Capitolo Quattordici

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Tra tutte le persone con cui la mia amica poteva uscire, chi sceglie?
Mio fratello Scott.
È una situazione imbarazzate e divertente allo stesso tempo e devo ammettere che il suo amico, Adam, è davvero un bravo ragazzo.
Abbiamo deciso di andare in una semplice pizzeria e non posso non notare la mia amica in totale disagio.

«Lola, seguimi» dico alzandomi e guardandola.

Ci dirigiamo in bagno e non appena chiudo la porta alle mie spalle, scoppio in una fragorosa risata.

«Sei una persona di merda» dice offesa.

«Non puoi capire come siete a disagio, meglio se non venivo» continuo a ridere.

«Non potevo mai immaginare una cosa del genere» sbuffa guardandosi allo specchio.

«Dai ora chiedo ad Adam se mi riaccompagna a casa, così vi lascio soli soletti - le strizzo l'occhio - però non fatemi diventare già zia» ridacchio e lei alza gli occhi al cielo.

Dopo una veloce sistemata ritorniamo dai ragazzi e gentilmente Adam accetta la mia proposta.
Saluto la nuova coppia con dei baci sulla guancia e dopo aver minacciato Scott usciamo dal locale.

«Allora, cosa mi racconti di te?» chiede il biondo mentre camminiamo per le vie affollate della città.

«Nulla d'entusiasmante, tu?» cerco di deviare quella domanda scomoda.

«Ho conosciuto tuo fratello qualche anno fa, abbiamo la stessa età e diversamente da lui io non seguo più i corsi universitari» rivela.

«Cosa fai allora? Spacci o rapini?» chiedo e lui ridacchia.

«Lavoro nell'azienda di famiglia, ci occupiamo di restaurare mobili antichi e nonostante tutto l'adoro» annuisco realmente interessata.

Nei restanti minuti parliamo del più e del meno, senza sentirci in imbarazzo e sono sollevata da tutto questo.
Non avrei mai immaginato di poter parlare tranquillamente con persone conosciute da pochissimo e sono orgogliosa dei miei progressi.

«Sono arrivata, grazie mille per la compagnia» sorrido.

«È stato un piacere - sorride anche lui - buona notte e chissà, forse ci becchiamo in giro» mi saluta con un veloce bacio sulla guancia e nonostante il suo prendermi alla sprovvista, non sento quello che provo quando a compiere gesti così è Ben.

Rientrata in casa il suo pensiero ritorna ad occupare la mia mente e vorrei prendermi a sberle per permettere tutto questo.
Giungo in camera, indosso il mio pigiama e mi sistemo sotto le coperte.
Prima d'addormentarmi guardo lo schermo del mio telefono con la speranza di trovare un suo messaggio, ma nulla di nulla.

Un altro giorno monotono è giunto al termine, ma i miei progetti di relax vengono demoliti con l'entrata in casa dei miei due fratelli.

«Cosa ci fate voi qui?» chiedo sbuffando.

«Mamma mia non esultare così tanto - dice ironico Luke - comunque Jen ha il turno di notte, quindi oggi è la serata tra fratelli» conclude euforico.

Sconfitta raggiungo il divano e mi stendo tranquillamente, mentre gli uomini decidono cosa mangiare per cena e che film guardarci dopo.
Sono impegnata nel seguire un programma televisivo, fino a quando le mie orecchie non captano un nome fin troppo conosciuto.

Luke sta parlando di Ben!

Abbasso il volume e cerco d'ascoltare senza renderlo palese.

«Ragazzi è davvero strano, gli ho proposto d'unirsi a noi e mi ha detto che doveva studiare - dice scioccato Luke - lui non rifiuta mai le serata di questo genere.
Inoltre mi sembra un mestruato del cazzo, si sente subito attaccato e per questo devi sempre pesare le parole quando parli con lui» conclude sbuffando.

«Da quando tempo non scopa?» chiede Scott e subito viene ammonito da Dan, il quale gli ricorda la mia presenza.

«Non conosco la sua vita sessuale, ma in casa nostra non vedo ragazze da un po'» risponde Luke e l'immagine di ragazze nude in casa di mio fratello mi fa rabbrividire.

«Forse è stressato per l'esame» dice Dan, ecco l'uomo maturo.

«Hollie la cena è pronta, vieni» mi chiama Scott e dopo aver spento la TV li raggiungo e cerco di non pensare a quello che le mie orecchie hanno appena udito.

Devo ammettere che il film scelto dai miei fratelli, è proprio orribile.
Odio l'horror e loro lo sanno benissimo, ma non hanno intenzione di cambiarlo.

«Siete dei mostri, io me ne vado in camera» sbotto alzandomi dal divano, auguro a tutti una buonanotte e raggiungo la mia stanza.

È ormai l'una di notte quando mi arriva un messaggio: Ben.

"Sei sveglia? Puoi aprirmi? Non mi risponde nessuno".

Mi si ferma per un millesimo di secondo il cuore ed immediatamente esco dalla mia stanza.
Quando passo dalla sala noto quei tre dormire come ghiri e poi apro la porta.

«Si sono addormentati» dico facendolo entrate e mi fa male vedere che non mi guarda nemmeno per un secondo.

«Sveglia» urla facendo sobbalzare quei cretini.

«Ma cosa cazz...Ben?» chiede confuso Luke.

«È l'una di notte, sono fuori da mezz'ora e nessuno mi apriva perché tutti dormivate - sbotta - andiamocene, subito» conclude uscendo senza degnarsi di un saluto.

Lo guardo allibita e stizzita torno in stanza, che cavolo gli prende?
Dovrei essere io quella incazzata per il suo comportamento da puro idiota ed invece è lui quello che mi taglia fuori.
Il mio cervello ha smesso di funzionare e non m'interessa se sbaglio, ma devo farlo.
Afferro il mio telefono e scrivo un messaggio che arriva dal profondo del mio cuore: "Sei un bastardo Ben Smith".

Best Fake Smile (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora