«Non lo sapevi?Non lo sapevi che io ero così?Lo hai affermato stesso tu che io ero come gli altri. Hai detto che sono il tipico ragazzo che si bacia le ragazze e le molla. Lo hai constatato con i tuoi occhi. Io ti ho baciata e stamattina ho baciato Sasha. Ti sei affezionata?Mi dispiace.» disse con tono calmo.
Io calma non potevo stare.
Forse non sapeva cosa diceva. Mi avevano tagliato in due quelle parole, il mio cuore si era spezzato e mi sa che questa volta rimettete insieme di nuovo i pezzi era davvero dura.Tutto era duro nella mia vita, nulla andava liscio come l'olio, nulla rosa e fiori, tutte spine, solo spine.
Ed era proprio questo che mi rovinava, sapere che anche se andavo avanti, un'altra spina mi trafiggereva e così via. Mai una soddisfazione, solo delusioni.Ma forse il problema ero io, ero io che facevo spuntare spine e non sbocciare rose.
Ero io che scatenavo guerre contro me stessa, ero io a far diventare questo mondo uno schifo.
Vivere era come un videogioco, io ero la protagonista, io dovevo superare sfide e sconfiggere il mostro cattivo, ma le possibilità prima o poi terminavano e io dovevo ripartire da zero.
E ogni volta che in un videogioco si ripartiva si era consapevoli nel punto in cui si cedeva ed io nella mia vita sapevo che il mio punto debole era l'amore.Non ci sapevo proprio fare, scatenavo sempre un putiferio, finivo sempre per distruggere tutto, era sempre colpa mia e lo sarà anche nel prossimo livello ed anche nel seguente ancora.
«Ma qua il problema non è il mio, caro. Il problema è tuo. Sei tu che mi hai usata, tu devi farti un esame di coscienza e capire i tuoi errori. E sì, mi sono affezionata, che hai da dire?Ne dovresti andare fiero che un ragazza si è affezionata a te. Non è cosa da tutto giorni, non sono la tipa che te si affeziona e poi se ne pente, se lo faccio tu tengo nel cuore, se sei o no con me, non sono come le altre che te la danno e il giorno dopo si scordano il tuo nome. No. Io non sono così. Adesso se permetti vado da persone che se mi vogliono bene me lo dimostrano, io non sono usa e getta, Bryan, ricordatelo.» dissi tutto d'un fiato, non avevo mai detto tutto questo ad un ragazzo, ma mi sentivo fiera.
Perché io non ero una maglietta, che prima la indossi e quando ti stufi la butti, io ero una persona, in carne ed ossa.
Detto questo lui non parlava, si appoggiò solo al muro e si passò una mano tra i capelli, un velo di tristezza negli occhi si notava, ma forse era solo per fare scena.
Me andai a testa alta e raggiunsi l'aula di chimica.
Decisi di sedermi all'ultimo banco della fila destra, cioè quella vicino alla finestra, per respirare aria di libertà.
E così feci.****
«Signorina Benson continui anche a leggere, visto il suo interesse verso la chimica» sbottò d'un tratto il professore mentre io stavo fantasticando come sarebbe stata mia vita in un mondo parallelo.Solo la chimica ci mancava, cazzo.
«Ehm, si...allora...la Terra è» cerco di seguire io.
«Mi sa che è meglio che si vada a fare un giro fuori Benson»
Annuii e mi alzo con tutti gli occhi puntati addosso, quanto mi infastidivano quegli sguardi.Decisi di andare sul tetto e perché no, buttarmi anche giù.
No, dai, non pensiamo negativamente, solo per prendere una boccata d'aria.Salii lentamente le scale e cercai di aprire la porta senza far rumore per evitare che i bidelli mi sentissero.
Tutto okay, missione compiuta.Mi ritrovai una vista mozzafiato dinanzi.
Grattacieli sparsi ovunque, alberi, auto, edifici, ma soprattutto i raggi del sole bollenti sulla mia pelle.Era una sensazione bellissima, sentire il caldo del Sole contrastato da una leggera brezza, ed in più anche una vista così bella.
Decisi di sedermi sul bordo del tetto e lasciar pendolare le gambe al di fuori del cornicione.
Sporgendomi di poco riuscii a vedere il via via di gente e i clacson assordanti delle macchine.
D'un tratto la mano mi scivolò dal bordo e non sentii più nulla, solo il vuoto totale.
//spazio autrice.
Eccomi qua!
Bel capitolo anche se un poco corto, scusatemi per le eventuali imperfezioni, vedo che le visualizzazioni stanno aumentando e mi fa tanto piacere.
Beh, vi ho lasciato un po' sul filo del rasoio, niente spoiler!
A sabato!
-m❤
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Bésame ahora.
Romance«Sei il mio domani» afferma mentre mi cinge i fianchi con le sue mani. Sento il suo fiato sul collo, un brivido che corre lungo la mia schiena, come la prima folata di vento agli inizi di settembre, come quando ti raccontavano del mostro della stan...