40•Mi devi un bacio.

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La settimana passa in fretta con una strana malinconia.
Questa sera devo incontrare Cameron dopo mesi di persona, e domani lui dovrà correre.
Faccio avanti e indietro per la stanza, sono molto agitata.
Ho una paura tremenda, mi sembra di dover partecipare ad un appuntamento al buio.
"Queen allora hai finito?" si affaccia dalla porta Kat.
"Si quasi, mancano solo i tacchi" metto il cappottino.
"Possiamo andare" annuisco.

Arriviamo ad uno strip club ancora più rumoroso di quello che frequentavamo prima.
Dei brividi mi percorrono nonostante sia stata tanto tempo a Los Angeles con dei miei coetanei, quelli non sono come questi che sto per incontrare e rivedere.
"Cameron e Dylan sono al piano di sopra, e non sanno del nostro arrivo" mi avvisa Jo.
Le persone che ci passano vicino mi fissano, sorridono o addirittura mi indicano, ultimamente i miei servizi sono stati molto pubblicizzati.
Quando entriamo vengo accolta da un signore.
"Signorina Bennet è un onore averla qui, si accomodi posso offrirle qualcosa?" mi chiede cordiale.
Arrossisco.
"Per ora no grazie"
"Feet è il proprietario di questo posto, probabilmente qualcuno ti ha vista e lo ha avvisato" sussurra Katline appena ci allontaniamo.
"Non sono mica una dea, sono solo una ragazza" sbuffo.
"Una ragazza conosciuta in metà pianeta"
"Non esageriamo ora" borbotto.
"Allora dove andiamo?" le guardo.
"All'ultimo piano c'è un privè con la pista da ballo, tutti quelli della corsa sono lì" chiama l'ascensore Jo.
Annuisco e mango un grosso respiro, sono pronta.

