Quella notte fu relativamente tranquilla e Camila non poteva non ammettere che dormire tra le braccia di Lauren era ancora la cosa migliore del mondo, erano strette l'una all'altra, incastrate perfettamente.
Camila sentiva il respiro di Lauren infrangersi caldo sul suo collo, il calore che emanava il suo corpo sembrava scottare sulla pelle della più piccola; voleva scappare da quella morsa, doveva scappare da quelle braccia; si perché un conto era dormire e quindi non rendersi conto del loro abbraccio nel sonno ma era tutt'altra cosa rimanere in quella posizione da svegli. Molto dolcemente riuscì ad uscire da quel letto e silenziosamente ad infilarsi in bagno per la solita doccia mattutina. Quando ritornò in camera avvolta nel telo da bagno, trovò Lauren seduta nel letto che la osservava.
"Buongiorno" salutò la più grande con la voce roca che aveva di prima mattina, mentre con le mani si stropicciava gli occhi.
"Buongiorno a te dormigliona"
"Che ore sono?" le chiese falsamente allarmata
"È presto, tranquilla"
"Sono tranquillissima, ho dormito una meraviglia"
"Mi fa piacere sapere che il mio corpo ti ha fatto da ottimo cuscino" la stuzzicò giocosamente Camila
"Lo so che ti è piaciuto avermi così vicina Camz, non c'è bisogno di fare la schizzinosa" la ragazza più grande rispose a tono all'amica più piccola.
"Tu" le disse quest'ultima avvicinandosi al letto "sei troppo sicura di te, il mondo non gira intorno a Lauren Jauregui"
"Il tuo mondo sì! Camz!"
Avevano questo strano modo di comunicare fra di loro, bastava così poco ad entrambe per passare dallo scherzo al flirtare spudoratamente; tutto ciò era reso ancora più veritiero dal modo in cui si guardavano.
"Sei sempre la solita idiota" se ne uscì così Camila, perdendo per l'ennesima volta il gioco degli sguardi con lei, allontanandosi da Lauren.
"Hai finito in bagno?"
"Ti serve?"
"No, guarda te l'ho chiesto solo perché mi è venuta voglia di osservare la doccia" rise prendendo in giro Camila.
"Idiota! Sei proprio idiota, comunque posso vestirmi pure in camera mentre usi tu il bagno"
"Okay allora vado a farmi una doccia"
"Se hai bisogno-"
"Camz so dove è tutto, ormai conosco questa casa come se fosse la mia"
Lauren si avviò verso il bagno lasciando Camila in camera; la ragazza dagli occhi cioccolato era intenta a cercare qualcosa da indossare e non si accorse che la sua amica era ritornata in camera sua. La più grande rimase immobile sullo stipite della porta, non sapeva cosa la bloccasse e soprattutto perché stava spiando Camila, senza avvertirla della sua presenza, era più forte di lei, qualcosa o meglio qualcuno la incuriosiva troppo; vedere la sua amica che cantava mentre frugava nei cassetti la fece sorridere e pensare che fosse adorabile, poi la più piccola finalmente trovò quello che cercava, ma era ancora ignara della presenza dell'altra e quindi cominciò a massaggiarsi una gamba con della crema per il corpo. Lauren vedendo quel gesto rimase senza fiato, sapeva che era sbagliato quello che stava facendo e che stava invadendo la privacy della cubana ma lo stesso rimase lì, continuando a spiare l'altra. Camila invece ignara continuava la cura del suo corpo, finito di passarsi la crema lasciò cadere il telo che la copriva incominciando ad infilarsi l'intimo.
Lauren la guardava spudoratamente e ormai l'idea che fosse tutto sbagliato nemmeno le sfiorava la mente, l'unica cosa che riusciva a vedere era il corpo perfetto della più piccola, da dove era nascosta però riusciva a vedere solo la ragazza di schiena, anche se la schiena non era esattamente la parte del corpo su cui si era incantata; in realtà aveva osservato per bene tutto il corpo di Camila ma il lato b della sua amica aveva attirato particolarmente la sua attenzione, spesso era capitato che lei e le altre ragazze prendessero in giro la cubana per il suo lato b molto generoso ma in quel momento ne aveva la completa visuale ed era ancora meglio di come lo avesse immaginato.
