Presi la chiave dalla tasca della felpa, mi tremava la mano. Avevo paura di lui. Di quell'uomo che dopo quattro anni non consideravo più mio padre. Decisi di rientrare tra un po', di sedermi sulle scalinate del cortile e ripensare a ciò che era successo poco fa con quel ragazzo. In fondo sembrava un tipo apposto e volevo conoscerlo, magari una persona in questo mondo poteva considerarmi.Presi coraggio e decisi di riprendere la chiave farla girare in quella serratura. Quel suono ogni volta mi rabbrividiva.
Tutte le volte che stavo in casa e sentivo quel rumore sapevo cosa mi aspettava. Mio padre, ubriaco fradicio e intento a farmi qualcosa.Feci un lungo sospiro e entrai nell'abitazione. Pregai in tutte le lingue sperando che quel mostro non fosse presente ma come al solito le mie preghiere parevano inutili...
Lo vidi avvicinarsi a me e mi guardava con un'espressione che non prometteva nulla di buonoPapà: Dove diavolo sei stata?! Sei solo una troia!
Non uscirai di casa per un mese. Così io posso divertirmi con te...Disse con un'espressione di malizia
A quelle parole mi spaventai, mi ritornarono tutte le scene brutali in cui lui mi violentava, i miei occhi divennero lucidi e mi tremavano le gambe.
Sapevo che ora voleva farmi qualcosa. Me lo sentivo.Si avvicinò a me pericolosamente. Io chiusi gli occhi sperando che fosse un incubo ma no come ogni giorno voleva accontentare i suoi bisogni...
Si avvicinò al mio collo, mi diedi numerosi morsi violenti, gemevo dal dolore. E questa cosa lo faceva eccitare.
Infilò la sua lurida mano nella mia maglietta, iniziò a giocare con i miei seni. Fino a ché mi buttò sul divano e mi slacció i pantaloni. Rimasi in slip. Mi guardava con uno sguardo perverso...mi spaventava. Ero come immobile. Non riuscivo a dimenarmi. Ero pietrificata. Mise la sua mano sulla mia intimità e cominciò a fare le sue solite cose...
Urlai dal dolore sperando che qualcuno mi sentisse ma nulla. Pensai a Justin ma mi ricordai che lui era andato agli allenamenti.Non reggevo più questa situazione. Questa vita. Tutto questo schifo doveva terminare. Di certo non sarei rimasta per sempre la sua sgualdrina.
Non ce la facevo più, serrai le mani in due pugni. Le vene dei miei polsi erano evidenti. E in men che non si dica gli sferrai un colpo in pieno viso ci misi talmente tanta forza che il suo naso cominciò a sanguinare. Si era infuriato ancora di più, ma non ci feci tanto caso infatti ignorai la sua espressione arrabbiata e gli diedi una ginocchiata sotto la cintura, si piegò in due dal dolore. Il colorito dei suoi occhi da marrone divenne nero. Continuavo ad ignorare le sue occhiataccie e minacce. Mi guardai intorno e vidi un oggetto; presi il bastone della scopa, lo colpì sulla nuca. Fu il colpo di grazia, cadde a terra e svenne. Prenserete che sia impossibile ma ero talmente frustrata che tutta la mia rabbia e forza si scagliò contro di lui e da una parte mi sentivo libera, potente e non più sottomessa. La prima cosa che mi venne in mente di fare era chiamare le autorità. Chiamai la polizia.
Appena arrivati nell'abitazione spiegai loro tutto ciò che era appena successo anzi quello che si ripeteva ogni giorno. Un agente prese quel mostro e lo ammanettò. Lo guardai negli occhi, lo fulminai e gli feci una piccola risata vittoriosa. Ora era lui a stare incatenato non piú io. Ora era lui a dover stare in gabbia. Ora era lui a dover soffrire. Ora era lui il perdente.Lo portarono in carcere per violenza domestica e abusi sessuali. Ero felice. Si lo ero. So che è mio padre mi correggo era, ma non reggevo più la situazione e non so con quale forza sono riuscita a reagire. Speravo solo di non rivederlo più. Avrei dovuto avvertire mio 'fratello'? Ma non saprei...ci pensai e decisi di chiamarlo gli spiegai tutto e si recò a casa.
Dopo una mezzoretta mio fratello Cody arrivò. Sentì il suono della chiave entrare nella serratura e per un attimo mi venne un colpo al cuore, avevo paura che lui ritornasse ma era praticamente impossibile scacciai via quei pensieri e sospirai...
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Hold Tight ||Justin Bieber
Fanfiction❝Sono Madison Carey, ho 18 anni. Vivo nel New Orleans. Ho un fratello inesistente. Un padre alcolista. Una madre scomparsa. Il mio sogno? Scappare da tutto e tutti magari non da sola...❞ Madison, una ragazza fredda all'apparenza ma la sua vita l'ha...