parte I

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Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono,
perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota;
ma quando dormo, essi nei sogni vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nell'oscuro.

Allora tu, la cui ombra le ombre illumina,
quale spettacolo felice formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua assai più chiara luce,
quando ad occhi senza vista la tua ombra così splende!

Quanto, dico, benedetti sarebbero i miei occhi,
guardando a te nel giorno vivente,
quando nella morta notte la tua bella ombra imperfetta,
attraverso il greve sonno, su ciechi occhi posa!

Tutti i giorni sono notti a vedersi, finché non vedo te,
e le notti giorni luminosi, quando i sogni si mostrano a me.

William Shakespeare, Sonetto 43

DREAMLESS

Capitolo I

Claire era una giovane donna intraprendente, ferma nelle sue idee, quasi cucciuta. Anche se una testa calda, rimaneva probabilmente la ragazza più generosa del mondo. Claire ebbe dei sogni, esatto ebbe, perchè ormai questi si erano spenti. Claire non sognava più ormai esattamente quattro anni due mesi e tre giorni, non era una sua scelta, ma semplicemente il giorno 26 novembre del 2012 le fu rubato qualcosa. Un qualcosa di essenziale che era sempre stato il componente principale della vita della ragazza, un qualcosa che le aveva regalato emozioni, vita, nutrimento, ma che soprattutto le aveva regalato un'illusione. Il 26 novembre del 2012 a Claire fu rubato un sogno.
Era notte, l'atmosfera era particolarmente pesante, l'aria faticosamente filtrava per le vie respiratorie, per poi condensarsi in bianche nuvolette una volta giunta a contatto con l'esterno. Era la fine di gennaio la stagione del ghiaccio e della neve, dove il freddo penetrava la carne fino ad arrivare a pungere le ossa. Ma qualsiasi avversitá non poteva impedire a Claire di compiere la propria missione. Ormai in 4 anni di privazione era diventata una guerriera, in campo e nella vita. Era stata addestrata a sopportare le condizioni più impedienti per la sopravvivenza, dalla privazione di cibo ai caldi brucianti dei deserti delle terre del sud, non certo qualche grado sotto lo zero l'avrebbe fermata. Goemon, mi sembra inutile continuare, ha fatto sparire le sue tracce.

- Questo è quello che vuole farci credere, Claire, che sia una preda astuta non è da metterlo in dubbio, ma noi siamo dreamless non può metodicamente scapparci.-

Due figure un uomo e Claire stavano discutendo nella notte riparati dalla luna, da un vecchio edificio abbandonato, i visi e i corpi erano coperti dai mantelli, visibile era solo l'espressione arrabbiata del ragazzo, Goemon. Erano nascoste in modo alquanto grossolano anche quelle che sbravano vesti antiche, dalle pieghe della tunica si intravedevano gli sgargianti colori, che avrebbero dato troppo nell'occhio agli abitanti, troppo in contrasto con il nero opaco della notte. La città era silenziosa in quell'orario ma non avrebbero saputo definire quanto, visto che quella non era casa loro, erano molto distanti da casa. Quella città così diversa che sembrava stupire con ogni particolare insignificante il ragazzo sempre più sbalordito da ordinari oggetti delle quali si chiedeva continuamente l'utilitá. Claire, la ragazza, pareva più tranquilla, l'ambiente le sembrava più famigliare di quello che avrebbe dovuto essere, inoltre più che fantasticare con la fantasia preferiva concentrarsi sul vero motivo per il quale si trovava in quel luogo, una missione personale, sconosciuta ai propri compagni.

- Lei non è una semplice preda.

Li interruppe una terza figura incappucciata come le altre due, un uomo -Ho perquisito anche la parte est della cittá, niente di niente.

-Koa finalmente! Ti avevamo già dato per disperso. Disse Claire

-Allora ordini pure capitano, ora che siamo tutti riuniti-

I lineamenti orientali di Goemon si fecero più marcati

- non ho intenzione di farmela fuggire oggi- i tre quel giorno avevano abbandonato la propria terra lontana per una missione o più propriamente per una vendetta personale. Il capitano era a caccia di una preda, per un suo vecchio conto in sospeso e era riuscito a trascinarsi dietro gli altri due apparentemente di malavoglia. tranne Claire, che aveva approfittato di questo per potersi allontanare senza dare nell'occhio dalla residenza, in quel luogo doveva incontrare una persona, e il pretesto della missione era una scusa perfetta. Ma non aveva calcolato che quella era una missione rischiosa, non erano a caccia di una semplice preda, e la squadra era stata raggruppata troppo velocemente e troppo sconcentrata. Il capitano bramoso di vendetta, era accecato dalla voglia di saldare il conto in sospeso, non era in grado di guidare razionalmente quellaspedizione. Koa era troppo preso dal fatto di essere stato trascinato li contro sua volontà, e non vedeva l'ora di abbandonare per tornare a casa.

Mentre Claire era completamente assente e disinteressata, aspettava solo il momento giusto per poter abbandonare la squadra e compiere la sua di missione, senza farsi scoprire dai compagni. Il tutto non avrebbe potuto fare altro che concludersi nel peggiore dei modi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 14, 2015 ⏰

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