?! Seriamente, cos'ho di speciale da farti dimenticare del mondo intero?

Harry diede un calcio alla parete, imprecando. - Non lo Jennifer, non lo so, cazzo!

- E' questo che ti fa rabbia, non è vero? Sono riuscita a farti dimenticare della missione! Io, una povera plebea non alla tua altezza! - replicai con una rabbia cocente nel petto. Harry si avvicinò, bloccandomi con le sue possenti braccia. Mi divincolai, - Lasciami! - dissi, e poi fu tutto irreale. Sentii le sue labbra premute con forza sulle mie. Inizialmente fu come se avesse trovato un muro di cemento, per la mia rigidità, poi il bacio assunse un aspetto più soffice e leggero. Ci staccammo immediatamente. Non sapevamo realmente cosa fosse successo.

- Dobbiamo restare uniti, okay? - disse, con la presa forte sui miei gomiti. Mi guardò dritto negli occhi, mentre un ricciolo gli cadde davanti ad essi. Avevo le mani posate sul suo petto, che respirava a fondo. - Ma il modo migliore per trovarli è dividerci.

Io ero così sconvolta, che non realizzai quanto fosse accaduto. Lo avevo baciato. Anzi, lui aveva baciato me. Ma perché? Ah, già... doveva calmarmi in qualche modo.

Non sapevo che emozioni provare, perché tutto era dannatamente confuso. Decisi di dimenticare al momento quello che era successo, per concentrarmi sulla missione.

- Io vado a sinistra, tu prosegui dritto - sussurrai, allontanandomi lentamente. Guardai l'orario, notando che un'ora e mezza era volata via come il vento.

Accesi il ricevitore woaki toki, ed il ragazzo fece lo stesso. Vederlo con quella presa salda sulla pistola mi fece rabbrividire leggermente. Lo guardai un'ultima volta, prima di vederlo scomparire in una svolta del corridoio.

Andai dritto, leggermente tramolante, tenendo saldamente la borsa ed il contenuto in essa.

Scorsi una coppietta in fondo, ed il panico prese il sopravvento. Volsi lo sguardo verso terra, cercando di mascherare il momento teso.

Passarono di lì anche altre due persone, e alla fine del corridoio non sapevo se svoltare a destra o a sinistra.

- Harry - bisbigliai - che posto è questo?

La risposta arrivò poco dopo. - Sembra portare alle camere da letto. O almeno, dove sono io.

- Hai incontrato qualcuno? - chiesi spaventata.

- No, solo alcuni gemiti. Tira ad indovinare.

Chiusi gli occhi, reprimendo un botta e risposta. - Oh cielo!

Davanti a me passarono gli Handerson. - Jen, Jen! - Harry sembrò preoccupato. - Rispondi, cazzo!

Li osservai. Stavano parlando di qualcosa. - Sapevo che non ci avrebbe preso sul serio - disse il fratello di Kurt.

- Abbiamo ancora altri da contattare.

- Levati quella faccia sconvolta - rispose l'altro - lo abbiamo sistemato ben benino.

- Ormai siamo dentro. Dobbiamo andare al più presto a Roma, forse Il Lupo ci può aiutare.

- Jennifer se non mi rispondi mi licenzio.

- Ritorniamo da Ruth e Karen, si staranno insospettendo.

Detto questo, volsi il capo verso terra, mentre mi passavano di fronte. Non dovevano vedermi.

- Harry - sussurrai incredula. - Finalmente, mi hai fatto preoccupare stronza.

- Harry - ribattei con insistenza, nascondendomi dietro ad una parete. - Ho delle novità, li ho visti.

- Resta dove sei! Ti raggiungo.

- Hanno ammazzato Cuaron.

- Jennifer, merda, ti hanno visto? Oh santo cielo!

- No.

- Raggiungimi dove ci siamo separati, al più presto.

Ma non potevo lasciarmeli sfuggire. Pensai ad Harry, e mormorai scusa mentalmente.

Impugnai saldamente la pistola, cercando di non far tremare la mia mano. Ringraziai la mia mente per avermi fatto mettere le ballerine, le quali non emettevano alcun suono.

Ad un certo punto si fermarono. Le donne gli vennero incontro. Poi lui si voltò. Fu tutto così veloce...

Poi sentii urlare il mio nome, prima di vedere tutto nero.

Salve! Sto scrivendo altre trame e presto spero di pubblicarle!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 27, 2015 ⏰

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Nasty - Il pericolo incombeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora