Capitolo 20

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Oggi sono successe troppe cose e la testa mi sta scoppiando. Decido di andare a stendermi un po' e di non rispondere al messaggio di Luke, ne parleremo domani.

Mi ritrovo a fissare il soffitto per un'altra ora a pensare ai discorsi dei miei amici e finalmente trovo la forza di fare i compiti.
Sono abbastanza distratta ma me la cavo e riesco a studiare un po'.

Ascolto le mie canzoni preferite, cercando di pensare ad altro, e neanche mi accorgo che mia madre è a casa e che è entrata nella mia stanza.

-Mamma che c'è?

-Tesoro volevo essere sicura che fosse tutto a posto con i tuoi amici. Quando Kelly è arrivata mi ha parlato del fatto che state di meno insieme e che è preoccupata per te. Questi ragazzi con cui passi molto tempo... potrebbero diventare un problema. Ti ricordi com'è finita con quel Gabe? Non molto bene...

La interrompo. La storia di Gabe non c'entra nulla con Lawrence, Sean, Ryan e Ricky. È successo un anno fa.

Mi capitava di andare a qualche festa dove non conoscevo molte persone perché le mie amiche mi ci trascinavano a forza. Erano feste movimentate, piene di alcol e fumo che quasi non si respirava. Insomma una sera si presentò questo Gabe, non sembrava male, era un po' brillo e farfugliava parole a caso, ma ero tranquilla mentre provavamo a fare conversazione. Era più grande di me e si era trasferito da poco in città. Mentre le mie amiche ballavano nella pista del grande locale in cui eravamo, Gabe mi ha trascinata da una parte e mi ha baciata a forza, spiaccicandomi al muro, praticamente senza farmi respirare. Non potevo né urlare né scappare. Aveva bevuto ancora di più e il bacio è stato disgustoso, anche perché non me l'aspettavo e lui non era il mio tipo. Alla fine riuscii a liberarmi dalla sua morsa e scappai via senza dire nulla a nessuno. Tornata a casa ne parlai con mia madre e chiamai Kelly ancora spaventata e scossa.

Adesso sia per mia madre che per la mia migliore amica ogni ragazzo che non conoscono e che è più grande di me può rivelarsi uno stupratore o qualcosa di simile.

-Mamma non voglio parlarne, hanno fatto già abbastanza gli altri.

Si arrende e se ne va. Dopo un paio d'ore mi addormento senza neanche aver mangiato qualcosa e sogno quella notte con Gabe. Mi sono risvegliata con i brividi.

Il giorno dopo mi trascino a scuola con la vitalità di un bradipo morto e passo le lezioni a fissare l'orologio. Non ho parlato con nessuno oggi e a ricreazione non sono neanche uscita dalla classe.

Esco da scuola e decido di andare a parlare con Luke. È circondato dai suoi amici e li sta salutando per andare a casa.

-Ehi

-Soph finalmente. Non volevo assillarti a ricreazione ma volevo avere una risposta.

-Sono qui per questo, volevo organizzarmi così potremmo parlare di quello che sta succedendo.

Sembra contento. Mi sorride e decidiamo quando vederci.

-Quindi dopodomani va bene? Il posto lo decidiamo al momento

Annuisco e ci sorridiamo. Finalmente ora sono più tranquilla.

-Torni a casa da sola?

-Beh si

-Ti accompagno se vuoi

Annuisco felice e ci incamminiamo verso casa, evitando di parlare del litigio di ieri.

-EHI LUUUKE!

Nonononono, non può essere.

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