Quando finalmente Camila si rivestì, Lauren si risvegliò dalla trance in cui era caduta, rendendosi conto per davvero della bellezza della sua migliore amica e di aver immaginato di poter toccare tutto quel ben di Dio finalmente decise di andare a farsi la doccia, una doccia fredda dopo quello spettacolo inatteso a cui aveva assistito.
"Lauren muovi quel culo che ho fame" urlò Camila in modo che l'altra la sentisse
"Camz vai pure, io arrivo tra qualche minuto"
"Ti aspetto di sotto, muoviti però"
"Ok"
Lauren se ne stava sotto la doccia ormai da quasi quindici minuti, la sua mente continuava a riprodurre quella scena davanti agli occhi, più la riviveva nei suoi pensieri più trovava Camila attraente. "Merda" parlò a se stessa, aveva sempre trovato la sua amica bella e sapeva perfettamente che a volte flirtava di proposito con lei, ma non si era mai sentita come invece le stava accadendo dopo averla spiata. "È tua amica Lauren" si ripeteva "Adesso scendi giù e ricominci a prenderla in giro come hai fatto sempre e soprattutto non le fisserai il culo" Si ritrovò poi a ridere di sé stessa quando si rese conto di quello che stava pensando; poi chiuse l'acqua e uscì dalla doccia.
Poche ore dopo era seduta sul divano, aveva lasciato la casa di Camila con una scusa, non era riuscita in quello che si era prefissata; ogni volta che ne aveva l'occasione si era ritrovata a fissare il corpo della ragazza dagli occhi color cioccolato. Si disse che aveva solo bisogno di starle lontano e che con il passare del tempo quell'immagine le sarebbe sparita dalla testa.
Passarono diversi giorni e le ragazze continuavano a vedersi tra la scuola e le vari uscite settimanali, Camila e Lauren però non avevano passato mai del tempo da sole dopo la sera in cui Lauren era rimasta a dormire a casa dell'altra, tutte e due era sollevate da questa situazione, la prima perché si era imposta di stare più distante dall'altra, la seconda invece non era riuscita come sperava a smettere di fissare intensamente il corpo della più piccola. Come ogni giorno però erano sedute allo stesso tavolo in caffetteria.
"Ragazze oggi ci facciamo un giro al centro commerciale?" propose a tutte una Normani entusiasta
"Io ci sto" Dinah come sempre non avrebbe mai potuto rifiutare una giornata di shopping con le sue amiche.
"Io ho da fare oggi, mi dispiace ragazze sarà per la prossima volta"
"Cosa hai da fare Jauregui di così importante da dare buca alle tue migliori amiche?"
"Dinah oggi vedo Veronica, è tornata in città ed è tantissimo che non passiamo del tempo insieme" le rispose Lauren quasi volendosi giustificare con tutte loro.
"Tranquilla Laur capiamo che vuoi stare un po' con lei" una mano di Ally si appoggiò su quella di Lauren stringendola dolcemente facendo capire all'altra anche nei gesti che era davvero apposto con la cosa.
"Va bene Jauregui vuol dire che ci divertiremo pure per te"
"Dinah! smettila dai, aveva già preso questo impegno"
"Non sto dicendo nulla di male Chancho, solo la verità"
"La prossima volta nessuno mi tratterà dal passare una splendida giornata con te Dinah adesso puoi pure smetterla di fare la gelosa" un sorriso giocoso si formo sul viso della ragazza dagli occhi smeraldo.
"Io non sono gelosa di nessuno" una finta imbronciata Dinah le rispose.
Suonò la campanella e tutte si salutarono per proseguire la loro giornata scolastica e Lauren non vedeva l'ora di incontrare Veronica e di poter finalmente parlare apertamente dei suoi strani pensieri.
Perdonate gli errori che probabilmente ci saranno, se li trovate non esitate a farmeli notare, è una fanfiction nata solo per dare sfogo alla fantasia, nulla di pretenzioso. In ogni caso spero vi piaccia lo stesso.