La stessa nonna che abbandonò mia madre perché era scappata dall'ira di mio nonno, la stessa nonna che abbandonò me quando mia mamma nonché sua figlia se ne andò, la stessa nonna che non si degnò di venire al funerale di sua figlia.
-Cosa ci fai, tu, qui?- Mi chiedo come la gente abbia il coraggio di farsi vedere, io mi vergognerei se fossi in lei. Sorrise mostrando la dentiera bianca.
Un vestito rosso con delle paillette avvolgeva il suo corpo da trentenne, impeccabile come me la ricordavo.
-Anche io sono felice di vederti, Hope.- Si avvicinò con l'intenzione di abbracciarmi, ma mi scansai appena sentii la voce di Harry all'entrata, giusto in tempo.
- Sono in cucina Harry.- Gridai spalancando la porta della cucina.Poco dopo un braccio mi circondò le spalle, alzai la testa ritrovando Harry con il fiatone, sicuramente avrà corso dato che casa sua non è lontanissima dalla mia, sussurrai un grazie e gli lasciai un bacio nella mano appoggiata nella mia spalla sinistra, sorrise in risposta prima di tornare serio guardando Virginia.
-Piacere Harry, Harry Styles.- Si presentò allungando una mano che mia nonna strinse.
-Virginia, la nonna di Hope.- Harry alzò un sopracciglio.
-E potrei sapere cosa ci fa qui?- Chiese in modo gentile. Andai verso i fornelli, trovando un uovo mezzo bruciacchiato immerso nell'olio, scossi la testa, chi avrebbe pulito dopo? Sicuramente io.
-Sono venuta a trovare la mia nipotina preferita, e se non ti dispiace, vorrei restare con lei, da sola, è da molto che non ci vediamo.- Rabbrividì a quelle parole, non sarei rimasta insieme a lei neanche sotto tortura.
-Mi dispiace eccome.- Rispose sfacciato, sorrisi leggermente guardandolo appoggiata al bancone, non so veramente cosa dire o fare, non so perché sia qui proprio adesso che non sono psicologicamente pronta per uno scontro.
-Sa, mi sembra che lei non fosse qua quando sua figlia è mancata, o quando "la vostra nipotina preferita" stava male.- Continuò facendo le virgolette con le mani. Ecco qua, Harreh all'attacco. Non ho alcuna voglia di sentire questa conversazione, mi farò raccontare dopo da Harry.
-Emm...Io vado a farmi la doccia.- Dissi a disagio sorpassando Virginia e Harry.Andai al piano di sopra, aprii la porta della mia camera e mi buttai a peso morto nel letto. Il mio telefono vibrò nella tasca, lo presi e aprii il messaggio.
Harry🌈: Tutto apposto?
Sorrisi leggendolo, amo immensamente questo ragazzo.
Io: Si, scusa se ti ho lasciato da solo con la vipera, ma non ho voglia di ascoltarla.
La risposta arrivò subito dopo.
Harry🌈: Tranquilla, avevo capito 💖.
Appoggiai il telefono nella scrivania in legno, presi l'asciugamano e la roba di ricambio per poi andare in bagno.
Mi feci una doccia fredda, non potevo permettermi, essendo da sola, di consumare acqua calda, la usavo solo ed eventualmente per lavare i piatti.
Mio fratello, Michael, era partito ieri in Scozia a trovare un suo amico, di solito è lui che paga tutto avendo un lavoro ben pagato. Era riuscito a finire gli studi prima che papà morisse, quindi aveva un diploma e un bel lavoro per mandare avanti me e la casa.
• • •
"Quindi a Natale siamo in Irlanda?" Ero al telefono con Harry, stavamo programmando un viaggio per l'Irlanda, era ormai un anno che mi tenevo i soldi da parte.
"Si" Risposi eccitata. Mia nonna se n'era andata stamattina presto dicendo che aveva preso tutto quello che le serviva e che non vedeva l'ora di ritornare.
"Louis fa una festa oggi, vieni? Ti pregooo." Prolungò l'ultima parola facendomi ridere.Louis era il suo ragazzo da ormai quattro anni e faceva ogni sabato una mega festa, ci ero già andata un paio di volte e ogni volta ritornavo a casa ubriaca fradicia e facevo cazzate.
"Non mi sembra una buona idea e poi non mi sent-" Venni interrotta.
"Niente storie, tu vieni, alle otto sono sotto casa tua, fatti trovare pronta." E dopo questo riattaccò. Alzai gli occhi al cielo e buttai il telefono sopra il letto. L'ultima volta che ero andata ad una festa è stato con Luke, prima che, uhm, se ne andasse.Erano le sei e mezza e dovevo iniziare a prepararmi, aprii l'armadio e guardai tra i pochi vestiti che avevo. Scelsi un vestitino nero che arrivava un po' più su del ginocchio.
Mi ricordo del giorno che lo comprai come se fosse ieri.
Flashback: "-Guarda Luke questo è troppo carino!- dissi eccitata indicando un vestito nero, Luke si girò verso di me prima di guardare il vestito che stavo indicando. -Secondo me saresti stupenda con quello addosso.- Mordicchiò l'anello che aveva al labbro prima di mettermi una mano nella vita e farmi girare verso di lui appoggiando le labbra sulle mie, sorrisi nel bacio -Saresti stupenda con ogni cosa.- Sussurrò facendomi arrossire."Respirai profondamente cercando di calmarmi, il cuore batteva fortissimo e le mie labbra sentivano la nostalgia delle sue e del suo sapore, chiusi gli occhi prima di sedermi nel letto, mi coprii la faccia con le mani tirandomi leggermente i capelli.
Mi rialzai poco dopo, tolsi il vestito dall'armadio e lo appoggiai nella sedia insieme all'intimo e le calze velate, c'era troppo freddo per uscire senza.
Alle sette e un quarto uscii dal bagno avvolta dal mio accappatoio blu e un asciugamano nei capelli, mi vestii lentamente e dopo che indossai il vestito mi guardai allo specchio. La parte di sopra mi avvolgeva perfettamente il petto mentre dalla vita in giù scendeva morbido, girai su me stessa facendo alzare leggermente la gonna.
L'immagine di Luke apparve nello specchio, era al mio fianco e si mordeva il piercing mentre mi osservava, sorrisi guardandolo non era cambiato, gli occhi azzurri erano quasi trasparenti, le sue grandi mani si muovevano lungo il mio corpo, ma non sentivo niente, nessun contatto, niente di niente, iniziai a tremare, pressò le labbra nel mio collo, succhiò forte, quando mi girai per assecondarlo non c'era più, era sparito.
Inizia a cercarlo disperatamente, le lacrime ormai scendevano da quando era "apparso" nello specchio, aprii la finestra e guardai nel giardino in cerca di un rumore, un movimento o almeno di vedere qualcuno in lontananza, ma niente. Iniziai a spaventarmi, stavo diventando pazza, questa era l'unica soluzione, lui non c'era, non era mai entrato in questa stanza, è stato tutto frutto della mia immaginazione,non sarebbe più tornato, dovevo mettermelo in testa.
Andai in bagno e mi lavai la faccia con l'acqua fredda, appoggiai le mani al lavandino e respirai lentamente, aprii velocemente lo sportello al lato destro dello specchio e con le mani tremanti presi il tubetto arancione, misi due pastiglie nella mano prima di buttarmele in bocca e ingoiarle velocemente.
Inizia a truccarmi lentamente, mettendo un po' di blush rosa negli zigomi e mascara nelle ciglia poi tolsi l'asciugamano dai capelli ormai già umidi e gli asciugai. Tra un quarto d'ora Harry sarebbe arrivato, ero in ansia, scesi giù in salotto prendendo una borsa nera a tracolla dall'attaccapanni, inizia a girare per casa cercando qualcosa di utile da mettere dentro a parte il cellulare, presi il portafogli dal tavolo con solo 20 pounds dentro, potrebbero sempre servire, fazzoletti e caramelle alla menta.
Alle otto puntuali Harry mi inviò un messaggio dicendomi di uscire fuori. Chiusi la porta a chiave e lo raggiunsi in macchina.
- Buonasera splendore.- Mi lasciò un bacio nella guancia, avevo messo una giacca in pelle sopra il vestito.
-Non posso dire il contrario di te.- Sorrisi guardandolo, aveva una camicia rosa con i pois bianchi, degli skynni neri e gli stivaletti con i brillantini dorati, che personalmente adoravo. Mi ringraziò prima di schiacciare l'acceleratore e partire.
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Bianco Pallido
Fanfiction••A scuola si parlava solo di quello, per un lungo periodo di tempo l'unica parola che gli studenti si scambiavano era "É morta" solo quello, e tutti capivano, capivano di chi si parlava, e non ne erano sorpresi, era già successo, era già morta.