Le porte dell'ascensore si aprono su un enorme terrazzo arredato interamente di granito e marmo nero.
La pista da ballo è piena, con una palla enorme sopra che gira e proietta tante luci.
Ci guardiamo intorno, Kat mi dà una forte gomitata e indica un punto della pista.
Seguo il suo segnale e quando i miei occhi si fermano nel punto indicato, il respiro mi si taglia e lo stomaco mi arriva in gola.
Quello che dovrebbe essere Cameron balla con una troia e la bacia come se non ci fosse un domani.
Apro appena le labbra e mando un respiro, li fisso e il mondo mi cade addosso.
Riconosco anche Dylan che quando si volta verso la nostra direzione resta a bocca aperta, e avvisa il suo amico bastardo.
Cameron guarda indifferentemente verso di noi, ma cambia espressione nel momento in cui mi riconosce.
Le luci diventano più accese, ha un piercing sul labbro e dei tatuaggi gli salgono su un braccio, i capelli sono sempre corti ma con un taglio diverso.
Mi riscuoto alla svelta e con fare da gatta vado verso il tavolo da bar, sono più che sicura che i suoi occhi sono su di me.
"Queen tutto bene?" arrivano le mie amiche.
"Ragazze lasciatemi, stasera devo aggiustare alcune cose, da sola però" ringhio.
Senza farselo dire due volte si allontanano. Al mio fianco sento una presenza così alzo il capo e incrocio le braccia.
"Non ti aspettavo" sussurra scrutandomi.
"Scusa parli con me?" faccio una smorfia.
"Tu vedi qualcun altro?" chiede retorico.
"Si, quella troietta con cui ti stavi baciando" muovo i miei capelli.
"Mi sei mancata" ha un tono di voce molto più pesante di due anni fa, al computer non è facile notare i cambiamenti.
"Continua a dire stronzate" sputo acida.
"Non ricordavo sapessi dire le parolacce" corruga la fronte.
Ha un orecchino all'orecchio.
"Non ricordavo avessi l'aspetto di un carcerato" socchiudo gli occhi.
Il barista si avvicina mi fa l'occhiolino e ordino una vodka lemon.
"Queen è da molto che non ci vediamo di persona, io pensavo che ormai fossimo solo amici più o meno" si gratta il collo e i muscoli delle braccia risaltano.
"Avresti dovuto parlarne con me"
"Stai parlando come una fidanzata pallosa e noiosa" sbuffa.
"No, sto parlando come una ragazza che si vede cornuta ed esclusa dalla vita del suo ragazzo" mi alzo dalla sedia ed esco sulla balconata arieggiata, ragiona così tanto in maniera scontata che mi viene voglia di ucciderlo di botte o baciarlo, fino a soffocarlo.
In entrambi i casi lui muore, buoni come propositi.
Ora non esageriamo.
Hai ragione.
Dopo poco anche lui mi raggiunge e si morde il labbro.
"Avrei dovuto dirti tutto, ma questa vita mi piace troppo e tu mi avresti impedito di viverla" poggia una mano sulla mia spalla, è fredda e la pelle d'oca mi sale.
Si avvicina lentamente al mio orecchio.
"Però ti causo ancora i brividi" sussurra.
Tremo leggermente ma non mi scompongo, o almeno per ora.
"Me lo fai almeno un sorriso?" dice ancora.
Guardo diritta davanti a me senza dargli attenzione.
Allora mi prende il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.
"Non ho mai smesso di pensarti giuro" siamo così vicini che posso sentire un forte odore di fumo.
Nonostante abbia provato una volta a fumare, l'odore mi dá molto fastidio ma con lui è diverso, con lui mi piace, diventa l'odore più buono che io abbia mai sentito...
"Cameron tornatene dalla tua ragazza" sospiro.
"Sei tu la mia ragazza" ghigna divertito.
"Non mi provocare" dico irritata.
Ridacchia.
"Queen stai per cedere ti conosco"
"Sai cosa faccio? Vado da qualche ragazzo non traditore" stringo i denti.
Faccio per tornare dentro, ma mi blocca il polso e mi spinge verso di se.
Finisco di faccia sul suo petto e lo sento scuotersi per una risata.
"Smettila" cerco di liberarmi.
"Se ti devo lasciare in pace devi baciarmi" sorride.
"Non bacio quelli come te" tiro il mio polso verso di me.
"e come sono quelli come me?" ride ancora.
"Un villano dall'aspetto di un carcerato" metto il broncio.
"Mi devi ancora un bacio" mi fissa.
"Neanche per sogno" gli faccio la linguaccia.
"Perché?" trattiene un'altra risata.
"Hai un piercing e hai appena finito di baciare un'altra"
"Quindi se mi togliessi il piercing e mi lavassi per bene le labbra, me lo daresti un bacio?" dice con fare strafottente.
"Non credo comunque" borbotto.
"Facciamo così, se domani vinco tu mi dai un bacio" si indica.
"E dove sta scritto che io debba darti un bacio?"
"Nel nostro destino" mi fissa intensamente.
Sbuffo.
"Ok ma solo se vinci" gli punto un dito sul petto.
"Ti prendo in parola, sei diventata il mio traguardo adesso" fa l'occhiolino.
"Però togliti quel coso e lavati i denti" trattengo una risata.
"Come vuole principessa" fa un finto inchino.
"E poi tutti quei tatuaggi" continuo a lamentarmi.
Non mi ascolta, mi stringe a se.
"Ti avevo promesso di non lasciarti e di avere una vita migliore ed è ciò che farò, riscuoteremo i soldi e poi partirò per Washington"

#Spazio autrice
Cameron dopo tempo è diventato davvero un bad boy🙈🙈è proprio qui che inizia l'avventura;-)
Siamo a 18k!!!❤️❤️❤️❤️🎉🎉Siete Fantastici!🎉❤️
Grazie😊😊😊❤️❤️❤️❤️
Pubblicità,è da un po' che non la faccio:
Alexis Black di Anna-directioner88

La tua canzone di kissenlove

With you...♥️ di alypetrovic

Grazie ancora per i mi piace che aumentano sempre❤️❤️❤️
Alla prossima,Princessofpink26

La chiamavano principessa. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora