Non riuscivo a capire il senso di quelle parole.
Bryan fidanzato?Con Sasha?
Da un lato pensavo fosse una cosa possibile perché li avevo visti mentre si baciavano, ma Sasha non sembrava la tipa di Bryan, non capivo.Non riuscivo a decifrare quello che mi era stato detto, non riuscivo a collegare parole e realtà.
Non mi importava chi fosse stato o no a dirmi quelle cose, maschio o femmina che sia, a me importava il significato.Non poteva essere vero.
Come era possibile che un ragazzo rivolgesse uno sguardo ad una ragazza in quel modo, consapevole del fatto di essere fidanzato?Mi aveva baciata solo per sentirsi soddisfatto e aggiungere una in più alla lista? E allora la stretta di mano? Le farfalle nel mio stomaco?Quello che mi stava dicendo sotto casa di Taylor?Tutto per portarmi a letto?
Mi sentivo crollare il mondo addosso.
Non riuscivo a capire, avevo bisogno di risposte a domande che non gli avrei mai fatto.
Non avevo il coraggio.
Non potevo fidarmi delle voci della scuola?O forse si?D'improvviso mi accasciai a terra, con le mani sul volto e le lacrime che bruciavano agli occhi.
Sentii una braccio circondarmi il collo, ma non avevo la forza di alzarmi per vedere chi fosse.
«Chi è stato?» mi domando' Kry.
Non le risposi mi buttati tra le sue braccia come fossero l'unica cosa che aspettavo, ed era così.Avevo bisogno di qualcuno che mi accettava così come ero, senza ferirmi, senza farmi del male e poi pentirsene.
Avevo bisogno di qualcuno vero, letteralmente, non che mi mentisse solo per vedermi sorridere.Io avevo bisogno di una persona, una sola, che racchiudesse il mondo intero, mostrandolo bello e non uno schifo.
Ero davvero stanca di piangere, di soffrire, di star male per qualcosa di inutile.
Un pianto non avrebbe risolto tutto, non avrebbe cambiato la realtà, ma io di questo non me ne capacitavo, ma piangevo, pensando fosse l'unica cosa che mi restava.«Piccola» mi disse Kry premendo due dita sotto il mio mento, in modo da alzarlo per guardarmi negli occhi «cosa è successo?».
«Non so chi mi ha bisbigliato all'orecchio che tuo fratello è fidanzato» continuai singhiozzando.
Non mi rispose, portò di nuovo la mia testa nell'incavo del suo collo e io continuai a piangere interrottamente.
Avrei finito di piangere?
Dovevo essere forte e di questo ne ero consapevole, ma non mi davo mai una mossa per alzarmi e cambiare.Ma non lo facevo mai, restavo sempre così, accasciata su me stessa, prendendomi tutte le colpe di questo mondo e mai accusando gli altri.
Era questo un mio difetto.
Davo importanza agli altri, a me mai.
Puntavo sempre l'indice verso me stessa non verso gli altri.
Mi affezzionavo troppo velocemente a persone che primo o poi mi avrebbero lasciata sola.Questo era successo con Bryan, mi ero fidata delle sue parole, ma alle conseguenze non ci avevo pensato.
Avevo visto una speranza nei suo occhi, ma si è trasformata in delusione, in illusione.Era questo che mi rovinava, trasformare tutto in delusione, tutto in un disastro.
Era meglio da bambini.
Era meglio vedere Cenerentola e aspettare che un uomo dal vestito azzurro mi riportasse la mia scarpetta di cristallo e non uno qualunque che mi riportasse il mio cuore infranto.
Troppi traslochi da bambina fanno male, dovevo lasciare una parte di me, i miei affetti, i miei amici, e ogni volta ripartire da zero.
Non era questo che volevo.«Vieni andiamo in bagno» mi disse Kry porgendomi una mano, la afferrai e mi rialzai con un po' di fatica.
Volevo rimanere lì, a terra, anzi sprofondare giù, con la speranza di non riuscire a tornare qui.Entrammo in bagno, mi sciacquai il viso, respirai ed espirai, infine presi il mascara di riserva dal mio zaino e iniziai a passarlo sulle ciglia, in modo da intensificare i miei occhi e anche sperando di coprire le occhiaie e gli occhi rossi.
«Tu lo sapevi?» chiesi alla bionda mentre riposi il mio mascara nella tasca anteriore dello zaino.
«No» mi rispose seccamente.
«Ma è tuo fratello..»
«Lo so,ma non parliamo della nostra vita sentimentale» si giustificò lei mentre giocherellava con una sua ciocca di capelli.Non le credevo molto, forse non voleva dirmelo per non farmi soffrire, ma infondo non potevo stare peggio di così.
«Beh,non è mai venuta da te Sasha?» insistetti io.
«Mio fratello è furbo, Michelle, non penso che portava quella sottospecie di donna a casa, mentre io ero nei paraggi» disse Kry. «Bene ora andiamo che è tardi, di sicuro Leitch ci metterà una nota se continuiamo di questo passo».
Annuii e ci dirigemmo verso la nostra aula.
Durante il tragitto non volò una mosca, allora decisi di rompere il ghiaccio.
«Comunque sia non dire nulla a tuo fratello di quel ragazzo sconosciuto e di quello che ho visto, okay?» le chiesi aspettando che mi dicesse di sì.
«Okay» affermò prima di entrare in classe.
«Le spose arrivano sempre in ritardo» disse spiritoso il Professor Leitch, io non ero in vena di scherzare e mi limitai a fare una smorfia.
Trovai un banco libero nella seconda fila e decisi di sedermi lì, da sola, come sempre.
****
Non ero stata attenta in nessuna delle lezioni, continuavo a pensare alle parole che mi avevo detto quel ragazzo, cercavo di associare la sua voce a qualcuna già sentita, ma nulla, vuoto.Era giunta l'ora di andare in mesa e ovviamente chi potevo incontrare?Bryan.
Il destino?No, solo sfortuna.«Non mi hai rivolto parola oggi, cosa ho fatto?» mi chiese lui cercando di seguire il mio passo poiché io cercavo di ignorarlo.
Feci finta di non ascoltarlo, ma mi si piantò davanti e io mi fermai.
«Allora?Mi rispondi?» chiese ancora lui.
«Allora?Allora? Da cosa vogliamo iniziare?Dal fatto che li prendi per culo?Il giorno prima mi dici ti amo e il giorno dopo ti baci un'altra?Bryan, oh mio caro, la vita non è fatta così, anzi l'amore non è così. Stai facendo il tipo sbagliato con la ragazza sbagliata e questo non va a tuo favore. Non sono come le altre che te la danno e poi in strada manco ti salutano, no. Io non sono così. Bryan.
Ora io vado per una strada ti per un'altra. Esci dalla mia vita, solo questo ti chiedo» dissi tutto d'un fiato, puntandogli a volte il dito contro e altre volte gesticolando come era mia abitudine fare.Mi sentivo soddisfatta da un lato, ma vuota da un altro.
//spazio autrice.
Et voilà !
Però non li va di parlare in francese dato quello che sta succedendo in Francia.
Scusate tanto per l'attesa, ma giovedì non ho potuto aggiornare e per farmi perdonare aggiornerò anche domani.
Capitolo molto riflessivo e piuttosto deprimente, fatemi sapere cosa ne pensate . Un bacio!
-m❤
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Bésame ahora.
Romance«Sei il mio domani» afferma mentre mi cinge i fianchi con le sue mani. Sento il suo fiato sul collo, un brivido che corre lungo la mia schiena, come la prima folata di vento agli inizi di settembre, come quando ti raccontavano del mostro della stan...