Io e Chuck raggiungemmo ben presto i tavoli esterni alla Cucina. Mi fermai con il ragazzino ancora per mano e mi guardai attorno alla ricerca di Zart e Glader.
Tutti gli sguardi erano fissi su di me e solo dopo averli notati mi ricordai di avere indosso solo un asciugamano e dei pantaloncini corti. Arrossii all'instante, cercando di ignorare i fischi e i vari apprezzamenti provenienti dalla folla.
"Hai un coltello, Chuck?" chiesi rivolgendomi al bambino che ora si stava riparando dietro di me. "Newt ha ancora il mio." spiegai al bambino, vedendolo annuire e cercare un qualcosa nelle sue tasche. Quando mi porse timido un coltellino svizzero, lo accettai ringraziandolo.
"È il massimo che mi permettono di portare in giro." si scusò, osservando quanto piccolo sembrasse quella lama nelle mie mani.Lo rassicurai, dicendogli che sarebbe bastato quello a spaventarli un po', ma quando feci per chiedergli di rimanersene là mentre io cercavo i due ragazzi più grandi, una voce mi colse di sorpresa, facendomi sussultare
"Cosa cacchio stai facendo, Elena? Sei impazzita ad andare in giro così?" mi rimproverò Newt, lanciando occhiate di fuoco a tutti e cercando di ripararmi col suo corpo.
Per quanto il ragazzo stesse cercando di rimanere calmo, aveva gli occhi fuori dalle orbite ed era completamente rosso in viso.
"Zart mi ha rubato la maglia mentre ero sotto la doccia. Poi ha fatto questo a Chuck." lo aggiornai, indicando il taglio sulla faccia del ragazzino. "Voglio ricambiargli il favore."Vidi il ragazzo stringere la mascella, visibilmente seccato. "Stavo giusto aspettando Alby per parlargli di questo." mi rassicurò. "Lascia fare a me e vedrai che..."
Le parole del ragazzo divennero sorde alle mie orecchie nel momento in cui notai Zart parlare e ridacchiare con Glader. Mangiavano come due maiali seduti su delle panche e appoggiati con la schiena alla parete del Casolare. Accanto a loro c'era la mia maglietta, o meglio, quella di Newt.
Ignorando i vani tentativi del biondino nel farmi cambiare idea e sorpassandolo repentina, mi avvicinai minacciosa e loro alzarono lo sguardo divertito su di me.
"Hai per caso cambiato look?" chiese Glader, ridendo di gusto."Già, questo asciugamano risalta le tue curve." mi sbeffeggiò Zart.
Senza pensarci due volte gli sferrai un pugno sul naso. Ne ero piena fino al collo delle sue cavolate, ma forse avevo esagerato col pugno, lasciandomi trasportare dalla rabbia. Le nocche della mia mano avevano iniziato a bruciare, la pelle a tirare per via del forte impatto col naso del ragazzo, ma cercai di non darlo a vedere.
Glader fece per alzarsi, ma gli puntai il coltellino svizzero al collo, bloccandolo sul posto.
"Questo era per avermi rubato la maglietta." sibilai a Zart, prendendogliela di mano.
Tra un lamento e l'altro, Zart riuscì a biascicare una sola parola. "Brutta..."
Il solo tono fastidioso della sua voce mi fece rivalutare le mie decisioni: mi ero sbagliata nel credere che un solo pugno fosse abbastanza, se non troppo.Gliene sferrai un altro il doppio più forte, ma sempre nello stesso punto, sentendo questa volta un crack sonoro e facendogli uscire sangue a fiotti. "E questo è per Chuck." aggiunsi.
"Ma che diamine... Ragazzina!" gridò una voce infuriata alle mie spalle. Mi voltai già consapevole di dover affrontare Alby, ma cercai di assumere un'espressione abbastanza decisa.
Alby perse tutta la sua ira nei miei confronti non appena notò che avessi addosso un asciugamano, coprendosi gli occhi e voltandosi di lato, inveendo contro di me. "Mettiti qualcosa di decente addosso, diamine." ordinò senza pochi giri di parole.
Vidi Newt avvicinarsi all'amico e porgli una mano sul petto, sussurrandogli qualcosa all'orecchio. Sicuramente gli stava spiegando la situazione.Approfittai di quel momento di distrazione e mi rivolsi a Zart, prendendolo per i capelli e obbligandolo a fissarmi negli occhi. "Mi puoi fare quello che ti pare. Vuoi prendertela con me? Va bene! Ma prova a toccare Chuck anche solo un'altra volta e io giuro che ti spezzo tutte le ossa che ti ritrovi in corpo."
Mollai il ragazzo e rifilai a Glader un'occhiataccia, ma quando questo alzò le braccia in segno di riappacificazione compresi di essere stata abbastanza chiara. Nascosi velocemente il coltellino nella tasca e mi infilai la maglietta, sfilando poi da sotto l'asciugamano.
Lo rigirai tra le mani e poi lo lanciai in faccia a Zart.
"Usalo per pulirti il moccio che ti esce dal naso, testa di puzzone." dissi indietreggiando.
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The Maze Runner - Remember
Fanfiction!!! ATTENZIONE: questo è il primo libro di una serie di quattro (Remember, Survive, Run e Live). Ogni libro è stato COMPLETATO e REVISIONATO. Se doveste trovare errori, segnalatemeli per i futuri lettori, grazie e buona lettura! Elena si ritrova nel...