Capitolo 79

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-È Diego ed è l'ex di Greta, lui la picchiava, si sono messi insieme quando avevano 17 anni.
Mi informò Matteo.
-La picchiava? Beh provasse a rifarlo e...
-No Antony, devi stare fermo.
Mi ammonì Lorenzo portandosi le braccia al petto.
-C'è un sacco di gente dietro di lui.
Guardai Matteo.
-Ho capito, ma se mi tocca Greta...
-Puoi mettere da parte il tuo carattere per un secondo?Davvero, Antony è una cosa seria quel tizio è pericoloso!
Esclamò Matteo.
-Non fare cazzate
Disse Lorenzo.
-D'accordo, spero sia cambiato.
-Tranquillo Antony, lo controlleremo anche noi.
Cercò di tranquillizzarmi Matteo.
-Non che non mi fidi tanto di te, Tiberia.
Lui alzò gli occhi al cielo.

Raggiunsi le ragazze.
-Si è calmata?
Sofia annuì. Greta mi guardò.
-Scusami, Antony.
Disse lei.
-So tutto Greta, e stai tranquilla, ci sono io.
-Che succede?
Chiese Sofia.
-Te ne parlo dopo.
Sofia si alzò e mi sedetti accanto a Greta. La abbracciai.
-Antony io credevo di essermene liberata, ora deve stare con noi per tutto il tour.
-Greta, vuoi stare calma?
La guardai negli occhi.
-Ti ripeto che non succederà niente, ti fidi di me?
-Antony...
-Ti fidi di me?!
-Sì.
Mi baciò.
-Grazie.
Sussurrò al mio orecchio.

Andammo in Hotel.
-Se vuoi posso portare la cena in camera, se non vuoi vedere Diego.
Greta era seduta sul letto.
-No, lascia stare, non voglio che lui ci rovini il tour.
-Allora scendiamo?
-Sì, lo ignorerò, e se prova a fare qualcosa...
-Ci sono io.
Cercò di sorridere.
-Ok.
Mi inginocchiai davanti a lei.
-Ti amo, e nessuno ti può toccare all'infuori di me, io ti chiamo principessa ma ti tratto da regina.
Lei sorrise. Mi prese la mano e scendemmo di sotto.
Ci sedemmo al tavolo, vicino a Sofia.
-Tutto bene?
Chiese lei.
-Sì.
Mi guardai in torno e incrociai lo sguardo di Diego. Mi stava fissando con un'espressione che mi faceva paura. Distolsi lo sguardo.
-Ehi, tutto bene?
Chiese Alberico, che era davanti a me.
-Quel ragazzo mi fa paura.
Raccontai anche a lui tutta la storia.
-Sta tranquillo, ti aiuteremo tutti a tenerlo lontano da Greta.
Disse Albe cercando di risollevarmi il morale.
-Grazie.

Dopo cena uscimmo tutti insieme e con noi anche gli iscritti. Ci fermammo in un locale e Greta andò in bagno. Stavo controllando Diego quando lui si avvicinò a me.
-Ciao, Antony, giusto? Ho visto qualche tuo video.
La sua faccia non mi convinceva per niente.
-Sì sono io. Che cosa vuoi? Un autografo? Una foto? O un calcio in mezzo alle palle?
Il ragazzo si accigliò.
-Come scusa?
Matteo ci raggiunsi e mi prese da parte.
-Ti avevo detto di lasciarlo in pace!
-È stato lui a venire da me!
-Sì ma ho sentito quello che gli hai detto, smettila di fare il cazzone per una buona volta!
Lo fissai e alzai le mani.
-Sì, hai ragione.
Matteo mi guardò quasi spaventato.
-Mi hai appena dato ragione?
-Sì.
-Aspetta puoi ripeterlo che prendo il telefono?
-Non lo ripeterò un'altra volta.
-Mh ok... ma sei un coglione, dov'è Greta?
-Tranquillo è in bagno e poi Diego lo stavo controllando.
-Ah sì? Beh dove lo abbiamo lasciato non c'è!
Mi guardai in torno e non vidi il ragazzo da nessuna parte.
-Oh merda.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora